La Chiesa di S. Antonio

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La Confraternita

Questa chiesa già esistente nel 1200, con il nome di S. Maria Annunziata, con il portale, scampato alla rovina del terremoto del 1915, offre tuttora uno dei migliori esempi della facilità con cui l'Arte d'Abruzzo seppe dare importanza anche a opere modeste. Lo stemma del Conte di Celano e Barone di Pescina Ruggiero, posto sulla facciata in pietra sopra l'ingresso è ripetuto nell'archivolto del portale e le decorazioni trecentesche della chiesa ci fanno pensare alla munificenza della potente famiglia. Forse quest'opera ebbe contemporaneità con l'altra della cattedrale dei Marsi S. Maria delle Grazie ove rifulge ancora la genialità dì un maestro sconosciuto e da lui probabilmente, o alla sua scuola fu commissionato il nuovo lavoro. A prima vista non sembra anzi che vi siano attinenze precise fra i due portali, soprattutto per le differenze di struttura ma indubbiamente nell'esame dei particolari non si deve esitare a riconoscere la stessa ispirazione la stessa mano. La chiesa è semplice come decorazione. Il portale di stile romano-gotico, con archivolti scolpiti, è sormontato da una facciata di stile rinascimentale. Tra il 1967 e il 1971 la chiesa di S. Antonio da Padova viene ristrutturata, l'oratorio adiacente viene demolito completamente, gli altarini vengono snaturati del loro splendore, sparisce anche una tela interessante di valore artistico, vengono sostituite le canne originali dell'organo settecentesco, viene demolito lo splendido e caratteristico pavimento con marmo moderno. Oggi, si può ammirare parte del coro in noce intarsiata in stile barocco e quello che rimane dell'organo.

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