ANALISI
DEL CONTESTO E DEI BISOGNI
I comuni di Campagnano e Mazzano Romano sono situati rispettivamente,a
30 e 40 Km a nord della capitale, al confine con la provincia di
Viterbo, in una zona collinare di origine vulcanica, caratterizzata,
dal punto di vista idrografico, dalla presenza nel territorio del
fiume Treja e del lago di Martignano.
Entrambi i comuni, di origine medioevale, includono zone di alto
valore paesaggistico-ambientale (Valle del Treja, Valle di Baccano,
lago di Martignano, località del Sorbo e di Roncigliano)
e aree protette, che rientrano nella perimetrazione regionale dei
Parchi naturali del Treja per Mazzano, di Veio e dei due laghi (Bracciano
e Martignano) per Campagnano.
Negli ultimi anni entrambi i comuni hanno registrato un considerevole
incremento demografico, determinato in gran parte dal flusso migratorio
dalla vicina metropoli, dall’est europeo e da altri continenti.
Gli abitanti sono dislocati tra centro storico, zone periferiche,
zone residenziali e campagna.
Dal punto di vista socio-economico i due comuni presentano gli aspetti
specifici di un hinterland metropolitano poco industrializzato,
con qualche frangia rurale. Si registra la presenza di numerose
imprese artigianali, a conduzione familiare e/o semi-industriale,
di numerose attività commerciali e l’evidente prevalenza
del terziario.
Il livello socio-economico risulta, in linea di massima, di tipologia
media, con fasce di reddito medio-alto, ma con qualche situazione
di disagio.
Per i collegamenti nel territorio e con la vicina metropoli i due
comuni sono serviti dai mezzi COTRAL (assolutamente insufficienti
per le esigenze della popolazione) e, da alcuni anni, dalla linea
ferroviaria extraurbana Viterbo-Roma raggiungibile tramite servizio
navetta a Cesano; le principali vie di comunicazione sono le Statali
Cassia e Flaminia; buona è la rete stradale a carattere provinciale
e comunale.
Molteplici sono le inadeguatezze del territorio: mancanza di spazi
attrezzati per la socialità, di centri polisportivi, di un
teatro, di sale cinematografiche, di auditori, di servizi sociali
adeguati.
L’aumento della popolazione ha, inoltre, determinato nei nostri
paesi e nelle nostre scuole, una realtà in controtendenza
rispetto al calo demografico nazionale ed alla diminuzione di alunni
delle scuole metropolitane. Per ovviare alla precarietà della
situazione, alcuni spazi e edifici hanno subito modifiche strutturali
e funzionali, che sono ancora insufficienti.
Si è verificato l’inserimento di alunni provenienti
da realtà culturali, etniche ed economiche diverse che, se
per un verso sono portatori di nuova linfa culturale ed etica, per
l’altro sono bisognosi di integrazione socio-ambientale e
di particolare sostegno formativo, informativo e strumentale, anche
per la non conoscenza della lingua italiana.
Anche la tipologia familiare è cambiata. I genitori, spesso
entrambi occupati nel lavoro, hanno meno tempo da dedicare ai figli
e si ha, quindi, un aumento progressivo della delega educativa alla
scuola e ad altre agenzie.
Rilevante è nel territorio il fenomeno della tossicodipendenza
che vede coinvolti anche i ragazzi più giovani.
Da quanto esposto e da osservazioni sistematiche effettuate da
tutti gli operatori della scuola emergono i seguenti bisogni:
I bambini/e e gli adolescenti hanno necessità di essere aiutati
a maturare una formazione integrale:
• Ampliando le conoscenze
• Consolidando le abilità di base
• Acquisendo una coscienza realistica di sé
• Assumendo valori che diano significato alla vita
Gli adulti chiedono :
• La possibilità di sviluppare le proprie capacità
• Di governare il proprio apprendimento
• Di partecipare a processi di riconversione
• Di usufruire di occasioni di istruzione per migliorare la
qualità della vita e della propria attività lavorativa
I genitori chiedono:
• Aiuto efficace per la formazione umana e culturale dei figli
• Serietà e continuità nell’impostazione
didattica
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