Il paese

la storia

le chiese

le sagre

le tradizioni il costume i prodotti home scrivici

Altri cittadini illustri


Salvatore Frassu
Salvatore Frassu nacque a Bono nel 1777. Egli condivise le idee dell'Angioy e con i suoi scritti combatté il feudalesimo imperante in Sardegna. Fu, per questo, perseguitato ed esiliato in Corsica. Fu rettore di Benetutti , Canonico di Oristano ed ebbe la prebenda di Villanova. 
Morì a Bono nel 1857. Nella sua lapide a muro sita nel cimitero di Bono si può leggere l'epitaffio scritto in sardo-logudorese dal Canonico Spano.
Giovanni Antonio Mura
Nacque a Bono nel 1879 e compì i suoi primi studi nel paese natale, a Benetutti e a Ozieri. Nel 1903 si laureò in Teologia e fu ordinato sacerdote. Fu vice-parroco a Bono e a Nuoro e quindi parroco a Lula, Bitti e Dorgali. Saggista e polemista fu al centro della vita culturale sarda del suo tempo e i suoi articoli apparvero sui giornali e sulle riviste sarde e nazionali. Narratore di valore e poeta, raggiunse la fama letteraria col romanzo "La tanca fiorita" al quale fecero seguito "Quando il corpo muore", "Ma liberaci dal male" e "Il parroco di Geranio". Pubblicò anche due volumi di versi: "Silvestria" e "La fontana di Sichar".
Giovanni Antonio Mura morì a Bono il 3 gennaio 1943. A lui è dedicata la "Scuola Media" di Bono.
Pietrino Marras
Pietrino Marras, insegnante elementare, nacque a Bono nel 1925. Suo padre, Raimondo, era un apprezzato poeta dialettale e proprio alla poesia in lingua sarda è legata la fama di Pietrino. In questo campo ottenne numerosi riconoscimenti e diversi premi fra i quali il premio "Ozieri" considerato a ragione il più prestigioso. Passato, poi, alla narrativa, ottenne apprezzamenti molto lusinghieri con i romanzi "Le pietre bianche" e "L'altro volto". Molti suoi racconti, degni di maggiore attenzione, non sono mai stati pubblicati.
Pietrino Marras morì a Bono nel 1979.
Antonino Mura Ena
Antonino Mura Ena nacque a Bono nel 1908. Ricevette la prima istruzione dallo zio Giovanni Antonio Mura e proseguì gli studi prima a Nuoro e quindi a Roma dove si laureò prima in Storia e Filosofia e quindi in Pedagogia. Tradusse dal greco e dal latino e ricoprì incarichi importanti. Fu libero docente alla facoltà di magistero di Roma e direttore del Centro Nazionale Audiovisivi per il Ministero della Pubblica Istruzione. Numerosi i suoi interessi culturali fra i quali ebbe importanza rilevante la poesia sarda.
Morì a Roma nel 1994. Nel 1998 sono stati pubblicati "Recuida", un libro di versi, e "Le memorie del tempo di Lula", un libro di racconti e ricordi giovanili.
Domenichino Ena
Domenichino Ena nacque a Bono nel 1920. Seguendo la sua vocazione divenne missionario e visse in terra d'Africa per molti anni e poi, per motivi di salute, dovette tornare in patria. Fu vice-parroco a Bono e, quindi, parroco a Bottidda. Fu un animatore culturale di una certa rilevanza nella vita letteraria del Goceano e a lui si deve la fondazione e la buona diffusione della rivista "Sardu sò" che pubblicava poesie e racconti in lingua sarda ed anche la poesia estemporanea delle gare poetiche. Amico di molti poeti, scriveva egli stesso sonetti in sardo e si cimentava nella narrativa. Di suo si ricorda "Adiu Bono, Bottidda e…Bolìa", un libro di ricerche storiche su Bono e sul Goceano"
Domenichino Ena morì a Bottidda nel 1986.
Carlo Carretto
Carlo Carretto nacque ad Alessandria nel 1910. Agli inizi degli anni '40 fu direttore didattico a Bono per un breve periodo che, tuttavia, gli fu sufficiente ad inserirsi nel tessuto sociale del paese e operare alla ricerca del bene e soprattutto nell'educazione dei giovani. Egli lasciò nel paese una grande traccia del suo passaggio e i bonesi lo hanno voluto ringraziare conferendogli la cittadinanza onoraria. Dal 1946 al 1952 fu Presidente della Gioventù Italiana dell'Azione Cattolica. Dal 1954 al 1964 fu in Africa come "Piccolo Fratello di Gesù", al servizio di Dio e delle popolazioni più bisognose. Tornato in Italia, si ritirò in un eremo a Spello, vicino ad Assisi, dove animò un centro di spiritualità. Pubblicò diversi libri tutti ispirati ai sentimenti di fede e di carità che lo animavano. Morì a Spello il 4 ottobre 1988, festa di San Francesco.
Generale Agostino Fara
Agostino Fara nacque a Bono nel 1796. Arruolatosi nel Reggimento di Sardegna, egli percorse tutti i gradi della carriera militare partecipando alle battaglie risorgimentali della prima guerra d'indipendenza. Fu decorato con medaglia d'argento per il valore dimostrato nella battaglia di Novara del 1849 e il 26 maggio dello stesso anno fu promosso generale della Brigata Cuneo. Collocato a riposo, egli donò alla parrocchia di Bono la spada d'onore che aveva ricevuto, a sua volta, dai propri ufficiali in segno di stima e di gratitudine.
Agostino Fara morì a Cagliari nel 1867.
Mario Allegretti
Mario Allegretti, figlio di un sottoispettore forestale, cadde in battaglia nella guerra 1915/18 e per la sua azione eroica fu insignito della medaglia d'oro alla memoria.
Damiano Ciancilla
Damiano Ciancilla nacque a Bono nel 1895 e morì in Africa nel 1939 durante l'assalto ad una collina presidiata dal nemico. Nel 1941 fu insignito della medaglia d'oro alla memoria.




Sulla facciata del Municipio di Bono si legge: "A Giovanni Maria Angioy, che ispirandosi ai veri dell' 89 bandì la Sarda crociata contro la " Tirannide Feudale " ... continua

Percorrendo un immaginario itinerario non potremo non partire da un luogo altamente suggestivo che merita senz'altro essere messo in luce... continua

Bono oggi
Oggi Bono conta circa 4000 abitanti, tanti ne sono rimasti dopo il forte flusso migratorio degli anni '60/'70. Dista dal capoluogo di provincia...  continua

Per il prestigio che gli deriva dalla storia, ma anche per il ruolo economico e per il numero degli abitanti, Bono è, da alcuni secoli ... continua

Nei boschi di Bono nonostante l'incessante attività venatoria sopravvive il cinghiale dove trova riparo e cibo a sufficienza: ghiande, radici e castagne, ma anche uova di uccelli ... continua

le associazioni

album foto

come arrivare autori home scrivici