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CANTO RIBELLE del
PEDALATORE NOTTURNO
Scuotiti
!
Proprio
ora, che notte incombe e
la città
si richiude. Scuotiti ! Scendi in strada.
Ora
che nelle case dilaga
la
fesseria concentrata del lotto
alle
otto e delle zingare e dei fratelli, dei commissari avvocati preti e medici in
famiglia,
Ora che le case si riempiono delle vite idiote
di
tutti quegli idioti mitomani convinti per davvero di avere qualcosa di
straordinario da raccontare.
Ecco,
quella è l’ora giusta,
per
abbandonare la tana
e scoprire
di avere
polmoni e gambe.
Perciò
scuotiti, fratello, e slega la mente
gratta via
la ruggine.
Accendi la
dinamo e pedala!
Una bici
è poca cosa – è vero – poco più di niente in questi tempi balordi e
bippeggianti.
E’ poca
cosa, lo so bene,
ma almeno
ti permette di scivolare, di
sentire
nel silenzio
la
superficie dura e viva
di
questo Piccolo Pianeta.
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