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La
Sardegna è una terra di rocce antiche e di culture millenarie che
hanno lasciato i loro segni possenti di civiltà: i nuraghi, le
costruzioni megalitiche risalenti a più di 3.000 anni fa.
Fortezze inespugnabili, ma anche probabilmente luoghi di culto,
che hanno resistito nei millenni a Cartaginesi e Romani, offrendo
un sicuro rifugio al popolo dei superbi pastori guerrieri.
I
nuraghi oggi si offrono in tutto il loro mitico splendore; aprono
i loro segreti fatti di pietre immense perfettamente sagomate,
pozzi sacri, torri difese da feritoie, bastioni e cinte murarie
inattaccabili dagli assalti dell'ariete, prodigi di ingegneria e
di tecniche di costruzione.
E'
possibile visitare, in un tour appassionante, le maestose testimonianze
di una civiltà superba: Su Nuraxi di
Barumini, Genna Maria a
Villanovaforru, Serra Orrios a
Dorgali, Santu Antine a
Torralba,
Palmavera ad Alghero, Arrubiu ad
Orroli, Losa ad Abbasanta. Una
visita guidata che sembra snodarsi attraverso i millenni, uno dei
grandi patrimoni dell'archeologia mondiale a portata di mano.
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Sopra:
"SU NURAXI" di Barumini, forse il monumento più
conosciuto e importante della Sardegna, dichiarato patrimonio
dell'umanità dall'Unesco. |
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Quasi un millennio
è durata la civiltà nuragica(1800-1000 a.C.) che prende nome dal
nuraghe, monumento a torre caratteristico ed emblematico, ancor
oggi, dell'isola. Cominciò con la prima età del Bronzo e finisce
con l'apparire della civiltà del Ferro.
Intorno
al 1800 a.C., all’alba dell’età del bronzo, misteriosamente
fiori’ una nuova civiltà, quella nuragica che, a giudicare
dalle imponenti torri di pietra, i nuraghi, di cui l’isola è
disseminata e con la raffinata fattura dei bronzetti realizzati
con la tecnica della cera persa ,
raggiunse livelli organizzativi e artistici molto complessi .
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A
fianco:bronzetto nuragico raffigurante un eroe o un demone con
quattro occhi e quattro braccia (Museo archeologico di Cagliari).
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Con
la sua grande architettura il nuraghe rappresenta uno dei fenomeni
più straordinari dell'antico mondo mediterraneo. La civiltà che
lo espresse, traendo simboli e umore dalle precedenti culture
dell'età del Rame, attraversò diverse fasi di sviluppo e crebbe
fortemente e originalmente per virtù propria e anche per i
rapporti, diversificati nei modi e nelle stagioni, con popoli e
culture europee e mediterranee (tra queste ultime coi Micenei). |
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In ogni passaggio del lungo
cammino visse libera e indipendente, anzi si può dire che quello
dei nuraghi fu l'unico e vero momento di autodeterminazione
politica, di storia nazionale dei Sardi. La costellazione di oltre
settemila nuraghi(fabbriche di uso militare e di vita civile)
rappresenta il massimo sforzo socio-economico e il più razionale
risultato di assetto territoriale di cui sia stato capace
l'ingegno locale nei lunghi secoli del suo impegno urbanistico.
Nuclei e aggregati abitativi sorsero e si organizzarono coltivando
in comunità i suoli coltivati, presso quasi ogni nuraghe. Nella
semplice torre questo era il presidio dei beni agricoli e
pastorali e anche delle risorse minerarie nelle zone metallifere.
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Nuraghe
"LOSA" ad
Abbasanta
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Secondo
alcuni storici l’arrivo dei navigatori della terra di Canaan
indusse i nuragici a trasformare le monotorri isolate su alture
fortezze castello i cui esempi più significativi
sono il complesso “Su Nuraxi”
di Barumini , il Nuraghe di S.Antine e il villaggio di Genna
Maria a
Villanovaforru .
Intorno
alla torre principale ne vennero edificate altre collegate da mura
ciclopiche ; fuori dalla cinta sorgevano i villaggi di capanne ,
anch’esse in pietra che potevano raggiungere il numero
considerevole di 200.
Interno del nuraghe
"IS PARAS" di Isili, uno dei meglio conservati
dell'isola, dove si può ammirare la copertura "a tolos"
tipica tecnica costruttiva dei nuraghi. |
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La
società nuragica presenta molte somiglianze con quella achea
descritta da Omero: a capo dei piccoli stati c’era un re pastore
che governava affiancato dal consiglio degli anziani . Egli
deteneva il potere politico, religioso, militare sui suoi sudditi
divisi nelle classi sociali dei nobili, dei sacerdoti e della
plebe.
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Nella struttura articolata
in plurime torri (dalla figura di castelli) collegata in sistema,
il nuraghe fungeva da caposaldo difensivo degli interessi
correlati e superiori di cantoni(o distretti)
politico-amministrativi il cui governo si affidava a leader
tribali o a monarchi. Risaltano per complessità strutturale,
grandiosità di forma, intrico di vani coperti a cupola collegati,
talvolta, da spettacolari corridoi, i nuraghi Su Nuraxi-Barùmini,
Santu Antine-Torralba, Losa-Abbasanta, Nolza-Meana. |
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Il
nuraghe di "PALMAVERA"
ad Alghero, con intorno i resti del villaggio. |
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