Kayak
In
cosa consiste:
Consiste nel discendere torrenti o fiumi a bordo di queste piccolissime
imbarcazioni che permettono di divertirsi e fare sport in ambienti naturali
e, a volte, ancora incontaminati. Le origini di questa attività sono
antichissime, il kayak, infatti, è stato per millenni il mezzo di trasporto
degli esquimesi mentre la canoa era uno dei mezzi di trasporto più utilizzati
dalle popolazioni indiane del Nord America.
Dove
si pratica:
Ovunque ci sia un corso d’acqua, un lago, il mare. In Italia i club
di canoa organizzano raduni e gare un po’ dappertutto ed altrettanto
si può dire per l’estero. Anche per questo sport vi sono Agenzie di
viaggio e Tour Operators che organizzano spedizioni in canoa in Nepal,
India, Cina, Ecuador, Alaska, Canada, Stati Uniti, ecc.
Chi
lo può praticare:
Tutti coloro che hanno una buona confidenza con l’acqua e che siano
dei buoni nuotatori, che dispongano di una preparazione fisica adeguata
e che seguano un corso di introduzione per imparare quel minimo di tecnica
necessaria per praticare la canoa in piena sicurezza.
Attrezzatura:
Innanzitutto bisogna fare una prima suddivisione tra kayak e canoa:
il primo, come abbiamo detto di origine esquimese, si suddivide tra
kayak fluviale e kayak da mare, la seconda è di origine canadese. Kayak
fluviale: lungo tra i 3,5 e i 4 metri pesa tra i 18/20 chilogrammi,
è adatto a brevi percorsi e si usa stando seduti in un pozzetto circondato
da un paraspruzzi. E’ quasi sempre costruito in polietilene materiale
che lo rende molto resistente agli urti. Kayak da mare: questo modello
è più lungo del precedente (da 4,5 a 5,5 metri) , più pesante di qualche
chilo e con una maggiore possibilità di carico. Il materiale da costruzione
è quasi sempre la vetroresina e, al suo interno, vi sono tutte le dotazioni
di bordo necessarie per la navigazione in mare. La canoa canadese deriva
dalle canoe degli indiani del Nord America ed è un’imbarcazione solidissima,
stabile e adatta al trasporto di cose e persone. Normalmente viene utilizzata
per lunghi raid, spedizioni e campeggio. Cosa comune ai due kayak, e
che li differenzia dalla canoa è la pagaia che, per il kayak, è doppia,
con due pale contrapposte, con una lunghezza che varia tra i 2 e i 2,40
metri.
Apprendimento
tecnica:
Vi sono due correnti di pensiero: quella di coloro che vedono in questo
sport un modo per vivere a contatto con la natura scendendo tranquillamente
fiumi e torrenti (o andando per mare) e coloro che, invece, amando la
competizione si cimentano in imprese o in gare molto difficili. Per
entrambi i settori vi sono in Italia moltissimi club e scuole dove apprendere
la tecnica sull’uso della canoa e del kayak: è importante però che colui
che si vuole avvicinare a questo sport sappia a quale tipo di attività
è interessato, se preferisce cioè la canoa turistica o se invece si
vuole orientare su un corso più tecnico e quindi più indirizzato alle
competizioni.
Agonismo:
Le competizioni agonistiche di kayak e canoa sono suddivise in molteplici
categorie delle quali faremo solo un breve accenno: slalom, discesa,
corse in linea, kayak polo, maratona, in mare, kayak surf, kayak freestyle,
squirt, rodeo, ecc.
A
chi rivolgersi per altre informazioni:
Ci si può rivolgere alla FICK, la federazione “ufficiale”, oppure alla
FICF che è una seconda federazione, non riconosciuta dal Coni, molto
attenta allo sviluppo di questo sport a fini non agonistici; la lega
Uisp che ha una sezione dedicata alla canoa e al kayak e ai club sparsi
su tutto il territorio italiano. Pubblicazioni italiane: Il Kayak Da
Mare, Canoa fluviale, Pagaiando, Canoa&Avventura, Gulliver Canoa&Rafting.
All’estero: in Francia Le Canotier; negli USA River, Sea Kayaker e Canoe&Kayak
Magazine; in Germania Kanu Magazin; in Canada Canoe e Kanava. Canoeing
International è la rivista ufficiale del Federazione Internazionale
di Canoa.
Canoa
o Kajak?