Il terzo vangelo e gli Atti degli Apostoli, benché separati nel Canone, costituivano originariamente un'unica opera in due volumi. Perciò si parla di opera lucana e non semplicemente di "scritti lucani" o "corpus" lucano. Luca stesso richiama esplicitamente tale collegamento (si confronti At 1,1-2 con Lc 1,1-4). Lo studio dei due scritti (benché noi in questa sede ci limiteremo soltanto al Vangelo) lascia emergere un disegno storico e teologico che viene portato a compimento soltanto nel secondo volume.
Di conseguenza i due scritti andrebbero effettivamente tenuti insieme e studiati l'uno con l'altro: almeno per alcune tematiche e accentuazioni il contesto ecclesiale del terzo vangelo va supposto in Atti.
K. R. Wolfe ha presentato un piano d'insieme dell'opera lucana sotto forma di composizione chiastica. Al centro di questa struttura si trova l'ascensione di Gesù al cielo. Con essa infatti si chiude il Vangelo e si aprono gli Atti ("The Chiastic Structure of Luke-Acts and Some Implications for Worship": SWJTh 22 (1980) 60-71.
A. Galilea: Lc 4,14-9,50
B. Viaggio a Gerusalemme attraverso Samaria e Giudea: Lc 9,5 1-19,40
C. Gerusalemme: Lc 19,41-24,49
D. Ascensione: Lc 24,50-5 1 D' Ascensione: At 1,4-11
C' Gerusalemme: At 1,12-8la
B' Giudea e Samaria: At 8,lb-11,18
A' "Fino ai confini del mondo": At 11,19-28,31
Ma come si può notare, questa struttura comincia con Lc 4,14. Pertanto non include il prologo Lc 1,1-4 e la sezione 1,5-4,13.
Segalla, facendo il punto dell'attuale dibattito, segnala tre principali ragioni a favore dell'unità di Luca-Atti: a) la forte somiglianza dell'incipit degli Atti con quello del secondo libro dell'opera Contro Apione di Giuseppe Flavio; b) l'attenersi da parte di Luca al modello storiografico del tempo (vedi il modo di comporre un'opera di storia raccomandato da Luciano di Samosata), e c) "i fatti compiutisi in mezzo a noi" di cui parla il prologo del Vangelo (Lc 1,1) sono anche quei fatti di cui parlano gli Atti (Evangelo e Vangeli, 178).
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