Mama mi mparau prima cu zziccu e poi cu ddau

HomeCronacaDal PalazzoAttualitàSport CucinaVecchi detti  popolariMesagnesi nel mondoE-MAIL
ultimissima

[] NEWS
[>]  cronaca
[>]  dal palazzo
[>]  attualità
[>]  sport
[] RUBRICHE
[>]  vecchi detti
[>]  nel mondo
[>]  cucina
[>]  posta
[>]  numeri utili
[>]  poesia
[>]  link

[] REDAZIONE
[] CONTATTI
[] CHAT
 
 

CRONACA

 

Criminalità - Quattro chili di tritolo, detonatori e fucili per seminare il terrore 

La Scu preparava nuovi attentati 

La Polizia scopre auto rubata con esplosivo e mitragliatori

 

La mega operazione contro gli affiliati alla Sacra Corona che ha spalancato le porte del carcere a capi e gregari dell'organizzazione non è servita a scoraggiare la criminalità organizzata. Gli agenti del Commissariato di Mesagne hanno scoperto che gli affiliati che gravitano tra Latiano, Mesagne e Carovigno avevano in mente di effettuare un grosso attentato per far capire che la Sacra Corona non è in ginocchio. I poliziotti hanno

sequestrato un arsenale di armi e di esplosivo.

Un'auto civetta della Polizia, impegnata in un normale servizio di controllo in contrada Mascava, al confine tra i territori di Brindisi e San Vito dei Normanni, si è imbattuta in un'auto Opel Corsa di colore grigio, guidata a forte velocità da un uomo che si era appena immesso sulla strada che  collega Mesagne con Serranova e Specchiolla. I poliziotti hanno subito informato la centrale e, coordinati dal dirigente del Commissariato Sabrina Manzone, hanno iniziato un inseguimento lungo la strada statale 16.

L'Opel Corsa, il cui conducente si è subito accorto di essere seguito, non ha rispettato uno stop e, rischiando l'impatto le vetture che in quel momento, è riuscito a far perdere le sue tracce favorito dall'oscurità e infilandosi nelle numerose stradine di campagna che si trovano nella zona. Subito dopo sono arrivati i rinforzi ed è iniziata così una meticolosa ricerca nelle campagne. La Opel Corsa che gli agenti avevano a lungo inseguito era stata abbandonata dietro un casolare in contrada Iannuzzo. Il vetro anteriore sinistro era in parte abbassato e la chiave regolarmente inserita nel nottolino di accensione.

La Opel Corsa è risultata rubata nel marzo scorso a San Vito dei Normanni. I poliziotti, prima di ispezionare l'auto, hanno anche atteso che qualcuno tornasse lì a riprenderla. Ovviamente, è stato inutile. Quando è stato aperto il portabagagli, gli agenti si sono resi

conto di aver scongiurato il rischio di un grosso attentato da parte della criminalità organizzata. In una busta i poliziotti hanno trovato tre chili di tritolo. Poi, due scatole contenenti complessivamente sedici detonatori a miccia, oltre a vari spezzoni di miccia a lenta combustione della lunghezza complessiva di una decina di metri.

Oltre all'esplosivo, gli agenti del Commissariato hanno sequestro un fucile mitragliatore kalashnikov e una mitragliatrice «Zastava-Kragujevac» di provenienza jugoslava. Poi, ancora, un fucile monocanna calibro 16 a canne mozze con il calcio tagliato corto e munizioni per tutte queste armi sufficienti a sostenere una vera e propria guerra, oltre ad un silenziatore.

La dirigente Sabrina Manzone ha coordinato il lavoro degli agenti. «Controlli avviati subito per cercare di risalire ai destinatari dell'ingente carico di armi sequestrato» Non è certo la prima volta che, nelle campagne intorno a Mesagne, la Polizia scopre degli autentici arsenali. Gli affiliati Scu nascondono armi, munizioni ed esplosivi nei pressi di casolari abbandonati per utilizzarli all'occorrenza. Per questa ragione, il dirigente del Commissariato Sabrina Manzone ha fanno intensificare i controlli ai suoi agenti che molto spesso - a bordo di auto civetta - percorrono le strade sterrate che collega Mesagne con San Vito o Brindisi. «Sapevamo - ha dichiarato Sabrina Manzone – che la Sacra Corona avrebbe tentato di spostare le armi in questo periodo. Per questo abbiamo organizzato una serie di servizi che ci hanno permesso di raggiungere questo importante risultato». Non sarà facile, però, risalire alle persone a cui era destinato l'arsenale sequestrato dalla Polizia. «Abbiamo avviato una serie di indagini - prosegue il dirigente del Commissariato – per cercare di trovare elementi utili all'identificazione delle persone che  avrebbe avuto in uso armi ed esplosivo. Sono in corso anche perquisizioni e altri controlli». Di certo, l'ingente arsenale sequestrato conferma che la Sacra Corona è ancora particolarmente attiva nel territorio.

 notizia precedente  sommario   notizia successiva