A livello storico, qual è l'evento che sta alla base della migrazione ebraica in Egitto? Le risposte sono molteplici e discordanti. Citiamo di seguito alcune tra le più importanti.
A. Alt (1939) pensò ad un'ondata degli Hyksos (XVIII sec. a.C.), un coacervo etnico a base semita ma con massicci contingenti indoeuropei, che dalla Mesopotamia settentrionale attraversò l'intera Mezzaluna fertile e si installò nell'apice meridionale di essa, l'Egitto, corrodendo totalmente il potere faraonico.
J. Vergote, in un suo studio appaso a Lovanio nel 1959, intravede nello sfondo della storia di Giuseppe l'eco della XIX dinastia egiziana (XIV-XIII sec.), alle soglie, perciò, dello stesso esodo.
E. Testa ha recentemente proposto una serie di emigra-zioni da Israele in Egitto: da quella giosefita (Gen 37 JEP ) sotto Amofis I e Amenofis I (XVsec) a quella simeonita (Gen 2 E) sotto Tutmosi I (XVI sec.), a quella beniaminita, avvenuta quando ormai Israele ruotava già nell'area dell'influenza egiziana.
Sono comunque ipotesi circostanziate. Di certo possiamo dire che in un'epoca che va dal XVI sec. in avanti un nucleo tribale ebraico era stanziato nella terra di Goshen, una fascia territoriale posta lungo la frontiera orientale dell'impero egiziano, zona adatta alla pastorizia.
Il papiro egiziano Anastasi VI testimonia la prassi liberale dell' Egitto di assegnare questi territori a clan seminomadi o a fuoriusciti politici che ricorrevano a quel grande serbatoio etnico che era lo stato egiziano.
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