Giochi di luce e ombra

GIOCHI DI LUCE E OMBRA

Classe II A
Unità 4 bis
Insegnanti Teresina Ferrero, Paola Tarino

Origine dell'idea

Il seguente progetto sperimentale, che verrà attuato a partire dall'anno scolastico 2001 - 2002 dalla Classe II A della Scuola Elementare Padre Gemelli, nasce con l'intento di inaugurare una collaborazione didattica con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, allo scopo di avvicinare le giovani generazioni al linguaggio delle immagini e alla storia del cinema attraverso visite guidate alle collezioni presenti al Museo, approfondimenti tematici, partecipazioni a laboratori tecnico-pratici e a proiezioni filmiche (queste ultime previste all'interno della programmazione del Cinema Massimo di Torino).
Il progetto, che prevede un'articolazione di tipo pluriennale, rispetterà nel suo sviluppo i percorsi storico-critici proposti dal Museo all'interno della sezione dedicata all'Archeologia del Cinema. Seguendo gli itinerari delle sale è infatti ipotizzabile un percorso didattico parallelo che, con il crescere degli alunni e nel rispetto delle loro tappe evolutive, consentirà di approfondire progressivamente anche conoscenze scientifiche e aspetti a carattere tecnico correlati alle scoperte che hanno reso possibile l'avvento del cinema: a partire da semplici giochi di luce e di ombra, dai materiali esposti si potranno cogliere spunti per percorsi sperimentali relativi allo studio della luce, alla fotografia, al saper creare l'illusione di immagini in movimento.

Quest'anno ci si concentrerà pertanto sulla prima sala dedicata agli "spettacoli d'ombre", per far scoprire ai bambini la magia e il mistero che animano da sempre quest'antica arte della rappresentazione, indagando al contempo la tecnica e i meccanismi che rendono possibile il formarsi delle ombre e il loro mutare a seconda della posizione e della natura delle diverse sorgenti di luce (ombre prodotte dal corpo e/o dalle mani, da oggetti, da marionette e da sagome di cartone nero, con fonti luminose diverse: sole, candele, lampade…).

Fasi della sperimentazione

Il percorso comprenderà le seguenti tappe formative proposte dal Museo del Cinema:

Visita tematica della classe al Museo Nazionale del Cinema

Partecipazione degli allievi ad un laboratorio tecnico-pratico presso la sede scolastica ("Attorno all'ombra")

Il teatro d'ombre rappresenta una forma teatrale interessante dal punto di vista didattico in quanto sviluppa molteplici possibilità: l'aspetto pittorico nel disegno delle sagome e dei fondali, l'aspetto manuale nella costruzione dei meccanismi di movimento delle silhouettes, l'aspetto più prettamente creativo e fantasioso nell'invenzione drammaturgica e registica. Un percorso su questo tema può contribuire, sul piano didattico, a un fattivo scambio interdisciplinare fra le materie umanistiche, artistiche e tecniche. La parte storico-critica sarà affiancata da un'attività di laboratorio dove i ragazzi, ideando, disegnando, ritagliando sagome e scenografie, realizzeranno uno spettacolo di teatro d'ombre.

Destinatari: ragazzi dai 6 ai 18 anni

N. incontri:
- visita tematica al Museo Nazionale del Cinema (2 h. ca.)
- n. 3 incontri (da 2.30 h. ciascuno) presso la sede scolastica

N. partecipanti: 1 classe a modulo (max. 25)

Periodo: da concordare

Costo: 500.000 lire a modulo

 

La didattica del linguaggio audiovisivo e cinematografico a scuola

Le ragioni di una scelta

Vi sono molte ragioni perché la didattica del linguaggio audiovisivo e cinematografico entri curricolarmente nella nostra scuola, andando ad impegnare quella che nella Riforma dei Cicli viene definita "quota locale" (a discrezione della progettualità della singola istituzione scolastica).

Proviamo a sintetizzarne gli aspetti, a nostro avviso, fondamentali:

- consente di sviluppare la creatività delle ragazze e dei ragazzi attraverso forme espressive vicine al loro immaginario
- permette di conoscere e iniziare a praticare un linguaggio specifico, quello cinematografico, attraverso attività di fruizione critica e di produzione diretta (uso consapevole)
- favorisce la comunicazione

Si impara a:
- decodificare messaggi e spettacoli audiovisivi, sia per sottrarsi all'ipnotico incanto del medium sia per padroneggiarne i dispositivi. Leggere "con occhio critico" le immagini consente agli studenti di diventare cittadini sempre più maturi, in quanto capaci di cogliere i reali contenuti dei messaggi audiovisivi

- codificare il linguaggio per raccontare una storia, esprimere emozioni, filmare un evento, progettare un prodotto e/o uno spettacolo

- incrementa la documentazione, creando memoria "audiovisiva e multimediale" di percorsi didattici

Il testo ministeriale sul Riordino dei Cicli e sui nuovi curricoli della scuola di base nella sezione dedicata alla Finalità delle Discipline alla voce " Immagine e Arte" scrive:
"L'approccio conoscitivo al mondo delle immagini nelle sue dimensioni comunicative ed artistiche arricchisce il patrimonio culturale relativo ai linguaggi ed al loro uso sociale e sollecita la comprensione delle diverse forme di comunicazione: quella scritta, quella orale, quella gestuale, quella musicale e quella iconica. Bambine e bambini, quando entrano nella scuola hanno già un bagaglio di conoscenze e di esperienze in questo campo; possiedono competenze che la scuola deve riconoscere, valorizzare e ordinare. Una scuola che si apra al mondo deve riuscire a confrontarsi criticamente con la molteplice ricchezza dei linguaggi audiovisivi e multimediali: con i suoni, i colori, le immagini che rappresentano lo sfondo costante della vita di tutti gli allievi.
Le pratiche di insegnamento più avanzate nella scuola dimostrano come sia necessario assicurare ad alunne e alunni esperienze di apprendimento di tipo interdisciplinare, attraverso la proposta di laboratori nei quali la produzione e la fruizione delle immagini sia collocata in precisi contesti ambientali, storici ed artistici. L'immagine, come la lingua verbale, il suono, la musica, i gesti, appartengono all'universo dei linguaggi e concorrono a stimolare l'immaginazione e la creatività, a potenziare le capacità espressive e comunicative, a sviluppare sia un pensiero visivo e cognitivo di tipo simultaneo, sia specifici processi di simbolizzazione.
Il curricolo di "Immagine e arte" ha anche l'obiettivo di alfabetizzare le alunne e gli alunni alla lettura dell'opera d'arte, di avvicinarli ai beni culturali, di potenziare le loro capacità estetiche ed espressive, di rafforzare la loro preparazione culturale e civica, di educarli alla salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale.

"Immagine e arte" è, dunque, una disciplina che concorre a:

- fornire al cittadino, che vive in una realtà dominata dalla comunicazione mass-mediologica, competenze per leggere, interpretare e padroneggiare in modo critico e attivo i linguaggi multimediali;

- sviluppare in alunne e alunni la sensibilità artistica avviandoli, sin dai primi anni di scuola, alla lettura di opere d'arte antiche e moderne; [ndr. comprese quelle che appartengono alla Storia del Cinema]

- sviluppare le capacità di esprimersi e comunicare, sperimentando attivamente i codici e le tecniche proprie del linguaggio visuale;

- valorizzare l'esperienza emozionale acquisita da bambine e dai bambini nella fruizione sempre più avvertita del linguaggio multimediale;

- potenziare l'immaginazione e la creatività attraverso i processi di rielaborazione e di reinterpretazione di elementi visivi, di codici e di linguaggi;

- educare al vedere, abituando l'alunno a fruire di testi diversi (immagini, immagini televisive e filmiche, testi web, testi a stampa), applicando consapevolmente differenti strategie e modalità di lettura;

- favorire processi di integrazione multiculturale, utilizzando le immagini e le opere d'arte come strumento per sviluppare l'educazione interculturale, basata sulla conoscenza e sulla condivisione di diverse culture.

(da "I nuovi curricoli della scuola di base", pp. 97 - 98)

Gli obiettivi specifici di apprendimento

La sperimentazione prevista nell'ambito delle attività didattiche del Museo del Cinema avrà carattere interdisciplinare, pertanto vedrà coinvolti numerosi ambiti disciplinari, che, di volta in volta e a seconda del percorso, interesseranno specifici obiettivi di apprendimento relativi alle competenze degli alunni.
Per comodità progettuale indichiamo per ciascuno dei principali ambiti coinvolti gli obiettivi specifici di apprendimento sui quali verterà la sperimentazione di quest'anno, fermo restando possibili integrazioni e sviluppi nel corso dell'attuazione del progetto.
Si fa riferimento sempre al testo ministeriale relativo a "I nuovi curricoli della scuola di base", le cui voci sono state in parte adattate e adeguate alle esigenze della nostra programmazione iniziale.

AMBITO LINGUISTICO - ESPRESSIVO

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Italiano

ASCOLTO E PARLATO

- Comprendere un racconto o una descrizione, individuando gli elementi essenziali (la successione temporale, le informazioni principali in relazione a persone, oggetti, ambienti …)

- Raccontare ai compagni o all'insegnante brevi esperienze personali, inserendole in una sequenza temporale

- Partecipare in modo ordinato a dialoghi, conversazioni e discussioni collettive

- Ascoltare, mantenendo la concentrazione e l'interesse

- Comprendere semplici istruzioni per eseguire movimenti, per disegnare, per giocare

LETTURA

- Leggere e comprendere brevi testi

- Avviarsi al riconoscimento di alcuni elementi essenziali all'interno di una fiaba, di un racconto e di testi relativi a situazioni note (personaggi, ambienti, azioni e successioni temporali …)

SCRITTURA

- Utilizzare, in relazione all'età, la scrittura per comunicare esperienze, idee ed emozioni, anche attraverso l'uso di immagini (fumetti, battute di dialogo, didascalie, brevi poesie, filastrocche, brevi messaggi …)

Arte e Immagine

SAPER VEDERE E OSSERVARE

- Esplorare immagini, forme e loro contorni (silhouettes in particolare), oggetti presenti nell'ambiente, utilizzando le capacità visive, uditive, gestuali, tattili e cinestetiche

GUARDARE E DESCRIVERE IMMAGINI CON PAROLE E SEGNI GRAFICO-ESPRESSIVI

- Distinguere in un'immagine la figura dallo sfondo

- Intuire il referente di un'ombra prodotta con le mani e/o con il corpo

- Esaminare una sagoma a partire dall'analisi dei suoi contorni

SAPER LEGGERE E COMPRENDERE IMMAGINI

- Descrivere e individuare i significati delle espressioni del viso, dei gesti delle mani e dei movimenti del corpo

- Riconoscere attraverso un approccio operativo le linee, le forme e i colori presenti nell'ambiente e nelle immagini esaminate

- Riconoscere in uno "spettacolo di teatro d'ombre" e/o in un breve filmato le caratterizzazioni dei personaggi e le loro azioni

- Avviarsi a descrivere le sensazioni e le emozioni suscitate da linee, figure, forme, silhouettes, spettacoli d'ombre …

SAPER PRODURRE, PROGETTARE E RIELABORARE

- Utilizzare strumenti e materiali plastici e grafico-espressivi per esprimersi in modo creativo e personale, anche partendo da uno stimolo offerto da immagini, poesie, fiabe, musiche …

- Saper caratterizzare le principali espressioni del viso utilizzando opportunamente le linee di base nel disegnare (occhi, naso, bocca)

- Saper rappresentare brevi sequenze di un racconto attraverso l'espressione corporea, la mimica e/o la creazione di silhouettes in uno spettacolo d'ombre

- Intuire, nella costruzione delle silhouettes, la necessità di ritagliare creando spazi pieni e vuoti affinché il passaggio o meno della luce possa creare dettagli interni alle forme proiettate

AMBITO MATEMATICO - SCIENTIFICO

Matematica

LO SPAZIO E LE FIGURE

- Localizzare oggetti nello spazio, sia rispetto a se stessi, sia rispetto ad altre persone e/o oggetti, usando termini adeguati (sopra - sotto, davanti - dietro, dentro -fuori, destra - sinistra)

- Sapersi orientare eseguendo semplici percorsi data la descrizione verbale o scritta di direzioni e di punti di riferimento

- Riconoscere nel mondo circostante e nel disegno alcune semplici figure geometriche del piano: relativamente al presente progetto si curerà l'osservazione di impronte e di ombre prodotte da diversi oggetti.

Scienze

INDAGINE E RICERCA

- Osservare e descrivere fenomeni, soffermandosi particolarmente sulla produzione e sul disegno di ombre con diverse sorgenti di luce

- Verificare l'esistenza di corpi opachi, trasparenti, traslucidi

- Osservare il moto apparente del Sole nel cielo e il conseguente mutare delle ombre

- Intuire il movimento di rotazione della Terra attraverso esemplificazioni ottenute con materiali strutturati (tellurio) e no (lampade, candele, sfere..)

MISURAZIONE

- Avviare al concetto di unità di misura di tempo partendo dall'osservazione delle ombre in vari momenti della giornata

- Saper leggere orologi di tipo diverso

ARGOMENTAZIONE

- Avviare a saper discutere su fatti, fenomeni, dati e sulla interpretazione di ciò che si è osservato.

Scienze motorie

CONOSCERE E USARE IL PROPRIO CORPO, ABITUANDOSI A COORDINARE I MOVIMENTI IN FUNZIONE ESPRESSIVA E COMUNICATIVA

All'interno di giochi e/o semplici spettacoli teatrali:

- Esplorare diverse percezioni sensoriali

- Saper collegare, anche con soluzioni personali, gesti e movimenti del corpo a stimoli diversi (narrazioni, musiche …)

Approfondimenti didattici

"Dallo stadio dello specchio (identificazione dell’io)
allo stadio dell’ombra (identificazione dell’altro)"
Jacques Lacan

IPOTESI DI LAVORO

Alla scoperta delle impronte per intuire che ogni corpo/oggetto possiede una forma e può lasciare una traccia, i cui contorni, delimitati da una linea, danno vita ad una rappresentazione bidimensionale verosimile

- Realizzazione di impronte di vari oggetti (ad esempio foglie, pezzi di costruzioni, temperino, forbici …) attraverso differenti tecniche; impronte delle mani; scoperta dell'ombra come possibile modo di ottenere un'impronta del corpo umano.

Da conversazioni con i bambini potranno nascere discussioni sul come /dove si possono trovare e/o lasciare impronte: sulla sabbia, sulla farina, sulla lavagna …
Si potranno usare le tempere per realizzare "stampini", colorando parti di oggetti e le proprie mani.
I bambini potranno mettersi in posa su fogli di carta distesi sul pavimento e ottenere l'impronta del proprio corpo, aiutandosi a vicenda per tracciarne il contorno. Si potrà così rilevare che le sagome del corpo umano sono prive dei dettagli necessari al riconoscimento e si inviteranno i bambini a disegnare i particolari del viso e degli abiti dei compagni.

Tale attività potrebbe essere lo spunto per proporre esercizi grafici relativi all'uso di tratti diversi per dare espressione al volto a seconda dello stato d'animo (cfr. percorsi di educazione all'immagine proposti da C. Lastrego - F. Testa nella serie di volumi intitolati "Mi piace disegnare" e nel CD ROM "Disegna con il Drago Tommasone", Mondadori Editori, le cui proposte operative verranno sottoposte ai bambini nel laboratorio multimediale).

Alla scoperta della propria ombra e del perché si forma l'ombra

- Attraverso giochi in cortile condurre i bambini a notare la presenza della propria ombra e di quelle altrui

  • Raccolta di ipotesi sul che cos'è l'ombra e del perché si forma

  • Raccolta di esperienze personali (attività divergente): "Io & la mia ombra"

Esperienze vissute: " Ti sei mai accorto di avere un'ombra? Se sì, quando e in quali occasioni? Quando il tuo corpo produce l'ombra? Racconta …"

Raccolta delle esperienze per fissarle in brevi pensieri, da analizzare in seguito o eventualmente repertoriare (fase di brainstorming), magari prestando attenzione anche agli aspetti emotivi ("Certe ombre, prodotte da qualche oggetto visto in penombra nella tua stanza, ti hanno fatto paura, oppure ti hanno incuriosito e divertito?").

- Giocando in cortile potranno emergere osservazioni circa la posizione dell'ombra rispetto al sole: in cerchio i bambini noteranno che l'ombra varia a seconda del posto da loro occupato, si proporranno disposizioni che permettano a tutti di avere l'ombra davanti a sé, dietro, a sinistra e a destra; si giungerà alla conclusione che guardando nella direzione del sole l'ombra è sempre alle proprie spalle.

- È possibile che alcuni bambini abbiano già notato che la lunghezza della loro ombra cambia a seconda dei momenti della giornata; si proporrà pertanto di provare a misurare l'ombra di un compagno ad ogni ora, ricorrendo a successive e periodiche rilevazioni.

Per effettuare le esperienze descritte si cercherà uno spazio aperto, lontano da costruzioni o alberi; si segnerà un punto sul terreno dove collocare il compagno scelto e si contornerà la sua ombra su grandi fogli di carta da pacco, avendo cura di registrare l'ora. L'esperienza potrà essere ripetuta anche in stagioni diverse.

Giochiamo con le ombre

- In cortile e/o in uno spazio strutturato si effettueranno giochi d'ombre, inizialmente con il proprio corpo e successivamente con supporti di diverso tipo (corpo + oggetti, solo oggetti, solo silhouettes)

Si potranno raccogliere in modo libero osservazioni rispetto:

- alle sorgenti di luce usate (sole, candele, lampade …)

- al variare delle dimensioni e della nitidezza dell'ombra a seconda della posizione dei corpi rispetto alla fonte di luce

Giochi di riconoscimento dei compagni attraverso l'osservazione delle rispettive ombre

Giochi vari con il corpo, cimentandosi in movimenti diversi: delle braccia, delle mani, della testa, delle gambe, per cercare di far apparire sulla parete ombre di animali o di oggetti

In un secondo momento i bambini potranno anche recuperare gli indumenti che indossano quando giocano a travestirsi per camuffarsi ed invitare i compagni a scoprire chi o cosa si nasconde in quel travestimento.

A fine attività si potrà richiedere di riprodurre graficamente l’esperienza vissuta, disegnando "l’ombra che si ricorda volentieri", per verificare se i bambini sono capaci di riprodurre l'ombra reale o se inconsciamente l'arricchiranno con dettagli che non compaiono (ad esempio aggiunta di occhi o altri particolari interni).

Come attività complementare, nell'ambito dell'educazione all'immagine, si potrà proporre di osservare i colori "all'ombra" e "alla luce" in pieno sole; oppure si potranno notare le diverse sfumature del colore del cielo, invitando ogni bambino a scegliere e riprodurre con le tempere un piccolo "ritaglio di cielo".

- Riproduzione del contorno del viso di un compagno messo di profilo, illuminato da una lampadina alogena a stilo collocata ad una certa distanza, disegnandola su un foglio di carta per scoprire se esiste una rassomiglianza tra il modello e il suo profilo contornato

- La visita al Museo consentirà eventualmente ai bambini di specializzarsi in giochi di ombromania: attraverso lo studio e l'imitazione della postura delle mani, riprodotta nelle tavole di Trewley esposte in sala, si potrà inscenare un semplice spettacolo ("ANIMANI NELLA FATTORIA D'OMBRE").

Costruzione di sagome

- Dopo aver constatato che le ombre possono essere prodotte con:

  • il corpo

  • gli oggetti

si potranno intraprendere nuovi giochi con le ombre sostituendo al proprio corpo sagome di cartone (silhouettes).

Successivamente i bambini potranno intuire che è possibile creare dettagli nelle silhouettes, ritagliando al loro interno i particolari desiderati.

  • Utilizzare come silhouettes le impronte realizzate in precedenza, opportunamente ritagliate e dotate di supporto per poterle sostenere e proiettarne l'ombra

  • Adoperare la superficie da cui è stata ritagliata la sagoma dell'impronta per verificare il diverso effetto della proiezione (in tal caso sarà la zona di luce a creare la forma, poiché sarà il foglio ritagliato a produrre ombra)

La costruzione di silhouettes sarà finalizzata alla drammatizzazione di una storia allo scopo di realizzare uno spettacolo d'ombre.

All’analisi del testo scelto (riconoscimento dell’ambiente e individuazione delle azioni dei personaggi) seguirà la sua suddivisione in sequenze, che verranno titolate, sintetizzate in didascalie e abbinate alle rispettive illustrazioni delle diverse fasi testuali.

Il testo verrà infine trasformato in una pièce teatrale, rappresentata dai bambini tramite silhouettes di cartoncino.

Giochi di luce e ombra

 

 

ITINERARIO DIDATTICO

Attività realizzate dai bambini

ALLA SCOPERTA
DELLE IMPRONTE

LE OMBRE

IL LABORATORIO
"Attorno all'ombra"
(Compagnia Controluce)

LE OMBRE SOLARI

DOCUMENTAZIONE MULTIMEDIALE