Dopo il Prologo (1,1-4), in cui l'evangelista dichiara la propria intenzione e il suo modo di procedere (scopo e metodo), si distinguono cinque articolazioni principali:
1. Le origini (1,5-2,52)
2. L'inizio della vita pubblica (3,1-4,13)
3. Il ministero in Galilea (4,14-9,50)
4. Il viaggio a Gerusalemme (9,51-19,28)
5. Il ministero e compimento in Gerusa-lemme (19,29-24,53).
Su alcune suddivisioni si dà accordo pressoché unanime tra gli esegeti: ad esempio nel riconoscere in 9,51, l'inizio della sezione del viaggio a Gerusalemme. Su altri punti invece si danno posizioni diverse.
A titolo esemplificativo di dove stanno le principali divergenze confrontiamo due autori recenti: la struttura proposta da R. Meynet basata sull'analisi retorica e la proposta di Segalla.
Struttura proposta da R. Meynet
Sezione A: La venuta del Cristo Gesù preparata da Giovanni Battista (1,5-4,13)
Sezione B: Gesù riunisce i suoi discepoli in Galilea (4,14-9,50)
Sezione C: Gesù conduce i discepoli a Gerusalemme (9,5 1-21,38)
Sezione D: La Pasqua del Signore Gesù (22,1-24,5 3)
Struttura proposta da Segalla
1,5-4,44: proemio narrativo
5,1-9,50: ministero in Galilea
9,5 1-19,48: viaggio a Gerusalemme
20,1-24,5 3: a Gerusalemme
Osservazioni
Nella narrazione lucana colpisce immediatamente il forte orientamento verso Gerusalemme:
- il terzo vangelo si apre a Gerusalemme, nel tempio (1,5-25) e termina a Gerusalemme, nel tempio (24,52-53);
- al viaggio di Gesù verso Gerusalemme è dato un grande sviluppo; Luca inserisce in tale viaggio la maggior parte del materiale nuovo rispetto a Marco (grande inciso);
- infine, partendo da Gerusalemme, si prospetta l'allar-gamento a tutte le nazioni (Lc 24,47). Ugualmente in At 1,8 Gesù ordina agli apostoli di non allontanarsi da Gerusalemme finché non avranno ricevuto forza dallo Spirito santo: dopo di ché gli saranno testimoni "in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra ". L' importanza di Gerusalemme nell'o-pera lucana si impone già sul piano statistico: 90 occorrenze in Lc - At su un totale di 139 in tutto il NT, quasi due terzi! Luca conosce entrambe le forme del nome della città santa, quella ellenistica: Ierosolyma (4 volte nel Vangelo e 22 in Atti) e quella semitica: Jerusalem (27 volte nel Vangelo e 37 in Atti).
C'è un disegno teologico in questo forte orientamento verso Gerusalemme, e da qui agli estremi confini della terra? Conzelmann vi intravede le tre grandi tappe della storia della salvezza: 1. tempo di Israele; 2. tempo di Gesù; 3. tempo della Chiesa.
Conzelmann distingue il cammino/viaggio di Gesù anche in tre tappe "geografiche" (alle quali non corrisponde però una geografia reale, che Luca avrebbe ignorato):
1. la Galilea; 2. il viaggio; 3. Gerusalemme.
A questa geografia dinamica corrisponderebbero tre livelli di sviluppo della coscienza di Gesù:
1. la sua coscienza messianica;
2. la coscienza del suo dover patire (= servo sofferente)
3. la sua coscienza regale.
Rasco osserva che Luca conosce due inizi:
1. quello di Gesù (Lc 3,23 etc:)
2. quello della predicazione apostolica a partire da Gerusalemme (Lc 24,47 e At 1,8).
La Galilea caratterizza la realtà iniziale: lo indicano 4,14.31, da un lato, e, dall'altro, le allusioni di 23,5.49.55 e At 10,37; 13,31.
Gesù predicò a partire dalla Galilea: si coglie un segnale di cambiamento in Lc 4,44 (le edizioni critiche leggono: "sinagoghe di Giudea" e non "di Galilea").
La situazione cambia, appare la Giudea (nel senso di Palestina) senza che con ciò venga meno il riferimento alla Galilea (interessante il confronto di Lc 6,17 con Mc 3,7).
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