Tratto da: "I miti nordici" di Gianna Chiesa Isnardi, edizioni Longanesi&C., 1991; 1997

E' la sposa di Odino, figlia (o amata?) di Fjörgynn, madre di Baldr. E' definita da Snorri dea suprema e di lei è detto che prende parte alle decisioni del marito e ne condivide il trono. Risiede in Fensalir «dimora paludosa» o «sala delle profondità marine». Possiede uno scrigno e preziosi calzari dei quali ha cura l'ancella Fulla. Al suo ango è forse dovuta la conoscenza del destino: è detto tuttavia che ella non profeteggia. All'essere sposa del dio della guerra è dovuto invece verosimilmente il fatto che ella possiede un travestimento da falco. [...]

Frigg è probabilmente una dea dell'amore di origine germanico-continentale. Sul suo nome, che significa «amata», «sposa», è rifatto quello del venerdì (antico nordico frjádagrm., su modelli continentali; danese, svedese, norvegese fredag). Di lei è detto anche che soccorre le partorienti. [...]

La sua figura, che nella tradizione popolare venne poi sostituita da quella di Maria, resta tuttavia legata a nomi quali l'islandese Friggjargras (lett. «erba di Frigg»), con cui si designa la pianta Orchis Maculata («concordia» o «erba d'Adamo»); lo svedese Frigge rock, nome della cintura di Orione, e l'islandese Friggjarstjarna, lett. «stella di Frigg», il pianeta Venere.