Esistono aspetti della vita umana che possono essere rappresentati in maniera veritiera soltanto con i procedimenti della poesia

Andrej Tarkovskij


 
 
  Approdo nelle città
Home
Contatti

Chi siamo

Spettacoli
Laboratori
Immagini
Progetti
Link
Mappa

Approdo nelle città


Trittico di Natale:
Il Gregge e l'Angelo



Trittico di Natale:
La Mangiatoia



Trittico di Natale:
Le renne



Mosaico,
azioni teatrali per terra e per mari



Coproduzioni:
Sangue del Messico



Coproduzioni:
Giovanni in mezzo al mare

APPRODO NELLE CITTA' Vedi le immagini



Per questo nuovo spettacolo siamo "approdati" ad un testo: Le Argonautiche di Apollonio Rodio e gli attori da semplici personaggi si sono trasformati in viaggiatori.

Il senso di apparente vanità del viaggio, l'inadeguatezza del comandante nel suo ruolo di guida, il ripetersi degli sbarchi, delle avventure e delle partenze, la paura, i rituali, gli oracoli, sono i temi della narrazione poetica lentamente confluiti nel bagaglio personale di ognuno degli attori

Nella nave che li sospinge lontano, una festa infinita li costringe insieme in una forzata felicità.
E' la festa amara dell'oblio, della lontananza, della fuga.

Sono questi i nostri argonauti in cerca di gloria: i festanti. Sono loro che braccati dalle proprie paure provano ad uscire allo scoperto e partire davvero, ma senza più compagni e senza più una nave.

Approdo ripercorre i meccanismi narrativi del mito greco dei Mini alla ricerca del Vello d'oro, trasfigurandone i temi e ridisegnandone le geografie; il viaggio letterario si modifica nell'incontro con i luoghi che ospitano il viaggio teatrale.

Ogni riproposta del lavoro si configura come una nuova fase narrativa che modifica ed arricchisce la scrittura dello spettacolo.
Gli spazi incontrati, siano essi al chiuso o all'aperto, sono interpretati come elementi attivi, portatori di storie con le quali le azioni degli attori entrano in stretta relazione e dalle quali si lasciano rimodellare ogni volta.

Il pubblico viaggia con i festanti; come testimone li aiuta ad affrontare la memoria e la realtà. Così il teatro diventa un vascello da governare, la piazza un campo di battaglia, le strade percorsi attraverso il tempo.
A volte la parola è sussurrata all'orecchio dello spettatore a volte è lanciata come frecce su una folla rumorosa mentre le immagini si susseguono come fragili miraggi, a volte la luce mostra i volti di chi guarda, a volte il buio li cela per creare nuove immagini.

Complici del raccontare sono anche i trampoli, i burattini e i pupazzi, estensioni poetiche e visionarie dei quattro attori in scena, impegnati a raggiungere col loro piccolo bagaglio lontananze sconosciute.



Torna all'inizio della pagina