Se Schöneberg è il quartiere storico
della scena omosessuale berlinese, il nome di Kreuzberg si associa
immediatamente con la parte politicamente più attiva e vivace dell'ex
Berlino Ovest. Il mito di Kreuzberg, con la sua particolare composizione
sociale fatta di studenti, persone impegnate in gruppi politici
e sociali, artisti, disoccupati, pensionati e turchi della Piccola
Istambul, resiste ancor oggi, anche se ormai la concorrenza di Mitte,
Prenzlauer Berg e Friedrichshain - quartieri della parte est della
città - si fa sempre più forte.
Kreuzberg, all'inizio del Novecento
importante zona operaia, aveva vissuto nel secondo dopoguerra un
periodo di notevole degrado, con pessime condizioni abitative e
l'esodo di tutti quelli che potevano permetterselo. Negli anni Sessanta
e Settanta disastrosi interventi edilizi da parte dell'amministrazione
berlinese stavano portando alla distruzione anche di quello che
i bombardamenti della seconda guerra mondiale avevano lasciato in
piedi, facendo posto a grandi caseggiati anonimi.
A questo tipo di azione si è opposto
negli anni settanta un forte movimento di occupazione delle case
che ha portato a un profondo ripensamento degli interventi pubblici
di risanamento e di ricostruzione e ha contribuito a far nascere
in questa parte della città molti nuovi centri alternativi, e tra
questi anche diversi luoghi di donne.
Il più importante è sicuramente il
Frauenzentrum Schokoladenfabrik e.V (Mariannestraße 6, 10997, cortile
interno), sorto nei locali di una ex-fabbrica di cioccolata occupata
nel 1981 da un gruppo di donne.L'edificio, inizialmente in stato
di completo abbandono, è stato rapidamente risanato e i 1800 metri
quadrati ospitano oggi varie iniziative, tutte per sole donne.
Nel seminterrato ha trovato sede il
bagno turco "Hamam", dove in un piacevole ambiente orientaleggiante
è possibile rilassarsi, farsi massaggiare e sottoporsi a trattamenti
di cosmesi.
Nel piano rialzato c'è invece lo Schoko-Café,
con una notevole offerta culturale e di intrattenimento: serate
di musica e ballo, mostre, letture di testi letterari, incontri
per iniziative di carattere politico. I locali, volutamente molto
trascurati e tappezzati di avvisi e locandine, sono purtroppo piuttosto
angusti e il rischio di trovarli sovraffollati è quindi abbastanza
frequente.
Al primo piano troviamo la Schoko-Werkstatt,
un laboratorio artigianale nel quale si offrono sia corsi di falegnameria
e di artigianato sia corsi di carattere artistico.
Al secondo e al quarto piano c'è poi
lo Schoko-Sport und Tanz con corsi di ballo, di acrobatca e di wen-do
(http://www.schokofabrik.de/).
Al terzo piano c'è infine un punto
di incontro per ragazze e donne turche, finanziato dal senato di
Berlino. Chi vuole proseguire il giro per questa parte di Kreuzberg,
fino al 1989 completamente chiusa dal muro a nord e a est, potrà
fare un salto nella libreria Dante Connection (Oranienstraße 165a),
con ampia scelta di letteratura di donne e sul lesbismo e la possibilità
di parlare in italiano con la proprietaria.
Frequenti grandi feste per sole donne
vengono organizzate nella discoteca doc della zona, la SO 36, un
unico grande locale dai muri in mattone dipinti di nero, al 190
dell'Oranienstraße. Nei mesi estivi un'ottima alternativa è offerta
dalla non lontana nave ancorata in riva alla Sprea, la MS Sansouci
(Gröbenufer all'angolo con l'Oberbaumbrücke, nei pressi della Schlesisches
Tor), dove una volta al mese vengono organizzati i megaparty MS
TitaniCa. Per le date è indispensabile informarsi in locali di donne
o attraverso la rivista Blattgold.
Simona Bellini
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