4.8.2005 - Pamgallio: Vi presento Elisabetta!

Ecco qua il mio capolavoro!

Me l'aveva detto il ginecologo: vedrai, al monitoraggio del 3 agosto (la mia DPP) con la pressione che ti ritrovi secondo me ti ricoverano. Era anche ora... 9 mesi a controllare la pressione senza poter prendere antiipertensivi (mi danno immediatamente il mal di testa, che non va via neanche con il paracetamolo... 9 mesi di mal di testa no eh!!). Infatti dopo eco e monitoraggio mi mandano al pronto soccorso con il foglio per il ricovero. Per fortuna io e mio marito giravamo da giorni con la valigia nel bagagliaio!!

Ormai è la terza volta in un mese che mi ricovero lì al S. Orsola e quindi la trafila la so. Come sempre appena arrivo in reparto mi tirano via settecento provette di sangue e siccome sono anche sovrappeso mi fanno il solito screening per la gestosi... NON CE L'HO LA GESTOSI CRIBBIO!!, volevo urlarglielo ormai... era il terzo ricovero!! Ormai lo sapranno, mi dicevo, e invece niente... di nuovo la raccolta delle urine, 24 ore a pisciare in un bidone... ma stavolta con la megapanza non ce la faccio e vado dalle ostetriche a mendicare un bicchiere (certo che anche farla nel bicchiere... vabbè...)

Incavolata come una biscia in agosto (appunto) aspetto che mi dicano cosa vogliono fare, visto che al PS avevano parlato di induzione oggi o domani... come al solito prudenza s'impone, in quel reparto lì, quindi per oggi non se ne fa niente. Tra l'altro, dopo i prelievi mi rimandano giù in ambulatorio a rifare la stessa ecografia della mattina... quando mi vedono giù mi fanno "Ma lei non era già venuta stamattina?" E io: "Eh già..." Ma si parlano?? Comunque altra eco, la bimba sta sempre bene, secondo loro, e io mi rassegno a ore di noia. Prima di dormire mi appioppano l'antiipertensivo a viva forza e mi faccio la notte col mal di testa. Sentitamente ringrazio e cerco di dormire.

4 agosto, mattina. Finalmente arriva il giro di visite e comincio a richiedere che mi facciano questa induzione, visto che la pressione non va giù (quando mi agito, tra l'altro, mi sale anche peggio!). Dopo un momento in cui pare che mi vogliano tenere lì ad libitum senza farmi niente (telefono in lacrime a mia madre) arriva una dottoressa che mi dice che mi indurranno dopo poco. Ritelefono a mia madre che poveretta soffre anche di cuore e a momenti le viene uno smalvino. Telefono anche a mio marito al lavoro e a lui lo smalvino gli viene proprio: "Amore preparati che mi inducono tra poco, potrei partorire in qualunque momento da stasera, tieniti pronto." Lui dice di sentirsi come nel test dell'alce che usano per le macchine, solo che l'alce è lui...

Ore 11: tracciato, poi induzione e un altro po' di tracciato. Il gel non brucia, nonostante quello che mi dicono le ostetriche, in compenso le contrazioni partono quasi subito. Ore 13, sto ancora bene anche se ho poco appetito (mi lasciano mangiare), vedo i miei e mio marito che passano nell'ora di visita. Ore 14 comincio a sentirmi molto meno bene. Edo, il marito di Monica A - ha partorito Giulia la sera prima a due porte di distanza da me, che flash!! - viene a dirmi che ci son visite e infatti in camera con lei ci sono S. e (se non ricordo male) V. (ciao ragazze!) Io campano poco perchè comincio a non sentirmi benissimo, tra l'altro col mal di testa la notte prima non avevo dormito, quindi le saluto e poi appoggiandomi al mio fedele marito me ne vado a fare due passi, che dicono che velocizza la cosa.

Ore 15, fine dell'ora di visita, comincio anche a camminare meno anche perchè ho un sonno che spacca. C., che è ricoverata con me e che conosco dal corso preparto, mi offre di camminare insieme (tra l'altro scoprirò dopo che le ho "rubato" il posto: avrebbero dovuto indurre lei invece di me, ma la mia pressione mi ha dato la precedenza) ma io declino e vado a contorcermi sul letto. A questo punto le contrazioni le sento piuttosto spesso e fanno abbastanza male.

Ore 16, passa la visita e un medico alto con l'aria funerea mi avvisa che a) con la pressione alta può anche darsi di dover ricorrere a un cesareo d'urgenza b) con il mio peso il cesareo è un brutto lavoro, e lui non è contento. Immaginatevi come sto bene. Ma poi passa un'ostetrica e mi dice che in reparto lo chiamano "Lo Iettatore" e di stare tranquilla. Vabbè... passano i minuti, mi contorco sul letto, arrivano le 17 e arriva anche il momento del controllo ostetrico, mi fa la dottoressa: "Ma lei è ancora bellina, per me non sta ancora partorendo..." Cosa vuol dire che sono bellina? Mi sento un cesso... comunque mi convocano in ambulatorio per la visita ostetrica e invece sono dilatata di 3 cm: via in sala travaglio-parto.

Non mi par vero.

Raccolgo il nécessaire di Elisabetta, chiamo mio marito (che si sente sempre più alce) e seguo l'infermiera verso la sala parto. Per fortuna a seguirmi c'è l'ostetrica M., una delle persone più carine e gentili di tutto il S. Orsola. Mi porta in una sala parto bellissima con una splendida vista di alberi, intanto le contrazioni cominciano ad essere sempre più intense. Mi sdraio, flebo, adempimenti burocratici vari, mi viene un tremito della madonna (ma mi dicono che è normale, e dopo passa) poi arriva mio marito. Per l'epidurale decidono di aspettare un po', io intanto ho le contrazioni ogni minuto e mi contorco ascoltando la radio (ricordo qualcosa a proposito degli Spandau Ballet che mi ha fatto perfino abbastanza ridere).

L'anestesista arriva alle 19.15, fanno uscire A. e cominciano a bucarmi la schiena in svariati punti mentre M. mi tiene chiusa a metà tipo Motorola e io comincio a sentire voglia di spingere... improvvisamente sono le 19.45 (secondo me; secondo mio marito il computo è diverso, ma l'unica cosa che mi ricordo con chiarezza è l'orologio a muro!) e mi fanno stendere di nuovo, M. mi visita e dice: "Ah però!" e io: "Che succede?!" e lei: "Succede che partorisci!" e io penso, Oddio ci siamo... arriva la mia bimba... sta succedendo veramente...

D'un tratto la stanza è piena di gente, il letto si trasforma, mi mettono i piedi in due supporti e in mano ho due enormi maniglioni, ma da dove sono sbucati? Mi sembra di essere Actarus nella testa di Goldrake. Mi attacco forte e via a spingere... sono quasi le 8 di sera. E uno, due, tre... PLOP, arriva Elisabetta! Sono le 20.15, quando guardo l'orologio quasi non ci credo. Io e A. ci guardiamo, uno sguardo che non dimenticherò mai, e diciamo "E' arrivata!"

Purtroppo il destino ci mette ancora i bastoni tra le ruote: Elisabetta non piange! Io mi allarmo subito, ma faccio giusto in tempo a vedere la schiena della mia bimba mentre i medici la gettano in una culla ed escono di corsa dalla stanza dicendo ad A."No, lei stia qui!" Panico, ansia, una paura tremenda... intanto la dottoressa mentre mi munge il cordone (ho fatto la donazione del sangue cordonale, anche se qualche giorno dopo mi scriveranno che siccome è poco non lo useranno) mi fa: "Non si preoccupi, la bimba sta bene." Ma come fa a dirlo? E' sempre stata qui!!

Pochissimo dopo sento piangere da fuori (tenete presente che è passata una manciata di secondi, anche se a me è sembrata una vita!) e appena entra un'infermiera la aggredisco: "Era la mia bimba quella? Sta bene?" Mi dicono che va tutto bene, dovrà farsi un paio d'ore di incubatrice, ma A. può andare a vederla. Lo spedisco fuori intanto che mi pesano la placenta e mi danno 2 punti e poi mi lasciano lì per un paio d'ore con la flebo. A. torna ogni tanto e ci divertiamo a telefonare a tutto il mondo e a mandare milioni di sms.

Finalmente due ore dopo mi staccano la flebo e dalla porta entra una culla con le ruote... ma sì... E' LA MIA BIMBA! E' LA MIA LISAB!! Ci guardiamo. E' bellissima. E' lei.

Torniamo in reparto e le altre ragazze sono tutte sveglie, ricordo di aver passato non so più quanto tempo in giro a far delle chiacchiere, con tutte che si stupivano di quanto stessi bene...

Mi sa che era ancora l'effetto dell'analgesia... il giorno dopo ero un po' meno arzilla! Peccato per i primi problemi (Elisabetta non riesce ad attaccarsi al seno, di notte ha freddo, continua a vomitare, respira male dal nasino) ma le ostetriche del reparto danno una grossa mano e sono molto gentili. Com'è come non è, sabato sera siamo a casa!

Oggi, 19 agosto, LisaB compie 15 giorni precisi, il nasino è sempre un po' rumoroso e sono iniziate le colichette, ma anche con l'allattamento artificiale sta benone e cresce.

 

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