L'INTERVENTO
DI CONSERVAZIONE
DEL MATERIALE METALLICO
Sulla base delle
indagini conoscitive effettuate sul manufatto, sul materiale e sulle
patologie presenti, si è predisposto il progetto di conservazione,
riassumibile nelle seguenti fasi:
I. pulitura; 2. interventi puntuali riguardanti le sfogliature, le
festonature, i distacchi e le mancanze; 3. intervento di protezione
della materia.
La fase di pulitura dei materiale è stata realizzata con una
sabbiatura di tipo commerciale e con metodi manuali o meccanici
quali, ad esempio, spazzole metalliche, raschietti, scalpelli,
martelli per picchiettatura e moie abrasive.
Nella seconda fase sono stati eseguiti interventi puntuali, allo
scopo dì garantìre la staticità dei manufatto, la sicurezza
dell'utenza e la conservazìone della materia.
Si è quindi messo a punto un insieme di operazioni, di grado
diverso, sulle dìfferenti patoiogie e strutturate a seconda
dell'entità dei degrado stesso.
L'ultima fase dell'intervento di conservazione, indispensabile alla
sopravvivenza della materia, è consistita in un ciclo protettivo con
l'applicazione di strati successivi di vernìcì, ìn funzione dei
materiale e d,ei l'aggressività dell'ambiente naturale circostante.
Le mancanze di collegamenti tra i profilati, realizzati |
originariamente
da chiodi ribattuti a caldo, sono state integrate da bulloni, con
l'intenzione di diversificare e denunciare gli elementi aggiunti e,
nello stesso tempo, permettere una facile manutenzione.
In generale, nei casi di deformazione di singoli elementi o di parti
della struttura non implicanti problemi strutturali o di sicurezza
per l'utenza, si è scelto di non attuare alcuna modificazione, per
sottolineare l'effetto della naturale risposta della passerella agli
eventi naturali: anche questi "cambiamenti" fanno parte della storia
dei manufatto e ne sono una testimonianza.
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