Il Restauro del Mobile Antico

restauro di una Croce processionale dorata

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Relazione

Descrizione

Storia della Croce

Stato di Conservazione

Le fasi del Restauro

 
   


 

 

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 della Compagnia del Ss. Sacramento facente parte degli arredi della Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo di Anzola dell'Emilia

Fasi del Restauro:

Consolidamento

Sarà eseguito tramite iniezioni di colla coniglio opportunamente diluita. Il collante verrà iniettato nei punti in cui il gesso risulta essere distaccato. Le microfessurazioni verranno invece trattate direttamente a pennello: in questo caso il collante si infiltra per capillarità, e con una leggera pressione verrà assicurata una completa adesione. 

 

  Approfondimento

Correzione di precedenti restauri

Verranno rimossi alcuni elementi maldestramente riadattati e riattaccati in occasione di precedenti restauri. Tali elementi, una volta rimossi saranno ripuliti da tutte le parti utilizzate per il fissaggio (residui di colla,  tela adesiva, chiodini ecc.). Si procederà successivamente ad un corretto incollaggio e, dove necessario, saranno intagliate opportunamente le parti di raccordo mancanti. In questo modo si assicurerà una corretta ricostruzione dell’elemento distaccato.

 

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Ricostruzione degli elementi mancanti

Gli elementi d’intaglio mancanti, verranno ricostruite prendendo a campione il corrispondente elemento esistente in altra parte della Croce. Per la ricostruzione, sarà utilizzato legno di cirmolo che verrà intagliato a mano con sgorbie e scalpelli.

Per l’incollaggio degli elementi ricostruiti, si utilizzerà colla garavella e come rinforzo, quando necessario, la tela in quanto i punti di contatto delle superfici sono o estremamente ridotte o con venatura di testa, fattori che rendono impossibile un diverso tipo di incollaggio.

 

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Restauro ligneo parti esistenti

incollaggio delle parti intagliate, in particolare  degli elementi della raggera che risultano distaccati, chiusura delle fessurazioni  mediante inserimento di listarelle di legno.

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Pulitura

L’oro verrà pulito dalla povere, sporco e dalla porporina utilizzando sverniciatore rimosso poi con cotone idrofilo. Nella delicata fase di pulizia si farà molta attenzione a non usare prodotti solventi che potrebbero andare a compromettere anche parti originali, preferendo in questo caso lasciare i segni di una patina antica

 

  Approfondimento

Gessatura

Dopo la preparazione del fondo con spennellatura di colla di coniglio opportunamente diluita, verrà applicato il  gesso (gesso di Bologna e colla di coniglio) col quale verranno trattati tutti gli elementi di intaglio ricostruiti compresa la tela utilizzata precedentemente per il fissaggio degli elementi, che applicata in leggero sottosquadro ora verrà portata debitamente a livello. Inoltre verranno gessate quelle parti in cui si sono verificate perdita materia dovuta al distacco di gesso. Tutte le parti trattate col gesso saranno poi finemente levigate. La fase di gessatura-levigatura, sarà poi ripetuta fino ad ottenere superfici idonee alla doratura.

 

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Applicazione del Bolo

Tutte le parti precedentemente gessate saranno poi ricoperte di Bolo che sarà poi levigato in preparazione del fondo sul quale applicare la foglia d’oro

 

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Applicazione della Foglia d’oro

La doratura a guazzo avrà lo scopo di ricoprire tutte le parti precedentemente predisposte, ovvero tutti gli elementi di intaglio ricostruiti, e le parti in cui l’oro è andato perso per distacco.

 

  Approfondimento

Laccatura dell’impugnatura

L’impugnatura sarà scrostata dalla gessatura messa in occasione del precedente restauro e verrà restaurata la gessatura originale compresa la laccatura.

 

   

Finitura:

Verranno opportunamente brunite le parti che lo necessitano, l’oro nuovo verrà poi leggermente patinato per adattarlo alla tonalità di quello antico. Infine tutta la croce sarà  trattata con cera neutra con lo scopo ravvivarne la doratura.

 

   

 

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Ultimo Aggiornamento: 16/05/08.