Non sembra eccessivo vedere in Luca un appassio-nato evangelizzatore. Più di Marco e di Matteo egli si preoccupa di ridire il contenuto della fede e del vangelo in diverse categorie di pensiero.
Sulla scia dell'apostolo Paolo, Luca si dirige al grande pubblico proveniente dai pagani. Dialoga con il mondo greco, si impegna a redigere accuratamente il suo racconto (dieghesis) per Teofilo (nome greco).
Nel terzo vangelo manca la parola euangelion, tanto cara a Mc. In compenso Luca usa 25 volte il verbo euangelizomai (10 occorrenze in Lc e 15 in At).
L'opera evangelizzatrice parte dall'alto. Vi sono coinvolti gli angeli (Lc 1,19; 2,10), vi è coinvolto Giovanni Battista (Lc 3,18) e soprattutto il Signore Gesù. La sua missione è di "evangelizzare i poveri" (secondo le parole di Is 61,1 citate sia in Lc 4,18 che 7,22).
Gesù andava per le città e i villaggi predicando ed evangelizzando il regno di Dio (Lc 4,43; 8,1). I Dodici sono associati alla sua opera evangelizzatrice:
"giravano di villaggio in villaggio evangelizzando e operando guarigio-ni" (9,6).
Perfino nel tempio di Gerusalemme Gesù è colui che evangelizza (Lc 20,1). Caratteristiche sottolineate da Luca sono l'umanità di Gesù, la sua ,misericordia e predilezione per le categorie deboli: poveri, peccatori, donne, bambini... Questi aspetti sono evidenziati da alcune parabole indimenticabili e soltanto sue (il buon samaritano e il figlio ritrovato...). La dimensione storica, a cui Luca si rivela particolarmente attento, incrocia le dimensioni spirituali di lode, gioia e preghiera.
Nell'attività evangelizzatrice Luca vede fortemente coinvolta la chiesa primitiva: Pietro (At 5,42); i discepoli che, dovendo abbandonare Gerusalemme perché perseguitati, trasformano la situazione avversa in occasione favorevole per diffondere altrove la buona novella (At 8,4; 11,20); il diacono Filippo ( 8,12.25); e quindi Paolo e Barnaba, impegnati ad evangelizzare i Giudei della diaspora (At 13,32) e i pagani (At 14,15, ecc.).
Di Luca medico e compagno di Paolo si parla in Col 4,14; Fm 24; 2Tm 4,1 1. La tradizione della chiesa antica gli attribuisce la redazione del terzo vangelo (S. Ireneo, Adv. Haer. III, 1,1). Eusebio informa sulla provenienza di Luca da Antiochia (Hist. Eccl. III, 4,6). Queste testimonianze vanno confrontate con ciò che emerge dall'opera di Luca (Vangelo e Atti).
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