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     A R C H E O

SCHEDA

Itinerario a tema archeologico che attraverso siti, centri urbani, musei, reperti e tracce profonde lasciate dall'opera dei romani ci svela la storia e gli usi delle popolazioni che vissero nel territorio umbro.

 

Percorso relativo a: Otricoli, Narni, Terni, Spoleto, Trevi, Carsulae.

 

Musei e Raccolte Archeologiche:

Narni, Otricoli, Spoleto, Terni, Trevi.

 

Durata: da 1 a 7 giorni

 

Partecipanti: nessun limite

 

Servizi:

prenotazione pernottamenti, pasti, accompagnatore, mountain-bike, trasferimenti, biglietti.

 

Contattaci per maggiori informazioni: walkingandbiking@tiscalinet.it

 

carsulae

DESCRIZIONE

Questo itinerario invita a seguire un viaggio che taglia in senso longitudinale l'Umbria, seguendo la direttrice viaria costituita dalla via Flaminia. Rappresentava l'asse di eccellenza della romanizzazione in Umbria e fu utilizzato anche in epoche successiva dai numerosi viaggiatori e pellegrini che dal nord-est si recavano verso Roma.

carsulaeLa via rispondeva in primo luogo a motivazioni di carattere strategico-militare, e ad esigenze di rapido collegamento in vista della conquista romana della valle padana. Questa arteria è una chiara testimonianza della progressiva e capillare opera di occupazione del territorio italico da parte di Roma, e del processo di livellamento ed omologazione culturale che ne conseguì.

Il tracciato della Flaminia, che entrava in territorio umbro all'altezza di Ocricolum, si ripartiva nei pressi della colonia latina di Narnia (Narni) in due rami ben distinti rispetto all'asse dei Monti Martani, di cui quello occidentale per Carsulae, Statio ad Martis (Massa Martana) e Mevnia (Bevagna) è generalmente indicato come il più antico, mentre il diverticulum orientale per Interamna Nahars (Terni) e Spoletium (Spoleto) sarebbe da ritenere successivo. In realtà è assai più probabile che i due tracciati fossero contemporanei, ma rispondenti ad esigenze diverse: è infatti verosimile che il tratto per Mevnia potesse essere utilizzato per spostamenti militari, mentre quello per Spoletium fosse adibito alle comunicazioni ordinarie.

Il percorso torna ad essere di nuovo unico presso San Giovanni Profiamma, che può identificarsi con il sito romano di Forum Flaminii, e continua poi per Nuceria Camellaria (Nocera), Tadinum (Gualdo Tadino), uscendo dagli attuali limiti orientali della regione al passo della Scheggia (statio ad Hensem).

Lungo il percorso si ha la possibilità di visitare moltissimi luoghi di straordinario interesse sia culturale che paesaggistico, toccando per lo più città antiche con continuità storica, tra cui le due colonie latine di Narnia (Narni) e Spoletium (Spoleto), ma anche consistenti emergenze archeologiche relative ad entità urbane che furono abbandonate in epoca tardo-antica - Ocricolum, dal doppio volto umbro e romano, e Carsulae -, le quali presentano delle realtà così ben circostanziate e delineate, da regalare dei notevoli e suggestivi spazi, in cui l'antico può essere perfettamente compreso e apprezzato.

Numerose sono le testimonianze materiali relative alla strada stessa che tuttora si possono andare a scoprire e visitare, sia nel doppio tracciato meridionale, che nella "grande via" - così veniva chiamato il segmento di Flaminia che da Forum Flaminii conduceva a Rimini -; tra queste emergono con particolare rilevanza i ponti che, come ci è noto dalle fonti antiche, furono tutti restaurati da Augusto, quando nel 27 a.C. il Senato gli conferì il potere imperiale.

      I T I N E R A R I                                                                     

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