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Le aree
protette in Italia coprono attualmente una superficie complessiva di
circa 2.266.000 ha, pari a circa il 7,5% della superficie territoriale. In 125 anni la superficie boscata
italiana è passata dai 5.300.000 ettari del 1870 ai 6.820.000
ettari del 1995; tale incremento, determinato da vari fattori, è
però solo quantitativo poichè rispetto al 1870, prevalgono
i cedui, che rappresentano ancora il 57% dei boschi italiani. A partire dagli anni '50 il bosco tende ad insediarsi nuovamente nei terreni un tempo agricoli e torna nelle zone che gli sono più confacenti. |
INCENDI
FORESTALI
A partire dagli anni '70, l'aggravamento degli incendi boschivi è stato un fenomeno comune a tutti i paesi industrializzati. Le minacce più gravi riguardano le regioni che hanno estati calde e aride, forti venti, topografia accidentata e popolazione ad alta densità. L'abbandono di vecchie forme di economia rurale ha prodotto pericolosi accumuli di combustibili nei boschi. Lo sviluppo dell'industria, del turismo e della mobilità di massa si è risolto in tante nuove cause d'incendio.
Il numero degli incendi boschivi è
in continuo incremento: 5.660 nel 1980, 9.479 nel 1990, 11.932 nel 1993.
Per quanto riguarda le superfici forestali bruciate, si è toccato
il massimo proprio nel 1993, con oltre 104 mila ettari, pari all'1,5%
della superficie boscata nazionale. Nel 1997, il numero degli incendi è stato piuttosto elevato (11.612) mantenendo la tendenza allaumento che si può notare nel grafico soprastante; anche la superficie forestale interessata è rimasta al di sopra della media (62.774 ha).
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