Catania apre l'anno mondiale verso Francia 98

La prima volta della Nazionale a Catania è andata magnificamente bene. Spettacolo strabiliante, con palloni e ballerine che scavalcano i contorni dello stadio. Gran tifo e tanta voglia di calcio "calcio vero". Il caro "vecchio" Cibali è uno spettacolo: alla fine del primo tempo spunta dietro la curva  un pallone aerostatico di colore azzurro che regge una ragazza, subito dopo avanza un secondo pallone di colore arancione, con ragazza in bianco. Infine, un terzo di colore ancora azzurro con ragazza in rosso che si unisce agli altri due. Tre palloni così grandi  ed eleganti per ricordare che Catania ha fame di calcio; le persone assiepate sulle gradinate del Cibali (molto rinnovato per l'occasione) sono almeno 30 mila, un segnale più che sufficiente per far capire che il calcio a Catania è molto amato, soprattutto quello di una certa caratura. In tribuna c'è anche Enzo Bearzot ex rossazzurro, che, sicuramente, non ha dimenticato i suoi trascorsi nella città etnea. Insomma, l'atmosfera è così bella che ci fa venire in mente una cerimonia d'apertura di un mondiale. L'Italia, quindi, apre a Catania la campagna mondiale 1998, l'avversario di turno è la modesta Slovacchia, ma va bene anche così. Quando c'è fame viene la voglia di mangiare anche le pietre.

E' sempre entusiasmo a Catania per gli azzurri. Infatti, erano oltre 30.000 le persone che, assiepate in ogni ordine di posto hanno seguito con passione e competenza l'amichevole tra l'Italia e gli USA. Dopo un primo tempo deludente e sommerso dai fischi gli azzurri salvano la faccia nella ripresa dopo l'ingresso in campo di Del Piero che, oltre a dare velocità  alla manovra ha segnato il gol della vittoria. La partita contro gli Stati Uniti che, ha segnato l'esordio in Nazionale per Marazzina e soprattutto per Tonino Asta (siciliano di Alcamo) ha lanciato un segnale forte nei confronti di una Nazione colpita a morte in occasione dei tragici eventi terroristici dell'undici settembre 2001. Emozionante l'interpretazione dell'Inno di Mameli cantato dalla cantante Elena Bonelli e da tutto il "Cibali".