I Riassunti

Capitolo Ventottesimo
Kalkin



Il nome della creatura che si compone una volta crollata la barriera magica, una creatura dall'aspetto di un mostro a sei gambe che ricorda vagamente quello di un uomo a cavallo è Kalkin, l'apocalittica incarnazione di Vishnu.
Il solo manifestarsi della presenza di Kalkin avviene con un'energia tale che alune parti del palazzo crollano. Avventatamente attaccato da un mercenario, Kalkin scatena la sua furia distruttrice ed intere pareti crollano.
Di fronte allo stupore di Sarlama, Naparba spiega e Yakumo completa con lui intuendo la realtà, che Kalkin è un essere dotato di un'energia formidabile, in grado di seminare distruzione ininterrottamente per anni, essere creato da Vishnu per distruggere l'umanità e che Vishnu non ha affatto il potere di trasformarsi. Nel frattempo Kalkin si scaglia verso Kushastari. Yoko riesce ad allontanarsi con la moglie di Uraja prima che il lampo di energia della cretura incenerisca il re.

Sarlama rivela a Yakumo che la morte di Kushastari non la rattrista quanto non avere potuto raggiungere il suo obbiettivo, attingere alle energie di Vishnu. La donna mostra il suo corpo, deforme e mostruoso ed imprigiona Yakumo e Naparba con un altra illusione.

La sua stirpe, spiega Sarlama, custodisce le larve magiche, ma di esse non viene fatto uso, poichè consumerebbero le energie del loro possessore. Proprio per questo era divenuta una esperta di illusioni.
Ma quando aveva tentato di far risorgere Shiva su richiesta di Kushastari, era stata travolta dal terremoto causato da Yakumo. Solo il ricorso alle sue larve aveva potuto salvarla. Assorbire l'energia di una creatura di tale potenza avrebbe potuto sanare le sue piaghe, per questo aveva tentato di riportare in vita Vishnu.

Sarlama mostra in luogo dell'altra mano una larva di Jing Xi Ya, le Zanne Prosciuga Spirito. Con essa si avventa su Yakumo, il cui viso si disidrata completamente.
Il Wu rapidamente rigenera e, liberatosi dall'illusione di Sarlama, le propone di risucchiare le energie di Kalkin, mentre lui lo combatte. Sarlama replica che non aiuterà affatto il ragazzo, ma che assisterà volentieri allo scontro per intervenire solo quando la creatura venisse sconfitta.
Yakumo è sordo ai consigli di Khan di ritirarsi ed a quelli dell'uomo corpulento, presentatosi con il nome di Chen, che gli suggerisci di chiedere l'aiuto di Parvati.
Dichiara invece di non potere sottrarsi al combattimento, come non può rifiutarsi di affrontare Benares e, pensando al duro addestramento cui si sta sottoponendo Pai, si mette alla ricerca di Kalkin.
Nel frattempo Yoko e la moglie di Uraja decidono di precedere il mostro per aiutare Yakumo ed anche Naparba si offre di aiutare il gruppo. Mentre Yoko ringrazia affettuosamente il monaco (che aveva conosciuto nel suo viaggio con Yakumo alla ricerca del Santuario dei Triclopi cfr. riassunti "Il culto del Sacro Demone", "Kun Lun", "Il risveglio del Sacro Demone", "Hua She" - Vol.4 ep. 10-13. Vol.5. Vol.12 ep. 4-14), Khan sembra riconsiderare la situazione.

Lo scontro tra Yakumo e Kalkin è duro per il giovane Wu: evitato il primo attacco del mostro, scopre che Guan Ya è troppo lento per cogliere di sorpresa il suo avversario.
Scorge Sarlama che lo deride, ma continua a combattere ed evitato un colpo di Kalkin, riesce a scagliare con successo Guan Ya. Un arto del demone si stacca e Yakumo invita Sarlama a sottrarre le energie della creatura.
Perde così di vista il suo avversario che lo centra, troncandogli a sua volta un braccio. Mentre Yakumo si rialza, un nuovo arto si forma a sostituire quello perduto da Kalkin e quello staccato si trasforma in una creatura che si scaglia immediatamente contro il Wu.
Yakumo riesce nuovamente a sfuggire, ma solo dopo che la creatura gli ha strappato anche il secondo braccio. Ad afferrare la creatura in un mortale abbraccio impedendole di assalire nuovamente il Wu è una larva di Shi Yao Chong, nata da un uovo portato da Naparba (cfr. riassunto "Il culto del Sacro Demone" - Vol.4 ep. 10-13. Vol.5 ep. 1-2). Anche Yoko Ayanokoji ha raggiunto la scena della battaglia ed usa i suoi poteri per dirigere masse di acqua contro Kalkin. Khan intanto compie un rituale per restituire a Yakumo le energie spese nello scontro, intimandogli di studiare una strategia prima di riprendere il combattimento.
Yakumo non ne ha il tempo: dopo che un lampo di energia ha costretto Naparba a cercare rifugio tra alcune macerie, Kalkin afferra Yoko. Ma mentre la ragazza è stretta tra gli artigli di Kalkin, che la frappone tra sè e Yakumo, il ragazzo ricorda un combattimento di alcuni mesi prima.
Evocato Guan Ya e con la mente rivolta a Pai, Yakumo ordina alla sua larva di deviare due volte, piombando su Kalkin ed evitando Yoko. Benares era stato altrettanto abile a manovrare Guan Ya sotto le spoglie di Kinkara, nello scontro con uno Hyoma dai poteri di un ragno (cfr. riassunto "La Sorte degli Hyoma" - Vol.7 ep. 12-13. Vol.8 ep. 1-9).
Kalkin è momentaneamente immobilizzato dal colpo subito e Sarlama sopraggiunge con l'inento di assorbirne le energie tramite Jing Xi Ya. Ma la forza di Kalkin è speriore alle aspettative della maga, che trova insormontabili difficoltà nel controllare la sua larva. L'attenzione di tutti è rivolta agli sforzi di Sarlama, che improvvisamente è copita da un proiettile. La moglie di Uraja, fanatica del Vishnuismo, è decisa ad impedire la distruzione di Kalkin, fermandone l'azione con il suo stesso sacrificio: con sè reca la larva Ping Gu, ma non ha il tempo di usarla per congiungersi con Kalkin, che la centra con uno dei suoi lampi.
Yakumo non ha più la forza di opporsi alla creatura risorta. Sarlama, morente, gli offre Ping Gu ricordandogli che solo finchè ella è viva sarà possibile usare la larva per fondersi con Kalkin. Il Wu non esita a prepararsi al sacrificio. D'altra parte Khan è conscio che Yakumo è il solo che potrà proteggere Pai e cerca di sostituirsi a lui. Kalkin nel frattempo individua il terzetto e lancia su di loro altri lampi di energia.
Per sottrarre Sarlama ad un attacco di Kalkin, Khan resta colpito e perde un braccio. Decisa a rinunciare alla sua vendetta e a fermare la mostruosità da lei stessa scatenata, Sarlama, donato a Yakumo un uovo di larva e rivelatogli dove custodisce gli altri, usa Ping Gu su se stessa. Completata la fusione, Kalkin ha l'aspetto di uno scheletro su cui è scolpito il volto di Sarlama.

Salutato Naparba, diretto al suo monastero, Yoko, Khan e Yakumo tornano a Londra. Yakumo è conscio di non poter ancora competere con Benares, ma anche dei progressi fatti: con la sua abilità sottomette facilmente la larva donatagli da Sarlama. Khan, insolitamente assente, si scuote solo nel riconoscere dall'uovo la larva di Jia Zhi Gui, una creatura in grado di reintegrare le parti del corpo perdute. Yoko, che si appresta a tornare in Giappone, chiede a Yakumo di parlarle alcuni istanti.
Khan precede Yakumo all'appuntemento e ricorda a Yoko i sentimenti di Yakumo per Pai. Yoko reagisce con rabbia, spiegando al mago di conoscerli abbastanza bene da aver daciso di farsi da parte. A Yakumo, sopraggiunto con Mei Xing, è ormai chiaro che Khan ha un debole per Yoko e, restituitogli l'arto con il potere della nuova larva, lo incarica di seguirla in Giappone e di recuperare le larve che Sarlama possedeva. Yakumo frattanto si ripromette di raggiungere Connery e Pai.

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