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La storia della Terra è divisa in 5 Ere Geologiche: PRECAMBRIANO - PALEOZOICO - MESOZOICO - CENOZOICO - NEOZOICO

La ricerca scientifica

Tutti gli strumenti scientifici di cui attualmente dispone l'uomo, non sono ancora in grado di farci conoscere con certezza l'origine, l'evoluzione e la struttura della Terra.

Età della Terra (metodi degli isotopi instabili)

Risposte attendibili sull'età della Terra si sono avute solo dopo la scoperta nel 1896, ad opera del fisico francese Henry Becquerel (Parigi 1852 - Le Croisic 1908), della radioattività dell'uranio.

Ere geologiche

Attualmente, il tempo che va dal momento in cui ha avuto inizio la complessa storia della Terra, fino ai gioni nostri, è stato diviso in 5 Ere; la durata è sensibilmente decrescente man mano che si avvicinano ai gioni nostri.

La datazione adottata in questo trattato è quella elaborata da Van Eysinga nel 1975, ad eccezione del PRECAMBRIANO, dove è stata privilegiata quella delle stratificazioni sedementarie. Ricostruzione del Tirannosauro-Dinosauro Carnivoro del cretaceo, ultimo periodo dell'Era Mesozoica-Clicca
PRECAMBRIANO o Archeozoico
PALEOZOICO o Primario
MESOZOICO o Secondario
CENOZOICO o Terziario
NEOZOICO o Quaternario

Per l'ulteriore definizione dei processi evolutivi, le Ere sono state divise in Periodi a loro volta divisi in Epoche. Quest'ultime, dopo la comparsa dell'uomo, sono divise in Età.

PRECAMBRIANO
(da 4,5 miliardi a 570 milioni d'anni fa)

Il nome

E' l'Era più antica della storia della Terra, e, va dalle sue origini, (4 miliardi e 500 milioni d'anni fa), alla comparsa dei primi vertebrati (570 milioni d'anni fa).

Agli inizi, le fu dato il nome di AZOICA, cioè priva di vita, perchè tale si credeva fosse stata.

Quando invece sotto gli strati di rocce risalenti al periodo La Terra allo stato attuale Cambriano vennero individuate tracce di vita primitiva, venne rinominata PRECAMBRIANO o Archeozoico.

I rarissimi fossili archeozoici, il più antico dei quali è il Corycium enigmaticum, un organismo unicellulare organizzato in colonie, vissuto circa 1,4 miliardi d'anni fa in Finlandia, appartengono a specie vegetali ed animali vissute nei mari: alghe, protozoi, celenterati, molluschi, echinodermi, artropodi.

Già durante il periodo Algonchiano compaiono rocce sedimentarie, testimoni di attività erosiva sulle terre emerse da parte di acque correnti.

Prima della fine dell'Era si ebbe una lunga glaciazione diffusa su molte terre emerse.

Il PRECAMBRIANO è diviso in 3 periodi:

Adeano

Archeano

Proterozoico

ADEANO
(da 4,5 miliardi a 3,8 miliardi d'anni fa)

Origine della Terra

Il periodo di tempo che va da quando si è formato l'ammasso gassoso, da cui ha avuto origine la Terra, alla sua trasformazione in un corpo solido, è chiamato Adeano.

Di quel processo non si hanno ancora certezze, tuttavia, si ritiene abbia avuto inizio 4 miliardi e 500 milioni d'anni fa ed una durata di circa un miliardo d'anni.

La Terra subito dopo la formazione del primo oceano-Periodo Adeano Il primo oceano

Per effetto delle alte temperature del centro della Terra e, dell'attività vulcanica, si sprigionarono alogeni, ammoniaca, biossido di carbonio e vapore acqueo i quali, raffreddandosi, diedero origine alle prime precipitazioni da cui si formò il primo oceano.

I continenti, così come li conosciamo oggi, non esistevano ancora.

Struttura della Terra

Dopo la solidificazione, dello strato superficiale, la Terra ha continuato il processo di raffreddamento tutt'ora in atto, formando un corpo costituito da uno strato esterno solido detto crosta, al di sotto del quale si trova uno strato semifluido detto mantello ed il nucleo centrale molto compatto.

ARCHEANO
(da 3,8 miliardi a 800 milioni d'anni fa)

Al periodo Archeano risalgono le formazioni rocciose attribuite alla primitiva crosta terrestre la cui incerta conoscenza, dovuta alle testimonianze fossili dei corrugamenti di gneiss, graniti e micascisti rende complessa la suddivisione cronologica degli eventi che lo caratterizzarono.

Si riferisce all'arco di tempo che va da 3,8 miliardi a 800 milioni d'anni fa ed è suddiviso in 2 epoche: Ontariano, (più antico), ed Huroniano, (più recente).

Ontariano ed Huroniano

Le formazioni cui si riferisce la datazione dell'Ontariano e dell'Huroniano, giacciono sotto alle stratificazioni del periodo Proterozoico, separate da quelle dell'Adeano, da tracce d'attività instabili ed irregolari riguardanti soprattutto lo scudo canadese del Nord America.

L'Ontariano, ancora poco definito, è stato individuato nella regione canadese dell'Ontario, a confine con quella del Michigan al Nord degli Stati Uniti.

Con Huroniano, dal lago Huron a confine tra il Canada e gli Stati Uniti, si indica l'epoca più recente del periodo Archeano.

Caratterizzata da rocce metamorfiche ed eruttive è rappresentate dai corrugamenti della più rappresentativa Catena Huroniana (canadese) e, da quelli dello scudo baltico, siberiano e delle isole Ebridi, in Gran Bretagna, lungo le coste della Scozia.

Prime molecole organiche

Fu in questo periodo, nel primo oceano che circondava l'unico continente che, La Terra durante il periodo Archeano per effetto delle radiazioni solari e delle scariche elettriche dei fulmini ebbero origine le prime molecole organiche.

Dalla loro conbinazione si formarono gli acidi nucleidi e, successivamente gli amminoacidi i quali, unendosi a loro volta, diedero vita all'acido ribonucleico (Rna), in grado, per la prima volta sulla terra, di riprodursi.

Più tardi, si formò anche l'acido desossiribonucleico, una proteina in grado di riprodursi e di condurre vita autotrofa.

L'ossigeno - Stromatoliti (3 miliardi e 500 milioni d'anni fa)

L’atmosfera, rimase quasi priva d'ossigeno, fino a 3 miliardi e Stromatoliti-Cuscini di alghe formatesi 3 miliardi e 500 mila anni fa-Si formarono nei bassi fondali marini dove la luce solare consentiva loro la fotosintesi Stromatoliti del periodo Proterozoico della Shark Bay in Australia-Particolare 500 milioni d'anni fa, quando alcune specie di Alghe, instaurando tra loro forti legami formando le Stromatoliti, organismi pluricellulari simili a grossi cuscini d'Alghe (testimonianze in Australia, presso la Shark Bay) che colonizzarono le acque salate dei mari e che, per primi, produssero l'ossigeno sulla Terra.

Strato d'ozono

La produzione d'ossigeno da parte di questi organismi vegetali, cambiò la composizione degli strati gassosi che avvolgevano la crosta terrestre, formando lo strato d'ozono sempre più consistente, che ancora protegge la Terra dalle radiazioni solari nocive alla vita.

Primi esseri viventi - Batteri autotrofi

Carl von Linné (1707-1778) - Studioso svedese cui si deve la prima classificazione delle piante e degli animali Subito dopo la comparsa delle prime molecole organiche, comparvero i primi esseri viventi: Batteri autotrofi in grado di metabolizzare i sali di ferro e di calcio.

Questi organismi unicellulari, con strutture sedimentarie di origine organica, racchiudevano strati di batteri filamentosi, successivamente in grado, attraverso la fotosintesi, di produrre energia direttamente dai raggi del sole.

L'ossigeno

Nonostante fosse iniziata la produzione d'ossigeno da parte di esseri viventi per tutto il periodo Archeano, l’Atmosfera ne rimase molto povera.

PROTEROZOICO
(800 milioni a 570 milioni d'anni fa)

Il nome

Fossile di Pongamia protogaea-Museo Civico di Storia Naturale-Verona-Entra per comprare fossili on line Il periodo Proterozoico, è detto anche Algonkiano, da Algonkin, territorio canadese dell’Ontario, abitato dalla tribù degli Algonchiani, (Algonckini)dove per primo sono state studiate rocce risalenti a questo periodo.

Il periodo non è di facile datazione, ma sicuramnte è durato molto a lungo come si può dedurre dagli spessori medi delle sedimentazioni pari a circa 20 chilometri.

In questo periodo la superficie della Terra fu soggetta a grandi sconvolgimenti durante i quali si alternarono la formazione e la scomparsa di catene montuose come il corrugamento Huroniano.

L'attività vulcanica, testimoniata da formazioni laviche di migliaia di metri di spessore, fu sicuramente meno intensa del periodo Archeano ma tuttavia, in alcune regioni molto significativa.

Dai Batteri alle Alghe

A partire dalla fine del periodo Proterozoico, l'esistenza di Batteri di origine vegetale, dei quali non si hanno testimonianze fossili precedenti, è certa.

Da alcuni di essi, derivarono specie più complesse molto simili alle Cianofite, Alghe azzurre (fossili ritrovati a Bitter Springs - Australia) che attualmente vivono nelle sorgenti termali, dove producono depositi ricchi di calcio e zolfo.

Queste Alghe inferiori, di colore azzurro-verde, furono in grado di fissare l'anidride carbonica negli zuccheri e, di evolversi dai pochi millimretri di lunghezza iniziale a forme sempre più complesse e ramificate.

Queste Alghe, come del resto tutti i vegetali classificati tali dal punto di vista botanico, pur essendo in grado di usufruire della nutrizione autotrofa, cioè in grado di costruire le sostanze organiche necessarie alle funzioni vitali, non avevano ancora sviluppato un sistema vascolare di cui invece si doteranno le piante superiori.

La sintesi clorofilliana in definitiva è ciò che differenziò questi esseri viventi dai Batteri e, successivamente, dai Funghi e dai Protozoi.

I fossili

I terreni risalenti a questo periodo contengono resti La Terra durante il periodo Proterozoico fossili vegetali per lo più costituiti da Alghe Cianofite e da animali come Protozoi, Anellidi, Echinodermi, Molluschi e Spugne.

Gli esseri viventi unicellulari che si affermarono in questo periodo, erano molto simili agli odierni Protisti.

Avevano una cellula in cui erano definiti il nucleo ed i cloroplasti per la fotosintesi ed, i mitocondri per la respirazione aerobica, caratteristiche fondamentali della vita vegetale ed animale pluricellulare.

I Protisti ed i primi animali (1 - 1,5 miliardi d'anni fa)

La separazione di esseri viventi animali, da quelli vegetali, è avvenuta con un processo evolutivo iniziato 1 - 1,5 miliardi d'anni fa.

Tale processo, non può che essere stato lento, per cui, in un certo momento dell'evoluzione, dagli esseri viventi, si sono evolute forme di vita con caratteristiche nè completamente vegetali, nè completamente animali.

Di questo processo se ne ha tutt'oggi testimonianza in esseri viventi chiamati Protisti, distinti dagli Animali e dai Vegetali.

Si dovette attendere comunque molto a lungo prima che l'evoluzione desse origine a forme di vita animale, seppur in forme primitive.

Primi invertebrati - Anellidi marini (Phylum Annelida - 630 milioni d'anni fa)

Incapaci, di compiere la fotosintesi per produrre l'energia necessaria alla vita direttamente dai raggi solari, le prime forme di vita animale comparvero solo verso la fine del periodo Proterozoico, circa 570 milioni d’anni fa, dopo la diffusione dei Protisti.

Erano esseri Invertebrati, privi cioè di scheletro, sia esso cartilagineo oppure osseo, in grado di scavare nel fondo sabbioso del mare.

Simili agli attuali Anellidi marini diedero sicuramente origine a specie di Protoartropodi, di cui non si hanno testimonianze fossili e, successivamente, di Trilobitomorfi.

Primi esoscheletri - Artropodi (Phylum Arthropoda-570 milioni d'anni fa)

Circa 570 milioni d'anni fa, gli Artropodi furono i primi esseri viventi a costruire attorno al corpo molle un esoscheletro, costituito da chitina, talvolta reso ancora più resistente da sali calcarei

Una struttura metamerica, cioè un corpo costituito da segmenti allineati uno dietro l'altro lungo l'asse del corpo, caratterizza gli Artropodi, oggi presenti con oltre 4 milioni di specie viventi di cui solo 1 milione e mezzo classificate.

Una membrana sottile con funzione di collegamento, consente l'articolazione dei vari segmenti differenti a seconda delle varie regioni del corpo cui appartengono. I segmenti simili appartenenti alla stessa parte del corpo, invece, sono spesso saldati fra loro.

Ogni segmento è dotato di 2 appendici articolate, (da cui il nome: arthron=articolazione e podos=piede), foggiate a seconda della regione d'appartenenza e, la funzione che debbono assolvere: antenne ed appendici boccali sul capo, appendici locomotorie sul torace.

Molti di essi erano simili a Crostacei con occhi, ben sviluppati, posti sopra la testa, altri, invece, erano privi di capacità motorie o racchiusi in conchiglie.

Altri ancora, come tutti i Calimenidi, avevano la possibilità di arrotolarsi su se stessi.

Agli inizi vivevano esclusivamente nei mari, per cui, la respirazione, avveniva esclusivamnete attraverso le branchie.

Durante lo sviluppo, quando lo scheletro esterno si faceva troppo stretto veniva abbandonato dall'animale che provvedeva alla sua ricostituzione com'è testimoniato dagli innumerevoli resti fossili.

Trilobitomorfi (subphylum Trilobitomorpha)

Fossile di trilobite estinto - Entra per comprare fossili on line Tra i primi Artropodi a munirsi di esoscheletro furono i Trilobitomorfi, ormai completamente estinti, dalle cui testimonianze fossili sono state classificate oltre 4 mila specie appartenenti alla classe dei Trilobiti.

I Trilobitoformi si sono evoluti probabilmente evoluti da Anellidi marini attraverso Protoartropoti sconosciuti.

I Trilobiti (classe Trilobita)

E' la classe dei Trilobiti a rappresentare principalmente i Trilobitomorfi, mentre altre specie non hanno ancora avuto una chiara collocazione.

I Trilobiti si nutrivano di particelle organiche reperibili sul fondo marino Trilobite-Invertebrato parente dei crostacei del periodo CAMBRIANO-570 milioni d'anni fa - Entra per comprare fossili on line su cui si muovevano lasciando, talvolta, tracce fossili nelle rocce del Cambriano e dell'Ordoviciano.

I Trilobiti colonizzarono tutti i mari, bassi e profondi, lasciando testimonianze risalenti a circa 570 milioni d'anni fa, anche in Sardegna.

La caratteristica principale di questi animali (cui devono il nome), è la suddivisione dello scheletro esterno, sia lungo l'asse cefalocaudale, testa, torace e coda, sia lungo quello perlaterale in 3 parti.

La forma primitiva del capo, denuncia la loro origine ancestrale.

La maggior parte dei Trilobiti aveva notevoli dimensioni, ma ve n'erano anche alcuni piccoli e semplici.

Evolvendosi, i Trilobiti si trasformarono in animali privi di vista in grado di scavare nella sabbia o svilupparono occhi enormi e protuberanze ad aculeo alcune delle quali, scaturite dallo scudo cefalico, si proiettavano in avanti.

La loro estinzione avvenne definitivamente alla fine del periodo Permiano per lasciare il posto ad altri Artropodi come Granchi, Gamberi e simili.

I primi Molluschi

Le innumerevoli testimonianze fossili di Molluschi risalenti al successivo periodo Cambriano, autorizzano, anche senza documentazioni scientifiche, a ritenere che già prima della fine del PRECAMBRIANO fecero la prima comparsa i Molluschi, oggi ben rappresentati da specie viventi.