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 di Simona Bellini
 In giro per Kreuzberg
 

Se Schöneberg è il quartiere storico della scena omosessuale berlinese, il nome di Kreuzberg si associa immediatamente con la parte politicamente più attiva e vivace dell'ex Berlino Ovest. Il mito di Kreuzberg, con la sua particolare composizione sociale fatta di studenti, persone impegnate in gruppi politici e sociali, artisti, disoccupati, pensionati e turchi della Piccola Istambul, resiste ancor oggi, anche se ormai la concorrenza di Mitte, Prenzlauer Berg e Friedrichshain - quartieri della parte est della città - si fa sempre più forte.

Kreuzberg, all'inizio del Novecento importante zona operaia, aveva vissuto nel secondo dopoguerra un periodo di notevole degrado, con pessime condizioni abitative e l'esodo di tutti quelli che potevano permetterselo. Negli anni Sessanta e Settanta disastrosi interventi edilizi da parte dell'amministrazione berlinese stavano portando alla distruzione anche di quello che i bombardamenti della seconda guerra mondiale avevano lasciato in piedi, facendo posto a grandi caseggiati anonimi.

A questo tipo di azione si è opposto negli anni settanta un forte movimento di occupazione delle case che ha portato a un profondo ripensamento degli interventi pubblici di risanamento e di ricostruzione e ha contribuito a far nascere in questa parte della città molti nuovi centri alternativi, e tra questi anche diversi luoghi di donne.

Il più importante è sicuramente il Frauenzentrum Schokoladenfabrik e.V (Mariannestraße 6, 10997, cortile interno), sorto nei locali di una ex-fabbrica di cioccolata occupata nel 1981 da un gruppo di donne.L'edificio, inizialmente in stato di completo abbandono, è stato rapidamente risanato e i 1800 metri quadrati ospitano oggi varie iniziative, tutte per sole donne.

Nel seminterrato ha trovato sede il bagno turco "Hamam", dove in un piacevole ambiente orientaleggiante è possibile rilassarsi, farsi massaggiare e sottoporsi a trattamenti di cosmesi.

Nel piano rialzato c'è invece lo Schoko-Café, con una notevole offerta culturale e di intrattenimento: serate di musica e ballo, mostre, letture di testi letterari, incontri per iniziative di carattere politico. I locali, volutamente molto trascurati e tappezzati di avvisi e locandine, sono purtroppo piuttosto angusti e il rischio di trovarli sovraffollati è quindi abbastanza frequente.

Al primo piano troviamo la Schoko-Werkstatt, un laboratorio artigianale nel quale si offrono sia corsi di falegnameria e di artigianato sia corsi di carattere artistico.

Al secondo e al quarto piano c'è poi lo Schoko-Sport und Tanz con corsi di ballo, di acrobatca e di wen-do (http://www.schokofabrik.de/).

Al terzo piano c'è infine un punto di incontro per ragazze e donne turche, finanziato dal senato di Berlino. Chi vuole proseguire il giro per questa parte di Kreuzberg, fino al 1989 completamente chiusa dal muro a nord e a est, potrà fare un salto nella libreria Dante Connection (Oranienstraße 165a), con ampia scelta di letteratura di donne e sul lesbismo e la possibilità di parlare in italiano con la proprietaria.

Frequenti grandi feste per sole donne vengono organizzate nella discoteca doc della zona, la SO 36, un unico grande locale dai muri in mattone dipinti di nero, al 190 dell'Oranienstraße. Nei mesi estivi un'ottima alternativa è offerta dalla non lontana nave ancorata in riva alla Sprea, la MS Sansouci (Gröbenufer all'angolo con l'Oberbaumbrücke, nei pressi della Schlesisches Tor), dove una volta al mese vengono organizzati i megaparty MS TitaniCa. Per le date è indispensabile informarsi in locali di donne o attraverso la rivista Blattgold.

Simona Bellini