Elevati significati
Si è detto, introducendo il Festival
di Michael Superno (pag. 78 Catalogo) che negli antichissimi testi del
Tempio di Edfu, risalente al tempo delle Grandi Piramidi, si parla della
Grande Collina Primordiale, si cui sorse Eliopoli,
la Città del Sole, meta periodica del volo dell'uccello Bennu
(Fenice). Un'antichissima leggenda vuole infatti che la Fenice, una
volta rinata dalle proprie spoglie, raccolga in un fardello i resti del
nido, sua culla e sepolcro, per depositarli sull'Altare del Sole, dentro
il Tempio del Sole. Questa leggenda, derivata dalla sapienza più antica
dell'Egitto, ci introduce nel punto, forse, di maggiore importanza del
Festival di Michael Superno. Questo Festival infatti accoglie le
richieste riguardanti l'equilibrio e il benessere, il perdono,
e le azioni propositive. Come si è detto varie volte, è una
specie di bilancio
dell'Anno Magico, in cui è possibile ottenere il perdono e la
liberazione dai propri errori, con la ferma intenzione di non ripeterli,
ma anche il premio per i propri meriti. Quest'importantissima
azione fa intravedere all'Iniziato il senso di giustizia
che percorre l'intero Anno
Magico, e non per niente il Festival cade sotto il segno della Bilancia,
il cui ideogramma è assai eloquente. Quindi, l'Iniziato, simbolicamente
come la Fenice, raccoglie in un fardello quanto ha compiuto, nel bene e
nel male, durante l'Anno trascorso, e, umilmente, lo deposita
sull'Altare del Sole, ai piedi di Michael Superno.
Chiedere scusa per i propri errori è
un momento di grande liberazione,
di presa di coscienza e di crescita,
lo stesso vale per i propri meriti, che è giusto che siano riconosciuti
e ricompensati. Dal tipo di colpe che si chiede di condonare e dalla
quantità si ha il primo sentore dell'evoluzione
della persona. La mancanza di
autocritica e l'incapacità di analizzare il proprio comportamento
(naturalmente ai fini evolutivi) è una specie di dichiarazione
dell'immensa tribolazione che la persona dovrà sopportare per arrivare
ad un discreto grado evolutivo.
Il Festival di Michael Superno dà a
tutti una buona risposta sull'equilibrio e sul benessere psicofisico. Ci
sono degli squilibri (o normalmente ritenuti tali) che sono legati
unicamente alla psiche dell'individuo e sono simulati o accentuati e
hanno solitamente lunghissima vita. Questi squilibri non sono vere
affezioni ma una chiara espressione di uno spirito
insoddisfatto, più spesso
sotto-evoluto, che si nasconde dietro questi sedicenti mali per non
assumersi nessun tipo di responsabilità evolutiva, né verso se stesso,
né verso le persone che gli sono più vicine. Questi malesseri possono
variare ma sono sempre lunghi nel tempo e sono la causa addotta
per non fare.
In questi casi è necessario che il
soggetto prenda coscienza dell'origine psichica del proprio presunto
male, e faccia esplicita richiesta al Festival di rimuovere
l'ostacolo psicologico e di essere
aiutato espressamente su quel fronte.
Siccome l'evoluzione individuale non
coglie solo impreparato l'individuo stesso, ma anche coloro che gli
stanno vicino, i quali possono essere involontariamente elementi
di regressione nel
momento in cui scambiano i primi segni di evoluzione per manifestazioni
di disagio o di infelicità, nel Festival del G. di Michele Arcangelo si
possono inserire fino ad otto di questi personaggi nella protezione
generica data dal Festival. Questa protezione oltre ad arrecare loro un
beneficio generale privato, li farà diventare spettatori coscienti
dell'evoluzione del protagonista del Festival e non certo elementi
d'involuzione. Per questo motivo, le persone da ricordare nel Festival
devono essere quelle con le quali si viene maggiormente a contatto, che
fanno cioè parte della vita, a nulla giova menzionare, ad
esempio, un parente lontano che s'incontra sì e no qualche volta nel
corso dell'anno, meglio menzionare una persona, anche estranea alla
famiglia e poco gradita, qualora questa sia quotidianamente presente
nella vita.
Il Festival dell'Equinozio d'Autunno,
come si è detto sopra, è sotto il dominio
della ragione. Tutto il percorso
iniziatico ha avuto, tra gli scopi principali, quello di "solarizzare"
l'inconscio, in modo da aiutare l'individuo a far luce dentro se stesso
e a conoscere le basi del proprio comportamento e del proprio modo di
agire e di pensare. Non sempre però è facile mantenere la direzione
scelta, derivata dalla propria evoluzione, e condivisa dalla ragione,
per questo però risulta assai utile il
Festival di Michael Superno, in quanto è possibile chiedere di essere
aiutati a non deviare dal cammino desiderato. Nel caso si prenda la
rotta sbagliata, in senso lato e in ogni circostanza, Michael darà la
possibilità, attraverso persone e circostanze fortuite, di svoltare
bruscamente per
riprendere la via del comportamento giusto.
Come nel mondo classico, la
celebrazione dei Misteri Eleusini
era il culmine e i coronamento di un lungo lavoro di ricerca e di
dedizione, così il Festival del G. di Michele Arcangelo è la certezza
del Trionfo dell'Iniziato, il sostegno, potente e fermo, per superare
splendidamente il periodo che porta al nuovo Ciclo, in modo da partire
così ogni Anno da una più
elevata posizione. Esiste una
tradizione antichissima legata a questo Festival, che, come mostrato nel
Catalogo (da pag. 78 in poi) ha radici nelle culture esoteriche di ogni
parte del mondo, e che è giunta fino a noi senza perdere di splendore,
anzi, coronandosi della più maestosa figura solare che il mondo abbia
mai conosciuto. È questo uno dei Festival più
positivi, più fondamentali sotto
ogni aspetto, che dona una ricarica
vitale e spirituale
inimmaginabile. Senza
tralasciare gli aspetti puramente materiali, che riguardano il successo
personale, la fortuna, il denaro, ecc., dobbiamo porre la nostra
attenzione sul valore catartico,
liberatorio, purificatorio ed esorcizzante di questo Festival, che è,
unico in assoluto, in grado di porre rimedio e di cancellare i nostri
errori, facendo in modo così che ciascuno possa lasciare il proprio
pesante fardello sull'Altare del Sole, per volare, libero, verso il
nuovo anno che sta per cominciare.
Le azioni: |
Ricostruzione del Tempio di Eliopoli, al centro
l'obelisco con la pietra Benben, su cui, simbolicamente, si posava la
Fenice.
Il Compimento dell’Opera.
“Oculatus
abis”; con occhi (nuovi), te ne vai. Si allude alla nuova
visione del mondo e di se stessi che l’Arte ha procurato. Ermete
risorto è incoronato da due angeli (il trionfo dell’Iniziato) e
sorregge la fune tripartita che forma una P (Pi) greca
(Pan=Tutto), che si continua in basso con le braccia congiunte
dell’Artifex e della Soror (quadratura del
cerchio). Il tutto è incorniciato da un ovale di vischio alato
(la sostanza divina che tutto guarisce; non essendo né
albero, né arbusto rappresenta la libertà oltre ogni limite; il
Vischio Quercino era il Ramo d’Oro dei Druidi). In basso
le spoglie di Ercole. Ercole è una figura ermetica molto
importante che rappresenta la ricerca dell’immortalità
attraverso lo “sforzo eroico”, egli non può intraprendere una
nuova impresa senza aver completato la precedente. Gli alchimisti
furono particolarmente ispirati dalla “conquista delle mele
d’oro del Giardino delle Esperidi”. Sullo sfondo la
scala, ora non più necessaria, è disposta orizzontalmente. Anche
questo è un volo di Fenice, è Ercole che risorge come
Ermete, ovvero la ricerca e le fatiche sono finite, inizia una
nuova vita da “oculatus”, ossia da Illuminato che è già
padrone dei Misteri dell’Arte.
[Immagine
finale del Mutus Liber, 1705]. |
"Il Sole Filosofale aumenta
quando il Sole materiale inizia la sua discesa all'Equinozio
d'Autunno." |