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L'ARTE di SCRIVERE
Sito di arte e letteratura di La Torre Maria Cristina
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Poesie
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POESIE
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Per amor tuo, per amor mio.
(dedicata a mia sorella Antonella)
Occhi belli
occhi belli di luce
bel viso è il tuo
titubante verso lo specchio della vita.
Pelle acerba
sotto abiti vissuti
della tua gioventù.
Nella primavera ti dischiudi
con cenni di felicità,
volgi il tuo sguardo,
rivolgi il tuo cuore,
sopra ogni pensiero,
per amor tuo non tradirti
per amor mio non dimenticarmi.
Primo amore.
Il primo amore non si scorda mai
mi dissero una bugia
è questo che scoprii
quando ancora non conoscevo
l’amore.
Più che ventenni
si crede solo
all’amor sognato
si pensa che l’amore
l’amato si nutrisse solo
di amore, di passione
di emozioni
di un cuore che batte
……… invece
l’amato nutriva il suo cuore
nutriva il suo amore
con puttane e scorribande…
con non curanza
spezzava il mio cuore
…. a cosa servivano
quegli sguardi passionali
gli inseguimenti per vedermi
solo un attimo
ai tormenti del cuore
e dello stomaco
…. io t’amai
e ti dimenticai…..
in fretta
per non vedere il mio amore
violato, sciupato troppo in fretta.
Le voci di dentro.
Angeli perduti nel mare
in un mare di sabbia
di scorpioni e serpenti.
All’ombra del vento
non c’è risveglio,
il tempo che passa
non ha niente da darci
non ascoltare le grida
di paura
che sopravvivono dentro di noi,
ciò che ci resta è quel che vediamo.
Per amore.
Per amore solo per amore
rivedere i tuoi occhi
che mi parlano d’amore
sentir la tua voce
bassa e sospirosa
mi fa temere
che il tuo amore
sta morendo
mentre tu ti allontani da me
io me ne vado col pensiero
nell’infinito
immaginandomi
che questo amore
non finirà mai.
Per amore
solo per amore.
Amore in luglio.
Cerco il tuo viso tra la folla
il timore di vederti per caso
mi fa battere il cuore
è passato tanto tempo
ma scordarti non potrò mai
non so il perché
sei diventato la tristezza del mio cuore.
Ho sbagliato a non amarti
e me ne sono andata
vedendo la tua tristezza
mi ha turbato
ma tu eri incomprensibile
e io non capivo
allora ti detestavo
e ora mi manchi tanto
il destino non ci vuol più far unire,
forse l’hai trovata quella che cercavi
ed io un giorno ti dimenticherò.
Costruire la felicità.
Sono solo un mattone d’argilla
che brucia nel vasto deserto.
Vorrei costruire la piramide
della mia vita, mattone
su mattone arrivare alla vetta
arrivare al culmine della felicità.
Guardare dall’alto e avvistare
lo sconfinato panorama della vita.
Forse sentirei anche gli echi
degli Aironi che volano sul Nilo,
il mio percorso,
la felicità la porta fluttuando
lungo la sua coda, la Fenice,
che vibra oltre il mio orizzonte azzurro.
Chissà dove sarà la mia felicità?
Kosovo
I.
Ho visto una fila
inerme
di uomini
donne, vecchi,
li ho visti camminare
nella terra di nessuno
minata, ovunque,
nell’orgoglio.
Sembra un Dé ‘jevù
dell’olocausto
di un passato
svogliatamente ricordato.
II.
Mi vergogno
d’esser umano
come chi ha minato quella terra
come chi ha ucciso quella povera gente.
III.
Non scordate voi tutti
ciò che vi dico,
quando voi giovani dell’era moderna,
quando ascolterete i vostri figli
mentre leggeranno sui libri di storia,
non vi troveranno tutta la verità
ma vi troveranno scritto solo
…Kosovo…Milosevich…
IV.
Così è stato nella mia generazione
dove sui libri di storia
abbiamo letto solo
…Ebrei…6.000.000 … Hitler…
e nessuno ha compreso la vera storia.
Solo amore.
Solo amore
solo per ora
finché dura
finché apriremo gli occhi,
sogniamo ancora
finché resistiamo
finché la realtà non ci risvegli
e non ci faccia abortire
quello che abbiamo dentro
quello che abbiamo di più puro,
non ci rubi il nostro amore
senza peccato alcuno.
Guarda nei miei occhi
fa che io guardi nei tuoi
per avere la sicurezza
che io non sia sola,
avere la certezza
e riscoprire la tua presenza amica.
Parlami d’amore
solo per ora
finché dura…
Se bastasse…..
Se bastasse una sola preghiera
per risolvere la fame nel mondo
ora non ci sarebbe nessuno da sfamare.
Se nel mondo non ci fosse uomo
che pensasse alla guerra
oggi non ci sarebbero più martiri.
Se bastasse una sola scintilla
per creare la pace
oggi nel mondo non ci sarebbero vedove
né bambini in lacrime, né croci bianche
distese nel deserto.
Se oggi nel mondo
ci fosse solo amore………
Giochi di parole.
Quando ero adolescente
nei sogni mi vedevo
come un astro nascente
sognavo nel veder
un astro discendente.
Quando ero felice
mi sentivo effervescente
mi sentivo differente
dagli altri, costantemente
differente.
Anch’io effettivamente
non ci stavo bene
in questo mondo decadente
spesso e volentieri
cadevo nel trascendente
non ero proprio io
ma la mia anima evanescente
traduceva i miei sogni
in emozione travolgente.
Ma i sogni non son bisogni
ma visioni appariscenti
senza sostanza ma impertinenti
senza effetto né consistenza
ma necessariamente
naturali per la mia sopravvivenza.
Ci sono stelle nel cielo.
La mia vita è un segno
nel firmamento celeste
è una piccola stella
che brilla pian piano
quasi per il timor di farsi notare
la sua brillantezza
è puro segno di umiltà
o almeno per quel che valgo.
Invece in certe notti calde
nel cielo infuocato di nero cobalto
ci sono stelle nel cielo
che brillano fortemente
sono di uomini illustri
di santi, di poeti, di re,
nella notte più oscura di tutte
nella notte di san Lorenzo
si infuoca il cielo
di fiammate, di torce antiche
accese nelle notti primordiali,
in quello spettacolo meraviglioso
si posson scorgere le opere
i versi, le imprese leggendarie
di grandi uomini
del passato glorioso.
Ricominciare.
(dedicata a mia sorella Antonella)
Per ogni caduta
ti rialzerai
per ogni sconforto
sorriderai
avere la fede
nel cuore
per amare
per donare
per avere pace
solo quella
è un augurio
che ti faccio
e nient’altro.
Rinascita.
Tormento
vuoto
estasi
confessione
pensiero
parole
suono
sottile serenità
amore rigenerante
rinascita
gorgoglio di un
tempo ritrovato
riscoperto
voluttà crescente
perpetua riscoperta
della passione
felicità crescente
ottimismo totale.
Il mondo interiore
Il mio spazio vitale
è quel mondo invisibile
che è in me, dove
immagino e contemplo
un vivere altrove
oltre le cose terrene.
Mi arrendo all’inevitabile
scorrere del tempo
che segue un interminabile
procedere di un infinito
meccanismo del moto
che si perde fra lo spazio
e il tempo infinito.
Alla stazione
Mentre tu vagabondo
te ne vai in giro per la stazione
camminando tra la gente
che parte, che arriva,
col tuo lento passo,
trascini i tuoi stracci,
trapassi tra la gente
come un fantasma,
la tua mano per abitudine
chiede qualcosa
a chi non ti guarda nemmeno,
con occhio indiscreto
ti guardo, ti sorveglio attraverso
il finestrino del treno,
ti vedo barcollare
nella tua andatura malferma.
Il treno se ne va...
la sua figura si allontana
fino a scomparire all’orizzonte.
Il mio vivere
Il mio vivere si nasconde
tra le ombre dei passanti
senza identità e senza storia.
Il mio vivere si nasconde
tra le arcaiche pieghe
delle architetture barocche
di un Italia profana e sacra.
Il mio vivere
vegeta tra questi boschi verdi
che ogni estate
bruciano di dolore.
Il mio vivere dentro
è un coinvolgimento
totale dell’umana
sofferenza collettiva.
Azzurro di sera
La mia luminosità
tende all'azzurro stasera,
forse è quell'umore malinconico
che mi prende quando il sole tramonta.
La sera cala coprendo il cielo
e ogni suo orizzonte,
le nuvole si perdono
nel nero profondo
che tende allo stellato.
Guardo lontano
il lento lumeggiare dei comignoli
di questa sera umida
velata di foschia
che si intravede
tra i lampioni accesi
tra le strade cittadine.
Il mio lume interiore, invece,
illumina di un giallo intenso
come il sole di ogni estate
risplendendo nell'animo.
L’anima inquieta
L’anima mia non si da pace
si lamenta e si tormenta,
non vuol vivere in questo mondo,
si aliena e vive in tormento
vive in un mondo che non è suo.
L’anima mia santa
mi tormenta con la sua verità
e si stupisce che io non gli dia retta.
L’anima mia ansiosa
entra in guerra con me stessa
facendomi vivere un presente cupo
facendomi credere ciò che io so già,
ma non le posso dar retta
almeno per ora
poiché la vita mi tiene legata al tempo,
sono racchiusa in un tempo
senza via d’uscita
sono racchiusa nel mio tempo sbagliato.
Sant’Antonio da Padova
Il cielo è azzurro
ti fai largo tra le nuvole
e discendi dal cielo.
Tu uomo di Dio
tu santo dei miracoli.
Effondi il verbo
del Dio nostro assoluto,
il tuo pensiero
e la tua fede
divampano nel tuo cuore.
Oh, tu uomo della fede
aprivi la bocca
e ti stavano a sentire
aprivi il tuo cuore
ed entravi nell’amore
di Dio e degli uomini.
Santo dei santi
Santo fra gli uomini.
Genio incomparabile
di cultura e sapienza.
Diffondi il tuo sapere
effondi la tua fede
nei nostri cuori,
così noi ti chiameremo
“Antonio, figlio prediletto di Dio”.
Jesus Christ
La tua voce è infinita
il tuo richiamo è forte.
Cammini sempre
e costantemente
tra le strade polverose
nei dintorni di Gerusalemme.
Oh, tu povera Gerusalemme
che muori ogni volta
che sorge il sole.
Sei stata sorda
al richiamo del tuo Dio
nato uomo.
Oh, povera terra
che non hai accolto
quel santo Dio
che ti calpestava ogni giorno
per la sua breve vita,
si scuoteva la polvere di dosso
da te povera ingrata.
E intanto la sua voce
ha raggiunto e si è sparsa
nell’eco dell’universo.
L’altrove amore.
In questa immensa gioia spirituale
e del pensiero che ho vissuto oggi
mi ha portato in un infinito sogno,
percorrere un infinito amore.
Ma questa stessa gioia rende l’anima
mia poca voglia di vivere, sognando,
vorrei non fare niente
vedermi consumare dentro e fuori
e vedere me stessa fino a che punto arrivi.
Così il corpo e l’anima
il cuore e il pensiero
andranno, voleranno
verso l’altissimo eterno amore
quello arcano amore che mi ha dato la vita.
Non so che cos’è quel qualcosa
che mi rende la vita un uggià
facendomi credere
che la vita più bella
sia in quell’altro mondo
del mio immaginare eclissare
che mi porta a quel fortissimo
desiderio d’amore
per il mio prezioso bene
che è Gesù.
Maria
Il manto azzurro
ricopre il suo corpo candido
ed un velo sui suoi capelli castani
fa trasparire la sua giovinezza
già madre di un Dio.
Eterea anima
che sospira il dono
più prezioso ricevuto da Dio.
Un bambino divino
da stringere consapevole
fra le sue tenere braccia,
consapevole del suo destino,
del destino degli uomini.
Guardami
Guardami negli occhi
miei profondi,
cosa vedi amore mio,
non vedi la tua Eva tentatrice!
La tua Beatrice sognata e rimembrata
in inferni e paradisi!
La tua Eloisa amata disperatamente!
Guardami, guardami dentro
profondamente
raggiungendo amichevolmente
il mio cuore
fornace di ardenti amori
e ardori passionali.
Visitami nelle mie fameliche
parti interiori,
dove troverai, o uomo,
degli indivisibili labirinti
che portano all’amore supremo
o al dolore riprovevole.
Sii forte e non scordare la via.
La via d’uscita è là dove è quella luce
pulsante rosso fuoco
dove è quel mio tenerissimo cuore.
*Eva amata da Adamo, Beatrice amata da Dante, Eloisa amata da Abelardo.
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Raccolte di poesie
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