ARGOMENTI AFFRONTATI
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Un mio momento luminoso: disegno di un'allieva

- LA PAROLA LUCE CI FA PENSARE A ....
- PENSIERI BUI

- POESIA D'AUTORE
- POESIE ARCOBALENO
- POESIE LUMINOSE

- NOSTRI MOMENTI LUMINOSI
- NOSTRI MOMENTI BUI

Esperimento per capire che la somma dei colori fa bianco

- IL COLORE DELLA LUCE
- COME SI MUOVE LA LUCE
- UNA TROTTOLA DI COLORI
- LA SOMMA DEI COLORI FA BIANCO
- COME SI COMPORTANO GLI OGGETTI

Trame colorate

- IL MONDO DEI COLORI
- GIOCHI DI CONTRASTO E DI INTENSITA'
- ILLUSIONI OTTICHE
- QUADRI DI LUCE

Giocando con lo specchio concavo

- GLI SPECCHI
- COME FARE UN CALEIDOSCOPIO
- COME COSTRUIRE UN PERISCOPIO

Prove di funzionamento della camera oscura

- COME COSTRUIRE UNA CAMERA OSCURA

Ombromania

- IL TEATRO DELLE OMBRE
- COME FUNZIONA L'OCCHIO

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RICOSTRUZIONE DELL'INTERO PERCORSO
IN MAPPE TEMATICHE

LUCE, COLORI, IMMAGINI

Classe III A
Unità 4
Insegnanti Marina Belci, Maura Marani, Paola Tarino

Area/aree disciplinari di riferimento
Percorso didattico transdisciplinare; ambiti maggiormente coinvolti: Scienze – Lingua italiana - Geometria – Educazione all’immagine – Educazione tecnologica (ambiente di lavoro ipermediale)

Tematiche principali
- Le mie esperienze con la luce e con il buio: racconto di vissuti
- Raccolta di preconoscenze tramite brainstorming
- Luce e buio in poesia
- La luce che ci circonda – Quale luce? – Luce/Buio - L'ombra
- Che colore ha la luce? – Bianco/Nero/ I colori
- Come viaggia la luce? – Vedere … a testa in giù!
- La luce … "riproduce": vedere in uno specchio
- La ricerca della luce: rapporto esseri viventi/luce
- La luce abbronza… anche la carta
- Vedere con gli occhi… ma vedo bene? – Illusioni ottiche
- Vedere in movimento – L’illusione del cinema
- Riorganizzazione del brainstorming in una mappa concettuale

Contenuti specifici
La luce – La visione – Il colore – L'ombra - Immagini stampate (esperimenti di "foto contatto", fotografie…) – Immagini riprodotte – Immagini in movimento (cenni alla storia del cinema)

Origine dell'esperienza
Idea iniziale (analisi della realtà da cui è nata la proposta, indicazione dei promotori interni/esterni alla scuola, problema/occasione che ha dato origine all'esperienza)
L’idea è nata con l’intento di inaugurare una collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino; il progetto, che si ipotizza pluriennale, rispetta nel suo sviluppo i percorsi storico-critici proposti dal Museo all’interno della sezione dedicata all’Archeologia del Cinema. Seguendo gli itinerari delle sale è infatti ipotizzabile un percorso didattico parallelo che, con il crescere degli alunni e nel rispetto delle loro tappe evolutive, consentirà di approfondire progressivamente anche conoscenze scientifiche e aspetti a carattere tecnico correlati alle scoperte che hanno reso possibile l’avvento del cinema: a partire da semplici giochi di luce e di ombra, dai materiali esposti si potranno cogliere spunti per percorsi sperimentali relativi allo studio della luce, alla fotografia, al saper creare l’illusione di immagini in movimento. Il progetto non ha previsto una rigida scansione in unità didattiche, perché, considerata l’età degli alunni, si è ritenuto più opportuno privilegiare l’aspetto interdisciplinare delle attività.
Il percorso didattico è stato elaborato anche all'interno della Commissione di Circolo responsabile del progetto SeT, che, oltre a promuovere interventi di formazione ed aggiornamento del personale, è responsabile della documentazione delle esperienze didattiche prodotte durante la sperimentazione.

Finalità e obiettivi
Obiettivi generali
Prendere coscienza che la luce
- è essenziale per la vita
- è un fenomeno complesso
- investe molti aspetti dell’esistenza
Obiettivi specifici
Comprendere che la luce
- permette la vita
- consente di vedere
- si propaga secondo regole precise
- è "colorata"
- agisce in modo differente a seconda dei materiali che incontra (trasparenze, riflessi…)
Essere consapevoli del fatto che
- la visione avviene attraverso l’occhio
- le immagini si possono "fissare" sulla carta (stampa)

Itinerario didattico (da … a … attraverso …)
Dalle esperienze vissute dai bambini e dalla raccolta di ipotesi e conoscenze informali alla scoperta e riflessione su alcuni fenomeni ottici, attraverso esperimenti scientifici e produzione di materiali documentari.

Spazi, strumenti, risorse e materiali prevalentemente utilizzati
Spazi
la classe, il terrazzo, i laboratori di: scienze, fotografia, pittura, informatica e falegnameria
il Museo Nazionale del Cinema di Torino
Materiali
vari materiali di facile consumo
carta, carta fotografica per le stampe, carta da lucido colorata, cartoncino, cartone, cartelloni vari
anima di cartone dello scottex
una scatola da scarpe per costruire la camera oscura
colori a tempera, pennarelli, matite colorate
compensato per il laboratorio di falegnameria
sale da cucina
specchi, prisma, trottole, torce …
Risorse
insegnanti di classe
insegnante del laboratorio multimediale
esperto del laboratorio di falegnameria
uso delle compresenza per attività di piccolo gruppo
Strumenti
computer, scanner, macchina fotografica, macchina fotografica digitale
software Amico 4.0 per realizzare il prodotto ipermediale - programma Paint per la grafica
materiali per lo sviluppo e la stampa fotografica
attrezzi del laboratorio di falegnameria
telecamera

Tempi di attuazione
L’intero anno scolastico, con il proseguimento e l’approfondimento di alcune tematiche (ad esempio quelle relative alla fotografia e alla storia del cinema) nei successivi anni scolastici.
I bambini hanno potuto utilizzare il laboratorio multimediale per due ore alla settimana (il lunedì pomeriggio dalle 14,30 alle 16,30), hanno inoltre partecipato ad alcune attività laboratoriali presso il laboratorio di fotografia, l'aula di pittura e quella dedicata alla falegnameria.
Hanno effettuato una visita al Museo Nazionale del Cinema di Torino, per poter conoscere le collezioni e i percorsi didattici relativi alla sezione relativa all'Archeologia del Cinema.

Metodologie e strategie adottate
Da un brainstorming alla formulazione di ipotesi su "cos’è" la luce
Approfondimenti degli argomenti emersi dalle discussioni
Esperimenti (specchi, uso di torce, sovrapposizioni di colori, camera oscura…), ricerche, visite didattiche
Sintesi, relazioni e documentazione attraverso disegni, fotografie, testi ed elaborati di diverso genere
Organizzazione dei contenuti attraverso la costruzione di un’applicazione ipermediale.

Rapporti interni/esterni
Il percorso è stato messo a punto all'interno del gruppo di lavoro che si occupa del Progetto SeT (C.M. 270 - 12/11/00) e rientra nelle unità didattiche annoverate nelle tematica "La scienza del vivere quotidiano".
Ha potuto avvalersi della collaborazione di un'insegnante, organico funzionale, che gestisce il laboratorio multimediale della scuola Padre Gemelli e di un esperto esterno per le attività svolte dai ragazzi nel laboratorio di falegnameria.
All'esterno ha potuto avvalersi della collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, per programmare la visita didattica alle collezioni della sezione "Archeologia del Cinema".

Fonti di finanziamento
Non sono state utilizzate fonti di finanziamento straordinarie.
La classe III A ha potuto usufruire dei materiali messi a disposizione del laboratorio di falegnameria, per i quali è stato richiesto al Consiglio di Circolo uno specifico stanziamento in grado di coprire le spese generali; stessa procedura è stata attivata per ottenere lo sviluppo e la stampa dei rullini fotografici.

Valutazione delle attività
Strumenti e modalità utilizzate per la valutazione
Per valutare le competenze acquisite dai bambini sono state utilizzate alcune prove strutturate messe a punto dai docenti.

Prova n°1
È stato chiesto ai bambini di ricostruire l'indice degli argomenti affrontati nel corso dell'anno all'interno di questa unità didattica, al fine di attivare la loro "memoria a lungo e a medio termine".
L'indice contenente tutti i titoli dei contenuti sviluppati era già stato costruito e aggiornato di volta in volta durante le attività di documentazione dell'esperienza all'interno dell'applicazione ipermediale prodotta.
In questa prova i bambini dovevano semplicemente sforzarsi di ricordare il maggior numero di argomenti, senza considerare la loro cronologia di sviluppo.

Prova n° 2
Per verificare la comprensione dei diversi tipi di piani del linguaggio cinematografico è stata sottoposta ai bambini una scheda contenente alcune immagini di figure umane. Essi dovevano essere in grado di individuare il "piano esatto", scegliendolo tra le seguenti definizioni: particolare - primissimo piano - primo piano - piano medio - piano americano - figura intera (da trascrivere sotto l'illustrazione corrispondente).

Prova n° 3
Per verificare l'acquisizione dei principali concetti scientifici, affrontati nel corso dell'anno sviluppando le problematiche connesse "alla luce, alla visione e ai colori", è stato chiesto ad ogni bambino di completare alcune frasi, cercando le espressioni adatte all'interno di un elenco dato.
Una volta completate, le diverse frasi andavano a formare una mappa, con al centro la parola "LUCE", in grado di sintetizzare l'intero percorso concettuale.

Prova n.3: completamento della mappa

Verifica "in itinere"
Durante la fase di costruzione dell'ipertesto i bambini hanno avuto costantemente modo di dimostrare "cosa e come avevano appreso".
Quest'attività ha infatti offerto loro sia l'opportunità di riorganizzare i materiali prodotti in classe, che di sistematizzare i contenuti in vista della loro comunicazione all'esterno.
Anche la presentazione del prodotto alle famiglie ha rappresentato un'ulteriore opportunità per verificare gli atteggiamenti cognitivi dei bambini e la loro capacità di orientarsi all'interno dei percorsi ipertestuali attivati.

Osservazioni finali
Le esperienze vissute dai bambini presso il laboratorio multimediale della scuola, durante le fasi di utilizzo del programma Amico, hanno permesso loro sia di progettare e documentare il sapere divergente tramite la costruzione di pagine e/o di oggetti individuali, sia di riesplorare il sapere convergente, ideando videate condivise da ogni coppia e piccolo gruppo di lavoro, avvicendati alla tastiera e al mouse.
Queste attività hanno finito quindi con il creare nuove occasioni per socializzare, negoziare, riattraversare le conoscenze acquisite, per trasformarle in una documentazione "vivace, comprensibile ed efficace", sia dal punto contenutistico che formale (cura dell'interfaccia, scelta dei colori degli sfondi e dei testi, selezione dei disegni, delle immagini e delle fotografie che corredano le diverse esperienze vissute).