L'Associazione Teatro Metèco - Compagnia dei Guasconi nasce a Pescara nel 1997, da Luigi Ciavarelli e Assunta Dezio, che unitisi con alcuni giovani attori della Compagnia, e cioè : Giovanni Bevilacqua, Luca Ruggeri, Claudio Martina, Maurizio Sborgia e Orazio Di Vito; danno vita alla Compagnia        " Quelli del Mosaico ". Con questa denominazione il gruppo ha seguito le orme della coppia Ciavarelli-Dezio, che con la loro precedente Compagnia " Il Mosaico" maturarono una grande esperienza nella Commedia classica. Pertanto in questo periodo la Compagnia porta in scena quasi esclusiva mente Commedie: " Natale in casa Cupiello" di De Filippo, regia di Ciavarelli "...E fuori ne vica " di Salemme, regia di Ciavarelli " Intimità dolce intimità " di Coward, regia di Ciavarelli ". Ma anche "Huis Clos" di J.P. Sartre, con la regia di Di Vito, e " Lo Zoo di vetro " di T. Williams regia di Ciavarelli ed un testo di Orazio Di Vito " Heliodrom 1990-2002 ", regia dello stesso autore. I primi due spettacoli riscuotono un ottimo successo e vengono replicati svariate volte in giro per i teatri abruzzesi. "...E fuori nevica " chiude la stagione teatrale estiva del Teatro D'Annunzio di Pescara nell'agosto del 1999, presenti circa 1.000 spettatori. Nel dicembre dello stesso anno Maurizio Sborgia ed Orazio Di Vito ereditano la Compagnia che nel frattempo aveva visto allontanarsi da essa tutti gli atri componenti. I due giovani attori animati da una insaziabile voglia di "fare" e mossi da uno studio personale condotto sulla fisicità dell'attore, decidono, rimasti soli, di invertire completamente la rotta. Il primo passo è il cambia mento del nome della Compagnia, in quello attuale cioè "Compagnia dei Guasconi". Naturalmente non si trattava solo di un mutamento lessicale, ma di una vera e propria rivoluzione. Partendo dal repertorio, dai metodi di lavoro, passando per la scelta di unire alla semplice attività teatrale, anche un'attività di ricerca nel campo storico e culturale, Sborgia e Di Vito stringono un sodalizio artistico con il noto attore abruzzese Silvano Torrieri. Questi diplomatosi presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano quando era ancora in vita il grande Strehler, è stato per svariati anni collaboratore di Ferruccio Soleri, il Maestro della tecnica della Commedia dell'Arte in Italia e nel mondo. Successivamente lavora con grandi attori e registi del nostro Teatro, volendo fare solo alcuni nomi, Calenda, Strehler, Soleri, Dettori, Lazzarini, Herlitzka, Branciaroli. E' stato inoltre docente di tecniche della recitazione presso il Teatro Stabile abruzzese. Nei mesi di dicembre e gennaio a cavallo tra il 1999 ed il 2000, la Compagnia segue un Workshop intensivo con Torrieri, sulla Storia e le Maschere della Commedia dell'Arte. Successivamente prepara il suo primo spettacolo adottando questa antica tecnica, con la regia dello stesso Torrieri. Lo spettacolo ha per titolo   " Per gioco e per amore " da un canovaccio secentesco di Tiberio Fiorilli, rielaborato da Andrea Camilleri. Un lavoro pressochè inedito se si esclude la messinscena degli allievi della Scuola di Arte Drammatica " Silvio D'Amico " di Roma. Nel corso della primavera del 2000, Sborgia e Di Vito tengono un laboratorio di approccio al Teatro, con gli abitanti di un piccolo Comune nella Provincia di Pescara, Nocciano. Con allievi che vanno dall'adolescenza (16 anni) alla maturità (50 anni) allestiscono come spettacolo-laboratorio " I morti non pagano tasse " di Nicola Manzari. Inizia così il percorso di diffusione della Cultura teatrale, che la neonata Associazione Teatro Metèco ha posto come punto fermo della propria attività. Nell'estate dello stesso anno la Compagnia replica per ben 20 volte, in altrettanti comuni di tutte le Provincie  abruzzesi, lo spettacolo " Per gioco e per amore " riscuotendo ovunque unanimi consensi. Lo spettacolo che rappresentava il primo approccio della giovane Compagnia con una tecnica, poco frequentata nei Teatri italiani e che richiede notevole studio e applicazione, è riuscito a suscitare numerose simpatie ed apprezzamenti anche grazie all'idea di messinscena che i Guasconi hanno portato avanti. Le repliche si sono tenute, in quasi tutti i paesi toccati, in piazzette piccole, raccolte, dove il contatto tra l'attore ed il pubblico era sempre presente. Animando il pubblico prima della recita, con una piccola parata per le vie delle paese. Accompagnandosi con baccano, urla e canti, la Compagnia dei Guasconi, ha cercato di riproporre uno spirito, una condizione che era quella di un tempo degli attori e del proprio pubblico accorso a vederlo. Nel novembre del 2000 presso il Teatro Michetti di Pescara, in matineè per le scuole e la sera per il pubblico adulto, va in scena " Pirandello...due atti unici ", con la regia di Orazio Di Vito.  Gli atti unici di cui si parla nel titolo dello spettacolo sono " L'uomo dal fiore in bocca " e " La patente ". Lo spettacolo riceve un inaspettato quanto gradito, giudizio entusiasmante da parte del pubblico accorso a vederlo. Si delinea, con questo spettacolo, la strategia della Compagnia dei Guasconi. Nella stagione estiva il gruppo sceglie di rappresentare per spettacoli all'aperto, recite di Commedia dell'Arte, un genere adatto alle piazze estive, leggero, che fa sorridere. Un genere che per la sua collocazione en plein air, da la possibilità di riprodurre il Teatro di un tempo, lontano, ormai, quattro secoli. Al contrario nella stagione invernale, all'interno dei Teatri, la prosa, senza avere autori come punti di riferimenti precisi, ma perseguendo un lavoro di ricerca/studio . La serata della prima di " Pirandello...due atti unici", viene presentato ufficialmente anche il sito WEB della Compagnia, che in questa maniera compie il primo passo verso uno dei punti del famigerato progetto Metèco (il termine Metèco deriva dalla legislazione ateniese, e sta ad indicare la condizione di uno straniero in Atene, che gode di libertà, ma al contempo non gli viene riconosciuto alcun diritto civile e politico). Nel marzo del 2001 la Compagnia dei Guasconi si sposta nel nuovo spazio di Via dei Marsi 41, in Pescara, dove fissa anche la propria sede legale. Nell'Estate 2001, parte il progetto Arlecchino. I Guasconi, con questo spettacolo operano il salto di qualità nella rappresentazione di spettacoli di Commedia dell'Arte. Per la prima volta, gli attori della Compagnia, calcheranno le scene indossando le maschere ed interprentando i caratteri più noti della Commedia italiana del Cinque/Seicento, con lo spettacolo "Cosa non fece Arlecchino per la fame" testo scritto dal M° Ferruccio Soleri con Domenico De Martino.  Per l'occasione le maschere usate sono frutto del lavoro di un'artigiano tra i piu prestigiosi e validi, del settore,  ossia il M° Renzo Antonello, collaboratore di diversi teatri europei, nonchè mascheraio del Piccolo Teatro di Milano dai tempi del suo fondatore Giorgio Strehler. Per la stagione invernale 2001-2002 la Compagnia continua il lavoro su Luigi Pirandello, portando in scena " Il berretto a sonagli ". Inoltre a partire dai primi giorni di settembre, si inaugurerà a Pescara il primo Centro di Formazione teatrale tenuto dalla Compagnia dei Guasconi, con la direzione artistica di Silvano Torrieri e l'ausilio di docenti regolarmente diplomati o comunque professionisti . Il Centro di Formazione dei Guasconi intende collocarsi nella città di Pescara, distinguendosi dalla miriade di corsi teatrali, che sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni, con l'intenzione di creare un istituzione permanente di formazione e produzione teatrale. All'interno del primo anno di vita del Centro di Formazione, nell' ambito delle attività didattiche si sono svolti anche seminari tenuti da attori professionisti. Nell' estate del 2002, la Compagnia dei Guasconi propone per la prima volta due produzioni contemporaneamente in un unica stagione ovvero "Cosa non fece Arlecchino per la fame" e la nuova produzione, ovvero "Le Bravure del Capitan Spavento" da Francesco Andreini, meraviglioso spettacolo scritto da uno che non a torto viene considerato come uno dei padri della Commedia dell'Arte. Nell'Estate del 2002 la Compagnia con "Cosa non fece Arlecchino..." partecipa ai Festival "Il Fiume e la Memoria" e "Spoltore Ensemble" ed alla Rassegna "Agorà" curata della Regione Abruzzo, con la direzione artistica di William Zola.

Il futuro...il futuro ci riserva un periodo di lungo studio e lavoro, pertanto non saremo in scena per un po', se non con spettacoli di repertorio in replica. La nostra nuova produzione sarà pronta per luglio 2003, e sarà un altro momento importante, il nostro primo Goldoni. 

...à suivre...

28/settembre/2002

 

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