In questo periodo si succedono i regni di Joiakim (609-598), di Joiakin (597) ed il governatorato di Sedecìa (597-586).

JOIAKIM fu insediato dal faraone Necao alla morte di Giosia, era quindi filo-egiziano, ma la sua resistenza a Babilonia causò la prima deportazione di Giuda nel 597. Gli succede il figlio JOIAKIN, anch'egli filo-egiziano, che venne però subito detronizzato e deportato a Babilonia.
Al suo posto Nabucodònosor insediò come governatore un altro figlio di Giosia, SEDECIA, che è costretto a barcamenarsi tra le due potenze (Geremia è filo-babilo-nese, in quanto vede nella potenza nascente lo strumento mediante il quale Dio vuole punire/salvare il suo popolo. Israele che accetta il colpo babilonese è l'Israele che riconosce le sue colpe).
Di fatto, Sedecìa tenta delle coalizioni anti-babilonesi con gli egiziani ed altri popoli vicini, ma ciò gli costerà il colpo finale e la deportazione del 587. Geremia, che predicava di arrendersi, invece, a Babilonia, viene accusato di tradimento e imprigionato. Babilonia è per lui la risposta di Dio alle false sicurezze degli scampati alla prima deporta-zione (che si credevano giusti e al sicuro).
Sedecìa è accecato e deportato; al suo posto viene nominato governatore un nobile: Ghedalia/Godolia. Presi da paura, numerosi giudei fuggirono in Egitto, portandosi Geremia, che lì morì.