Letture sulla professione

 

Paolo Bettini, "Piccolo paradosso dei concorsi", 1997
I medesimi voti dei giurati possono far vincere progetti diversi.

Xavier Sust, "Come s'impara l'amore per l'architettura", 1974
Come viene insegnata la storia dell'architettura nei licei spagnoli.

Giuseppe Rensi, "Paradossi d'estetica", 1937
Chi stabilisce cos'è bello e cosa no?

Alessandro d'Onofrio, "Intervista a Eisenman", 1999
Sul decostruttivismo e altro.

Hermann Hesse, "La città", 1910
Nascita e morte d'una città.

Edgar Allan Poe, "Filosofia della composizione", 1846
Come ha scritto la poesia "Il corvo"

Mario Praz, "La danzatrice solitaria", 1978
Un racconto deriva da un altro racconto, che a sua volta deriva…


Mario Praz, "La lezione delle rovine", 1978
Sul gusto romantico e decadente per le rovine.

Pier Carlo Santini, "La mia casa", 1984
Il rapporto esemplare tra un architetto (Carlo Scarpa) e un cliente (Santini)

Michele Serra, "Dopo le tette, che cosa?", 1992
Sull'importanza del sesso nei media.

Georg Simmel, "La rovina", 1911
Il più bel saggio sul gusto romantico e decadente per le rovine.

Xavier Sust, "Sogni di castelli", 1971
Gli architetti preferiscono le forme concluse
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Thomas Fisher, "Possiamo salvarla, questa professione?", 1994
Noi architetti possiamo imparare da medici, ingegneri e avvocati come far funzionare meglio la nostra professione.

Oswald M. Ungers, "Intervento a Charlottesville", 1983
Gli architetti talora mancano d'umorismo.

Arthur Gensler, "Il segreto del successo", 1998
Intervista col titolare d'uno dei più grandi studi di architettura del mondo.

Robert Gutman, "Architettura: gli sviluppi della professione", 1981
Dove andava nel 1981 - e dove sta andando tutt'ora - la professione di architetto