FLORA E FAUNA DEL POLLINO


Il Paesaggio. Geograficamente, il Pollino è un massiccio montuoso situato ai confini tra Basilicata e Calabria. Mentre il versante Calabrese si presenta aspro e derupato, quello Lucano si apre con pendici più dolci in un ampio ventaglio solcato da valli fluviali. La peculiarità dell'ambiente e del paesaggio ne fa un luogo unico. La neve che copre le cime e i pianori più alti per vari mesi all'anno, faggete e cerrete ricche di sorgenti e fontane naturali, infinite grotte carsiche e parete di roccia verticali, orridi e gole; e infine, masserie che non di rado si inerpicano sino ai mille metri di quota in un inedito paesaggio agrario d'alta montagna.

La Flora. Per la presenza contemporanea di specie mediterranee e di quelle tipiche dei paesaggi montani più freddi, la flora del Pollino è ricca di specie erboree e arbustive e comprende decine di endemismi di alto valore scentifico, in qualche caso esclusivi del massiccio. Tra questi è il caso del Pino Loricato, un vero fossile vivente che sopravvive alle più alte quote e fortissimi antagonismi nel contesto ambientale: viene infatti insidiato dal faggio, e solo il pascolo delle greggi che rade al piede i virgulti di quest'ultimo ne garantisce la riproduzione e la crescita. Come una "star"del cinema, è l'albero fose più fotografato d'Italia. il suo maestoso ed elegante portamento non riesce a nascondere la sofferenza di stagioni invernali durissime. La corteccia è formata da scaglie che ricordano le piastre metalliche delle loriche, le antiche corazze dei Romani; per questo l'albero ha preso il nome di pino loricato.

La Fauna. L'articolazione del massiccio del pollino in picchi e vette, vasti pianori d'alta quota e scoscese parete rocciose, la sua immensa ricchezza di formazioni veggetalie di acque, che costituiscono altrettanti preziosi habitat, sono alla base dell'originaria ricchezza e diversità delle popolazioni animali, caratterizzate dall'esistenza di numerose specie di grande interesse faunistico ed ecologico. Tra quelli ancora presenti ricordiamo il picchio nero, l'aquila reale, il gufo reale, l'avoltoio degli agnelli e vari specie di folconiformi, e inoltre il capriolo appenninico, la lontra il gatto selvatico e il lupo, di cui si contano circa 30 esemplari dei 100-150 rimasti in Italia. L'attuale consistenza faunistica del pollino è comunque stimata pari al 10-15 per cento del potenziale biotico, con differenze molto forti da specie a specie. Quindi il compito principale per il parco è quello della ricostruzione del patrimonio faunistico attraverso la creazione di riserve naturali, la regolamentazione e riqualificazione dell'attivita' venatorie nelle aree esterne