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Barbera: presente in Oltrepò dai primi dell'800 in contemporanea diffusione con l'omonimo vitigno originario del Monferrato. La diffusione è legata alla vicinanza del Piemonte dov'è largamente coltivata. Questa plurisecolare presenza ne fanno un vitigno tipico dell'Oltrepò, permettendo un alto livello produttivo. Il Barbera si presenta di un bel rosso rubino, con riflessi violacei, all'olfatto intenso e fruttato, al gusto è buona la persistenza, leggermente acidulo e di buona struttura, specialmente se invecchiato. L'invecchiamento va dai 2 ai 5 anni, in piccole botti di legno, da cui si ottengono vini ben strutturati. La temperatura di servizio è fra i 16° e i 18°C. Queste qualità vennero esaltate nei versi di Giosuè Carducci che infatti scriveva: " Generosa Barbera - bevendola ci pare - d'esser soli in mare - sfidanti una bufera". Ben si accosta a bolliti e carni leggermente grasse.

Croatina: Varietà a bacca rossa diffusa dai colli piacentini al Monferrato, e presente in Oltrepò, dove si ritiene autoctona. Conosciuta da molti secoli (forse 1200), e diventata quindi patrimonio esclusivo della zona. Da dati storici, nel 1876 risulta ad essere al primo posto per estensione e qualità in tutto il territorio. "Bonarda" derivava dall'aggettivo che ne indicava il prodotto cioè "buono" e che ne divenne presto il nome che ancora oggi lo identifica. Il vino può essere proposto dal dolce all'amabile, dal secco al frizzante, e se la "Croatina" vanta buone caratteristiche di tannicità e di grado alcolico legata alla coltivazione in zone favorevoli, si presta ottimamente anche all'invecchiamento in botti nella versione fermo e secco. Il colore è rosso rubino, con riflessi violacei; all'olfatto risulta netto, fine , intenso, ricorda il profumo di mandorla e di spezie, tannico al palato, di buona persistenza e struttura. Accompagna egregiamente salumi, primi piatti con sughi di carne brasati e stufati.

Oltrepò Pavese Rosso: ottenuto fin dall'antichità dalla miscela in percentuali variabili delle varie uve locali (Barbera, Croatina, uva rara e altre varietà allora presenti nel vigneto). Nato come vino per tutti i giorni, grazie a buone vinificazioni e alla sua longevità acquisì presto le caratteristiche per diventare un gran rosso. La vinificazione permette di ottenere l'Oltrepò pavese rosato, rosso e rosso riserva se passato in botti e messo in commercio non prima di due anni dopo la vendemmia. Il rosso Oltrepò presenta un colore rosso rubino carico, di sapore asciutto equilibrato e di buona persistenza aromatica, il profumo è intenso e fruttato. Ben si abbina a salumi, carne e primi piatti con sughi di carne, formaggi.

Buttafuoco: " buta 'me 'l fogh"ovvero" sprizza come il fuoco" questa frase definisce un vino generoso,di corpo e capace di riscaldare gli animi. Deriva dallo stesso uvaggio del rosso Oltrepò, e con l'aggiunta in origine di Tinturino e Ughetta, uve oramai rare e non più presenti nel disciplinare. A garanzia delle sue origini può essere prodotto solo in sette comuni dell'Oltrepò, rosso rubino con venature violacee, all'olfatto ricorda confetture e spezie, al gusto presenta buona struttura, equilibrato e di buona persistenza. Da accostare a cacciagione e formaggi stagionati. Buttafuoco Storico: Nato con la vendemmia del 1996, il buttafuoco storico è un vino ottenuto seguendo precise regole: i vigneti, prima di tutto devono essere ubicati in una precisa zona storica per il prodotto, solo sette comuni, fra cui rientrano anche le colline di Cigognola ad est del torrente Scuropasso. Regole ferree per la conduzione del vigneto, come tipo di allevamento, la raccolta che deve essere fatta esclusivamente a mano, con cernita dei grappoli migliori e con una produzione non superiore ai 4 chilogrammi per pianta, per ottenere la miglior qualità. Anche in cantina, le regole sono severe: la macerazione deve essere il presupposto migliore per l'invecchiamento in botti di rovere per ottenere un vino ben strutturato e corposo. La durata dell'affinamento varia in base alle diverse caratteristiche di annate, uvaggi e posizione, ed è stabilita da una commissione enologica esterna al club, infine, se il vino supera l'esame di detta commissione potrà fregiarsi del marchio. Le bottiglie con il marchio del veliero possono esser messe in commercio solo due anni dopo la raccolta e non prima del secondo sabato di novembre. Le pregiate bottiglie si distinguono per lo stemma raffigurante un veliero, emblema del "club del buttafuoco storico" . Il veliero, ricorda una storia del 1860, durante la guerra d'indipendenza. I marinai di una nave delle marina austro-ungarica, chiamata appunto "Buttafuoco", vennero inviati a terra per dar manforte alle truppe già impiegate in battaglia, ma spaventati dal pericolo, fuggirono sulle montagne di Stradella, e si ubriacarono con del vino rosso, ribattezzato per l'occasione con il nome della loro nave.

Sangue di Giuda: l'Italia vanta una tradizione di vini rossi dolci e spumeggiante, il Sangue di Giuda mantiene questa tradizione ottenuto con miscela di uve simile all'Oltrepò pavese rosso da cui, insieme al Buttafuoco, sono due piccole realtà legate ad una zona limitata del territorio. Il vino deve avere un residuo zuccherino minimo di 30 gr., rosso rubino brillante, fragranza di frutta fresca e spezie, il gusto risulta morbido ed equilibrato, va presentato in tavola abbinato a crostate di frutta rossa o gustato con le fragole.

Pinot Nero (vinificato in rosso): uva di origine antichissima già presente in epoca romana (De re rustica, I sec d.C.ed ancora in una citazione in un documento del 1394 ritrovato a Borgogna) , ha assunto in Oltrepò una posizione primaria sia per superficie che per qualità, grazie alle condizioni pedoclimatiche favorevoli alle sue fasi vegetative, che ne esaltano i valori, prima affermatosi nella spumantizzazione, ora viene riscoperto come un buon "rosso", grazie a particolari cloni appositamente selezionati. Di colore rosso rubino, se affinato in legno si notano sfumature aranciate, presenta al palato buona struttura e ottima persistenza, vellutato. Il profumo ricorda il ribes nero e la violetta, se invecchiato ricorda le spezie il cuoio e la liquirizia. Per esaltarne al massimo le qualità va abbinato alle carni e specialmente alla cacciagione da piuma, la temperatura di sevizio è di 16- 18°C.

 

Barbera

 

Croatina

 

Pinot Nero

 

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