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Il libro di Geremia: struttura del libro

 

Il libro di Geremia (cf. Alonso - Diaz 472 s.)

Da una lettura anche sommaria del libro, emergono diversi ordini di testi: vi sono oracoli in forma poetica, discorsi in prosa, narrazioni autobiografiche o biografiche.

Formazione
Il nucleo è costituito dalle parole dettate dallo stesso Geremia al suo dicepolo Baruc.
Altre parole di Geremia sono state successivamente raccolte e raggruppate insieme.
Uno o più contemporanei di Geremia composero racconti sulla sua vita che fino ad allora erano circolati solo oralmente.
Alcuni oracoli sono stati ritoccati, ampliati, e sono stai aggiunti nuovi passi.
Chi ha redatto il libro, considerva di vitale importanza la parola di Geremia. Ciò perché:

* non solo gli oracoli di Geremia servono a darsi una ragione della distruzione di Gerusalemme (= peccato),

* ma: la figura di Geremia stesso, che diventa la figura di tutto Israele. Di colui che, chiamato da Dio per essere luce, trovandosi costantemente in situazione di debolezza e di pericolo, è però sempre salvato da Dio .

Così si afferma che il peccato d'Israele non è, né sarà mai l'ultima parola; la sua morte non sarà definitiva; Israele non deve cessare di sperare per il futuro.

GEREMIA 1, 4ss. - note al testo

v. 5: vocazione

- i 4 verbi di vocazione

- le espressioni "ventre" (della madre), "viscere" (del padre?)

v. 6: obiezioni di Geremia

- Ger "non sa parlare" (= è Dio che deve farlo, infatti; cf. v. 9)

vv. 7-10: missione e rassicurazione

- i 6 verbi della missione:

"per sradicare e rovinare"; "per distruggere ed asportare"; "per edificare e per pianatare" (per il verbo "piantare" cf. Gn 2,8 per Eden).

vv. 11-16: visioni (per il giudizio)

I°: il senso delle "visioni"

- le formule fisse "cosa tu vedente?"... "un bastone di mandorlo io vedente"

- duplice significato:

1) Geremia vede quello che Dio fa (= vero profeta), e dice ciò che certamente accadrà (perché Dio veglia per realizzarlo);

2) cosa vede Geremia e cosa fa Dio: "mandorlo/vigilante" (cf. Sal 127, 1: il Signore custodisce la città per difenderla; Is 29, 20)

 

II°: la pentola

- la formula fissa

- oscurità dell'espressione: "il suo davanti (della pentola)" "dal davanti verso settentrione"

- la pentola è anche quella per cuocere i sacrifici (1 Re 7, 65)

- la pentola è fumante, infuocata

- v. 14 il male sarà "sguinzagliato" e ciascuno porrà il suo trono all'apertura della città (= il male = giudizio di Dio).

Israele si trova in pericolo a causa del suo peccato, a differenza di Geremia, il quale si trova in pericolo a causa della sua fedeltà.

 

 


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