La Fiera del Libro di Torino 2002


Dal 16 al 20 maggio si svolge a Torino la XV edizione della Fiera Internazionale del Libro (www.fieralibro.it), con la presenza di oltre mille editori italiani e stranieri per 46mila metri quadrati di area espositiva, e un denso calendario di incontri, concerti e mostre; le nazioni ospiti, oggetto di una speciale attenzione, sono quest'anno la Svizzera e la Catalogna; lo slogan è "Ritrovare il tempo": si parlerà del tempo nella fisica, nella biologia, nella religione, nella matematica, nella letteratura, nonché del "tempo della guerra". Nei padiglioni si potranno inoltre vedere originali installazioni segnatempo: una meridiana a obelisco, una grande clessidra, un orologio atomico di massima precisione e un orologio composto da piante e fiori, che indicano le ore schiudendo foglie e petali. Senza parlare dell'iniziativa della "Banca del Tempo per la Lettura": ognuno potrà donare un'ora del suo tempo a beneficio di carceri, ospedali ecc. che hanno bisogno di sentir leggere.
Tra gli incontri più attesi di questa edizione della Fiera c'è la lezione magistrale, sabato alle 15, del professore americano Samuel Huntington, il cui ultimo saggio sullo scontro di civiltà, edito da Garzanti, è diventato una lettura imprescindibile dopo i fatti dell'11 settembre. Ci saranno poi autori internazionali come Tahar Ben Jelloun, David Grossman e Bjorn Larrson. Tra gli scrittori italiani, parteciperanno Vincenzo Cerami, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini e Alberto Arbasino.Tra le novità siamo molto orgogliosi di invitarvi alla presentazione del libro autobiografico di Claudio Magnabosco " AKARA-OGUN E LA RAGAZZA DI BENIN CITY "nato da una lettera inviata alla nostra redazione e pubblicata recentemente sulla rubrica "Riflessi". Il libro sarà presentato presso lo stand della regione Autonoma Valle d'Aosta.

Come sta l'editoria italiana? Il paziente soffre, è noto, di una febbre fisiologica, e continua a rigirarsi nel letto con l'illusione, più che la certezza, di cambiare ogni tanto posizione - tra libri d'attualità (che la fanno da padroni, equamente distribuiti tra Islam e globalizzazione), bestsellers che strizzano l'occhio al cinema e alle casalinghe, e la riscoperta di qualche classico trascurato, soprattutto in tascabile. C'è da registrare anche quest'anno, dopo la regolare impennata fra settembre e dicembre 2001, una altrettanto prevedibile frenata del mercato all'inizio dell'anno, ma si tratta di un dato ricorrente per questo periodo. Pure, la situazione si fa sempre più delicata: si sa che circa l'80% delle vendite dipende da una esigua schiera di lettori "forti", che rappresentano meno del 21% del totale. E poi un fenomeno sempre più evidente in questi anni è la diffusione delle grandi catene (Mondadori, Feltrinelli…) a danno delle piccole e medie librerie (quelle un po' leggendarie, in cui il libraio ha veramente letto i libri che vende, conosce le tue preferenze, e chiacchiera di libri con te tra un caffè e una sigaretta); così per gli editori è in agguato come mai prima la tentazione di produrre libri adatti ad essere letteralmente smerciati in questi grandi magazzini della pagina scritta. Anche un editore dal catalogo prestigioso come Adelphi, negli ultimi anni non si è dimostrato estraneo a certe manovre commerciali. I libri, proprio nel loro aspetto materiale, oggi sono fatti peggio; da quando l'editoria è un business il prodotto si è uniformato, la figura del correttore di bozze è praticamente scomparsa e la cura redazionale viene sempre più spesso affidata dall'editore ad agenzie esterne, con grave pregiudizio della qualità finale del libro: non molto tempo fa mi è capitato di verificare un osceno refuso di stampa sulla costa (la costa!) di una ristampa Einaudi (ahimè) delle poesie di Eluard, diventato, per l'occasione, Elauard… Insomma, in Italia si pubblica troppo e male, il che non può essere un bene per un paese in cui si legge poco.
Un discorso a parte può essere fatto per Prospettiva Editrice anch'essa presente alla fiera allo stand U52-Padiglione 1 che nonostante l'esiguità dei titoli in catalogo, opera sempre una accurata selezione dei libri proposti ai suoi pochi ma affezionati lettori ,tenendo in particolare considerazione le opere di giovani autori.

Per concludere con una fantasticheria, si potrebbe porre l'accento, auspice il tema conduttore dei dibattiti di quest'anno, sull'importanza, per il lettore, del silenzio, della solitudine virtuosa e del tempo cosiddetto "perso": condizioni cercate e conquistate come gioie durevoli, depurate dalla valenza deteriore che hanno assunto presso gli esaltati e confusi strilloni della società contemporanea.
Inoltre, per dare veramente impulso alla cultura e non solo alle copertine votate a sbrilluccicare vanamente sugli scaffali dei supermercati, serve visibilità per i piccoli editori e per l'editoria di qualità, da cui è lecito aspettarsi apertura al rischio, uno spiraglio di rinnovamento e qualche voce nuova.

Autore:
Fabio Pedone

 
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