Col profetismo, la storia della salvezza si fa Parola che Dio invia al suo popolo, affinché egli viva confrontandosi con Dio nella propria vita e nella propria storia.
La storia della salvezza non è fatta per restare confinata a pochi atti circoscritti di un'epoca (quella dei Patriarchi, quella esodale), ma è appello continuo per il futuro (così, ad es., l'alleanza, il decalogo).
La salvezza va incarnata nella storia giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, generazione dopo generazione. A questo serve la Parola che, passando attraverso uomini concreti, chiamiamo profetica.
Dio vuole guidare la storia verso la salvezza, e la Parola è il mezzo che permette ciò lasciando all'uomo la sua libertà. Lo abbiamo visto nei racconti di creazione: con la Parola Dio crea la storia e fa l'uomo libero. La Parola (il "comando") è l'appello che Dio fa all'uomo affinché, liberamente, faccia sì che tutta la storia sia orientata a Lui, da Lui prenda il suo senso.
Essendo Dio, avrebbe potuto usare un mezzo più efficace, come un rapimento totale, un'invasione nell'intimo umano, ma per rispettare la libertà umana, Dio gli invia la sua Parola per invitarlo a vivere la vita vera con Lui.
Si vede, quindi, come la Parola che Dio manda e che l'uomo è invitato ad accogliere, non sia qualcosa che porta fuori dal mondo, dalla vita concreta. La Parola di Dio serve ad illuminare e ad orientare la vita umana. Per questo i Profeti sono legati, coi loro oracoli, a circostanze storiche determinate.
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