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L'ARTE di SCRIVERE
Sito di arte e letteratura di La Torre Maria Cristina
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RACCOLTE DI POESIE
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POESIE PER UNA MADRE
Madre.
Madre mia
i ricordi si affievoliscono
ormai non ricordo più
né il tuo volto, né la tua voce.
Il tuo profumo se ne andato via
come il vento porta via
il polline dei fiori di primavera.
In quella foto tu sorridi
ogni volta che la guardo
tu mi sorridi sempre
sembra che tu sia più felice di me.
L’amore che ci unisce
è unito da un legame, così forte
in un legame infantile
a cui mi legava al tuo ventre,
di un amore primordiale e istintivo
che col tempo muore
di quel legame primordiale
misto d’amore e devozione
che una madre unisce a sua figlia.
A mia madre.
Madre è primavera
madre guarda son desta
non vieni a guardare tua figlia?
Madre dammi un pezzo di pane
che ho fame.
E’ già mattina e un altro giorno
ho da vivere con te.
Domani ti porterò
a guardare un giardino
fatto solo di rose
rose rosse, gialle e rosa,
perfino blu.
Madre dov’è che andiamo dopodomani?
“Fermati un po’ figlia mia
sono tanti i giorni, sono lunghi.
Qui tra le nuvole
sono lunghi i giorni.
Grazie madre, per essere mia madre,
mi manchi tanto,
qui non ho nessuno con cui giocare
la storia della madre e figlia.
Come te nessuno mai.
Come te nessuno mai
ha riempito i miei giorni
di parole, di amore
di un legame profondo
nell’animo, come adesso, sempre.
Sento l’armonia, la quietezza
che l’amore da al mio pensiero
e nell’immaginarmi questo legame
mi fa dire
come te nessuno mai
ha aperto il mio cuore.
Della memoria.
Della memoria di una vita
ferma nel tempo
che con la morte se ne va in giro.
Perché ti accompagni
con la non vita?
Non volevi vederti invecchiare,
perché te ne stai lì
tra le nuvole,
se qui c’è un posto vuoto
che ancora non viene riempito.
Mia madre.
Oggi sono andata a trovare mia madre
è là che riposa
è là già da tempo.
Ma io vorrei averla con me.
Star lì davanti al suo marmo
più non mi basta.
La sua anima è sempre con me
notte e giorno,
ma è del suo corpo
che sento il bisogno.
Oggi speravo mi desse un messaggio,
ma niente, nulla mi è giunto.
Volevo trovare sollievo
ma niente.
A casa ritorno
più triste di prima.
Non sento più le voci
delle anime amiche
e quelle di dentro
mi assalgono e gridano,
tormentano l’anima mia.
Più di prima, sempre…….
Il tempo se ne Va.
Il tempo se ne va
i ricordi non ritornano nella mente
rimangono emozioni
di una vita passata insieme
solo noi due
i ricordi di momenti che ci accomunano.
Madre mia
il vento ti ha portata via
per altri emisferi,
mi manchi tu sola.
Guardo con occhi in bianco e nero,
i colori sbiadiscono
come nelle foto del nostro passato.
Qualcuno che amavi.
Hai mai visto morire un fiore?
Sembra solo un secondo di vita
tolto alla natura.
Hai mai visto morire un animale?
è un giorno di vita tolto alla vita.
Hai mai visto morire dal vero,
sul serio, un uomo, una donna,
o un bambino
……. qualcuno che amavi!?
Sé hai visto, dimmelo
hai visto morire un eternità
della vita, della tua vita!?
Venti dicembre.
Oggi compie gli anni
oggi mia madre ha un anno di più
gli ho regalato un mazzo di fiori gialli
lo voluto di un colore vivo
che rispecchiasse il mio amore per lei,
lo deposto lì
davanti a quella fotografia
dove vestita da sposa
era così bella
è così che vorrei ricordarla.
Il ricordo ritorna
quel venti dicembre
quando compivi mezzo secolo
volevo farti un regalo
non avevi mai ricevuto
un regalo nella tua vita
tu mi dissi “non fa niente”.
Forse sapevi
che quello era il tuo
ultimo venti dicembre
io no, non lo sapevo.
Ti regalo questi fiori
ora che non ci sei
per non dimenticare.
Aprimi il cuore.
Madre aprimi il cuore
fa che io entri nel tuo amore
rendimi uno spazio piccolo piccolo
per accoccolarmi e riposarmi
e nutrirmi del tuo amore.
In un sol giorno.
Un giorno, un sol giorno
ho visto, ho sentito
morir la madre, la madre mia
quel giorno funesto e nero
io vidi, vidi morire
l’anima mia,
quel giorno vidi morire
qualcuno che amavo,
quel giorno, nacque il giorno
più terribile della mia vita
nulla era al suo grado
di paura e sgomento
vedere finita la mia stessa vita.
Perché Iddio ci hai dato gli occhi per piangere
per essere così fragili e mesti.
Quante sono le madri.
Madre senza colpa
Madre senza futuro
Madre senza amore
amore dato troppo
troppo poco avuto.
Madre senza lacrime
tanti sono i pianti
lacrime di fiumi
in piena.
Madre tradita
Madre abbandonata
Madre senza figli da crescere
il tuo ventre è vuoto
di speranza.
Madre dei ricordi
Madre del passato
Madre dimenticata in questo mondo.
Madre mia adorata
vivi sempre nel mio mondo.
Mi ricordo di te.
madre mia adorata
anche se il tempo passa
il tuo ricordo non svanisce
nel mio cuore.
L’amore che ho per te
nasce da una sorgente
sempre in piena
che è il mio cuore.
L’amore sai, me la insegnato
il nostro Dio,
quello stesso Dio che tu pregavi
che io non conoscevo ancora.
I ricordi che ho di te
fanno parte del mio passato
ma nel mio futuro vedo sempre
un piatto vuoto, un abito non indossato,
un letto vuoto,
oggi rimangono solo
nella mia immaginazione.
Ti vivo nei miei occhi
riflessa nella luce di speranza
e il ricordo non scompare
perché io t’amo sempre
per sempre.
Parlami ancora.
Madre mia vorrei parlarti
ed ora non posso,
sono molti gli anni
che mi separano da te.
Gli anni spezzati,
ti hanno portata lontano
in quel mondo che chiamano paradiso.
Mi hai lasciata sola
negli anni più importanti
della mia vita.
Accanto a te volevo crescere
e diventare donna
senza pene e senza malinconie,
volevo crescere con te
diventare come te.
La malinconia che mi ha preso
quando tu te ne andasti
mi ha lasciato un amarezza nel cuore.
Gli anni sono passati troppo in fretta
ed io all’improvviso
mi ritrovo già vecchia
di pensieri, di speranze.
Il tuo vivere eterno,
la tua anima ormai serena
vive nel mio cuore
come se io ti portassi dentro
facendoti vivere un'altra vita
vorrei tanto che fosse così
almeno ora sarei felice anche per te.
La voce di una madre.
Madre quando ti penso
come se ti parlassi veramente,
però non so se parlarti
in italiano o nel tuo dialetto.
Nella tua vita parlavi una lingua
che io conosco bene.
Le tue parole non erano mai troppe
erano parole oneste, parole rassicuranti,
mi tenevano al sicuro
in questo mondo poco pulito.
chissà se tutte le madri
ai loro piccoli bimbi
parlano il loro dialetto.
Ma forse le parole,
la lingua di una madre
è fatta di un linguaggio universale
che tutte le madri conoscono
perché è un linguaggio che viene dal cuore.
Forse dovrei parlarti col cuore,
non importa in che lingua,
ormai tu stai lassù in cielo,
ora intendi tutte le lingue.
Ora ti prego madre mia parlami ancora
come facevi quando ero piccola
perché vorrei ricordarti così
come eri allora.
Come una madre.
Sento un lieve sentimento
che arriva dal mio cuore
un sentimento figliale
che arriva non so da quale mondo.
Non so da quale cielo tu arrivasti
per farti amare con tale tenerezza.
Un amore che sa di petali di rosa
o di confetti bianchi,
di lenzuola bianche
che profumano di lavanda.
Di mandarini profumati,
i giorni che mi ricordo vicino a te
profumavano di sorrisi certi
di tepore mattutino mi cullavi
nelle albe della mia fanciullezza.
Madre mia quanto è grande il tuo cuore
per darmi di te un ricordo così grande.
La mancanza.
Il buon Dio non dovrebbe
far portar via dai suoi angeli
una madre giovane
e lasciarla senza figli,
lasciare i figli senza madre.
Dove questi bambini andranno per consolarsi?
Su quali spalle andranno a piangere?
Il tepore della casa si spegnerà
si spegnerà la serenità
nei piccoli cuori di quei bimbi
ormai orfani d’amore.
Il buon Dio non dovrebbe
portare via neanche una madre vecchia,
i figli ormai maturi, son fatti uomini
e han vergogna di farsi vedere piangere,
son consapevoli, conoscono la vita
e di quel qualcosa oscura che è la morte
che porta via chi si è amato in vita.
Vorrei…….
Vorrei scriverti versi d’amore
per esprimere il mio affetto per te,
ma quando l’amore è troppo grande
è difficile costruire parole,
parole troppo comuni, forse banali
per esprimere quello che vorrei dirti,
forse se tu ascoltassi queste parole
dette con la bocca e col cuore,
forse riuscirei a dirtele
e tu capiresti il bene che ti voglio.
Quante volte
Quante volte hai gridato per darmi alla luce
Quante volte hai sognato prendendomi in braccio.
Quante volte hai visto l’alba
guardandomi nella culla mentre dormivo.
Quante speranze avevi per il mio futuro
e vedermi crescere.
Quante volte mi hai chiamata per nome
e quante sono state le volte che io ti risposi.
Quante volte mi hai amata,
Quante volte sei stata fiera di me
per sentirti orgogliosa di avere una figlia.
Quante volte………..
Penso
Penso, se tu fossi rinata
come un nuovo giorno rinasce all’alba.
Penso, mentre tu varchi ed entri in cucina
nelle albe fredde dell’inverno.
Penso, mentre mi prepari un caffè
che fuma e profuma d’aroma tutta la casa,
io mi risveglio assonnata,
vederti sorridere nella luce mattutina.
Penso, alla sera mentre mi corico,
prima di addormentarmi vorrei dirti
buonanotte e pensare che domani all’alba
ci sarai ancora là in cucina,
mentre sorridi nella luce mattutina,
questa volta però sarò io a prepararti il caffè
e sorridendoti nella luce mattutina,
ti dirò buongiorno mamma.
Mamma
Per pochi anni ti ho chiamato mamma,
da quel giorno che te ne andasti,
questo nome si è spezzato fra i miei denti,
si è spezzato bruscamente.
Frantumato come cocci di vetro,
quei cocci li ho raccolti e conservati
in fondo al mio cuore.
Questo nome non posso usarlo più,
tu non puoi rispondere
puoi solo guardarmi
dal cielo dove sei ora,
puoi entrare nei miei sogni,
solo nei sogni posso chiamarti Mamma
e nei sogni tu sempre mi rispondi.
Solo lì nei sogni è possibile,
nella realtà invece posso amarti per sempre.
Mare verde
Mare di luce
luce azzurra del crepuscolo
crepuscolo rosso arancio
aranci dell’inverno mite
mite come la tua vita
vita discesa nell’abisso
abisso di silenziosi mari lontani
lontano viaggia la tua anima
anima inquieta e perennemente
perennemente in cerca di un isola
isola circondata da un mare verde
verdi sono i tuoi occhi
occhi stanchi e delusi
delusi per una vita tribolata
tribolata come un angelo in pena
pena che riapre una ferita già aperta
aperta e viva
viva come l’acqua che scorre
scorre in un fiume
scorre lungo la tua terra
fino nel cadere nel letto del mare
mare verde come i tuoi occhi.
Una stella azzurra
Madre mia guarda quella stella
lassù in cielo,
quella che brilla d’azzurro
quella stella sei tu,
è la più bella stasera nel cielo,
guarda ancora
un po’ vicino alla tua stella c’è la mia,
la mia è quella bianca, brilla anch’essa
ma la tua di più
perché tu sei più pura e bianca
sei più buona di me.
Quando giunge la sera ti prego
guarda nel cielo
guarda la tua stella
poi guarda la mia e pensami
pensami sempre
e se vedi che la mia stella
si allontana un po’,
tu con un dito avvicinala alla tua,
così staremo vicine.
Così io non mi perderò lungo
il percorso della mia vita
ed ogni volta che avrò bisogno di te
guarderò il cielo e saprò dove trovarti.
Quando scende la neve
Quando scende la neve
i miei occhi si illuminano di luce bianca.
I fiocchi di neve soffici e leggeri
sembrano quasi coriandoli degli angeli.
La neve sembra una meraviglia
un effetto speciale della natura.
Io la vedo di rado
forse è per questo che la vedo bellissima,
forse altrove, in altri paesi son stufi
ne vorrebbero fare a meno.
Ricordo un giorno
quando scendeva la neve lieve e soffice
bianca piena di luce viva,
mi voltai all’improvviso,
vidi un cielo nero
vidi una neve nera
posarsi su mia madre
si prese il suo tepore e la sua anima
e poi se le portata via su in cielo,
……. mentre nell’aria scendeva giù
una neve soffice e lieve
come se niente fosse successo.
Una carezza
Una carezza sul tuo viso chiaro
sentire il tuo candore di donna matura.
I tuoi occhi verdi chiari come il mare di primavera
in un mondo fatto di amore e dolcezza.
L’arpa suona melodie ancestrali
e ci portano in un connubio di vite sospese.
Quando potremmo gioire
per avere la pace e ci rapisca il cuore.
Volare con ali di farfalle
tenerci per mano
tenerci forti affinché
il vento non ci distacchi.
Vorrei darti una carezza su quel viso di madre
madre dolcezza, madre virtuosa,
madre operosa, madre speranza.
Quanti ricordi
Quanti ricordi ho di te madre mia
questi ricordi fanno parte del mio passato,
ricordi lontani, ed ora
non ricordo più i profumi.
Certe volte nei miei giorni sbiaditi
un profumo mi coglie all’improvviso
e mi fa rimembrare………
Le sere passate davanti al fuoco
ad arrostire le castagne profumate,
i mandarini profumati sbucciati
per me dalle tue grandi mani.
Il profumo del tuo bucato mattutino
che rinfrescava le giornate d’inverno.
Il profumo intenso del ragù della domenica.
Il profumo del tuo amore
impalpabile al tatto
ma al cuore sembrava corposo
riempiva i giorni lunghi della mia infanzia.
Quanti ricordi ho di te madre mia.
Mi manchi
Madre mia
mi manchi tanto
tu non sai quanto.
L’inverno si avvicina
il vento gelido sta per arrivare,
le notti fredde e i giorni ventosi
mi raffreddano il cuore
che non ha più lacrime,
sono tanti gli anni
che ho pianto
ora il dolore si è smorzato
nelle mie vene
nei miei muscoli
di donna matura
che si adatta
alla rassegnazione del tempo
che fa scomparire
i ricordi, i profumi
di chi non c’è più.
Ma il cuore che è l’elemento
centrale di un essere
non accetta la rassegnazione.
E quando arrivano
quei momenti, quei giorni particolari
il dolore riaffiora, il ricordo ritorna
emerge da quello scrigno
magico che è il cuore.
Mammina
La mia madre adorata
è da un bel po’
che se ne è andata in cielo.
Vorrei tanto ritornare
indietro nel tempo
e nel riprovarla a chiamare
mammina, come fanno
i piccoli bimbi.
Vorrei chiamarla
per esser certa che lei è viva,
ma il sogno è incerto,
la mia voglia di evocarla
cresce e si contorce tra il dolore
aspro del cuore e il nodo in gola,
pieno di lacrime, lacrime vecchie
e stanche ristagnate
nel profondo del mio cuore.
I tuoi occhi
Vorrei guardarti nel profondo dei tuoi occhi,
vorrei sentire nel profondo del tuo animo
per scoprire cosa c’era in te
quando eri viva e nel scoprire ora cosa ti rimane.
Vorrei accarezzare i tuoi capelli diventati
bianchi troppo in fretta.
Immagino una rosa piantata sul tuo petto,
petto prosperoso di tanti figli.
Lascia che io tocchi i tuoi miei carissimi occhi,
per intravedere quello che c’è in me,
che ancora non conosco,
lascia che io guardi e lascia che rimanga
allacciata al tuo ricordo eterno,
perché io voglio vivere in te,
per sempre, sempre e sempre………….
La vita in cielo
Mia madre
è morta,
è andata in cielo
dove non si piange
e non c’è il male
mia madre
è viva!
Il cuore
l’amore
la vita.
Per sempre
sempre
e sempre.
Mio carissimo amore
Mio carissimo amore
vivi, vivi ancora
nel celeste tabernacolo
di Dio.
Infame è la vita
che ti ha portata via
troppo in fretta.
Mi hai lasciata orfana
dei tuoi dolori,
della tua croce terrena
mi hai liberata.
Perché hai liberato il mio cuore
di queste tragedie!
Forse non sai ancora
che da quando te ne andasti
io ho nell’animo
una madre inchiodata alla croce,
che mi lacera il cuore
quando ti ricordo.
Cosa hai fatto amore mio,
mi hai lasciata
senza dirmi
ciao, ti amo……..
bambina mia.
Il paradiso
Dove sei madre mia!
Com’è il tuo paradiso?
E’ quel mondo
che tu speravi?
O è simile a questo mondo,
questo brutto mondo.
Spero che non sia così,
spero che questi miei pensieri d’attesa
siano solo come le foglie al vento
che s’alzano e volano via.
Com’è il tuo paradiso?
E’ quel mondo che Gesù
ci ha tanto parlato sulla terra?
E dimmi ora come stai?
Non sei forse più felice di me!!
Tu “vivi” nel tuo nuovo mondo,
io non “vivo”
in questo brutto mondo.
La nostalgia
La nostalgia
mi riapre la ferita,
nella mia solitudine interiore,
il mio cuore piange ed esamine
è il suo amore.
In questo mondo
aspro e dolente
diventa tutto evanescente,
tutto fuorché il dolore.
I giorni miei
ritornano cupi
e violati.
Nella solitudine dirompente
ritorna in me
la nostalgia di te
Madre mia.
Io ti credo migliore
degli altri, ed è per questo
che t’amo di più.
La mia stima per gli altri
si è persa tra le quotidianità
dolorose.
Tu sei migliore degli altri
perché ora sei un angelo,
immune dai vizi umani.
Unite nel destino
Io ti vedo come l’iride dell’arcobaleno
che mi circonda e mi colora
ti disegno nel mio destino
ne fai sempre parte,
ogni giorno della nostra vita
tessiamo il nostro destino.
I giorni, gli anni passano
ma il destino ci ha unite
nei giorni felici e nei giorni bui.
Ricordi di Monte Sant’Angelo
Un giorno ero tra le vie
di Monte Sant’Angelo.
Quelle strade strette
tra i negozi degli artigiani
tra i profumi e le tradizioni,
riaffioravano alla mente
i ricordi che mi legavano
a questo paese, ricordi
che provenivano da mia madre.
Che nacque qui….. e vi morì
in questo luogo Sacro,
amato da San Michele Arcangelo,
l’Angelo della giustizia.
La vita non fu giusta per mia madre
dopo vent’anni che si separò
dal suo paese nativo,
col suo paese sempre nel cuore…..,
il destino volle che tornasse
per l’ultima volta e vi lasciò l’anima.
Quanti ricordi hai di questo luogo Madre mia?!
Questo paese pieno di ricordi
mi riempie il cuore di nostalgia.
E forse mi sembra un po’ mio.
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Raccolte di poesie
Poesie per una madre
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Poesie per una madre
di LaTorre Maria Cristina
pag.40 A.L.I. Penna d'autore
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