TEMPO DI PANETTONE!

Puntuale appuntamento natalizio è sicuramente quello con il PANETTONE. Questi gli ingredienti: farina 00, zuccheri (saccarosio, miele, glucosio), uova, burro, latte, acqua, uvetta sultanina, arancio e cedro canditi, sale, aromi naturali.

Le prime tracce di un dolce simile al panettone risalgono all'epoca di Ludovico il Moro, verso la fine del XV secolo, anche se la sua scoperta risale al IV secolo a.C.!

Fu una scoperta accidentale, del pane fermentato: un'inondazione del Nilo, devastando i magazzini, di farine, permise per la prima volta la fermentazione naturale.

Ma oltre alle notizie storiche, ci sono diverse leggende che narrano la nascita di questo cibo. Eccone alcune:

 

CONVENTO DI SUORE

Nel 1200 c'erano alcune suore che abitavano nell'umida e nebbiosa campagna alle porte di Milano e vivevano di elemosina. Quell'anno i milanesi non erano stati molto prodighi nei loro confronti, tanto che alla vigilia di Natale in dispensa non era rimasta che poca farina con la quale venne preparato del pane. Quando la superiora pensò di aggiungere all'impasto del pane, zucchero, uova, burro e pezzi di cedro. Con il coltello fece poi una croce sulla crosta che, cocendo ed indorandosi, formò dei vistosi rilievi, tipici dei panettoni più tradizionali.

 

PAN DI TONI

La più accreditata ci racconta….in casa Sforza (potenti signori meneghini), giunti al termine del pranzo natalizio, dove ogni portata aveva superato la precedente per bontà, arrivò il momento dei dolci. Il cuoco, fin lì perfetto, si accorse che il forno gli aveva giocato un brutto scherzo, bruciando il suo dolce! Disperato, pensò subito di andare nella sala a scusarsi con i commensali, quando il suo aiutante, chiamato Toni, gli propose di presentare il dolce che lui aveva preparato con gli avanzi. II cuoco, cominciò a pensare e poiché non aveva altra scelta, decise di presentare in tavola quella specie di pane fatto dal suo sguattero.

Quella specie di pane ebbe in realtà un enorme successo ed il cuoco, osannato da tutti, confessò che il merito andava al suo aiutante ed al suo "Pan di Toni".

 

UGHETTO E ALGISA

Un'altra leggenda ci racconta di un giovane falconiere (Ughetto Atellani) perdutamente innamorato di una fornaia (Algisa), che aveva il forno in vicinanza della Chiesa delle Grazie. Gli affari non andavano bene per Algisa a causa dell'apertura di un altro prestinaio poco lontano. Il Natale si avvicinava ed i clienti si allontanavano sempre di più.

Ughetto, decise allora di aiutare Algisa e mise mani ai suoi ultimi risparmi, comprò burro, zucchero, uova e uva sultanina, per fare un impasto tutto con fior di farina. Ebbe un enorme successo tanto che si era formata una lunga coda davanti alla bottega di Algisa! I due innamorati si sposarono.

Queste leggende ci ricordano dunque che il panettone non è altro che un pane, cioè una pasta lievitata naturalmente. Ovviamente, la preparazione è più elaborata e complessa di quella del pane e la ricetta è arricchita.

Oggigiorno gustiamo diverse alternative al PANETTONE tradizionale.

 

 

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