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Storia della
società
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Nel
66-67
con Ballacci allenatore il Catania si piazzò al terzo posto,
sfiorando la promozione. L'anno dopo, nel 67-68
Ballacci fu esonerato e gli subentrò
Valsecchi (già secondo di Di Bella in A). Nel 68-69
arriva Rubino come allenatore che nel 69-70
insieme al nuovo presidente Angelo Massimino conquista la
terza promozione in A. Il Catania, seguito da circa 20.000
tifosi affronta la Reggina a Reggio
Calabria e vince per 3 - 1
rimontando la rete della mezzala reggina Giovanni Pirola (da non
confondere con l'ex terzino rossazzurro anni 50') grazie ai gol di Volpato, Bonfanti e Zimolo. I rossazzurri sono matematicamente
promossi in A. I giocatori protagonisti di quella stagione
erano: Rado, Strucchi, Limena, Cherubini, Buzzacchera,
Reggiani, Trombini, Vaiani, Cavazzoni, Pereni, Bonfanti,
Visintini, Montanari, Volpato, Zimolo, Ventura, Gavazzi e
Pasqualotto. Purtroppo nel 70-71
la formazione etnea retrocedeva di nuovo in B. Nel 71-72
la conduzione tecnica viene affidata all'accoppiata
Calvanese-Valsecchi ma dopo il precampionato l'argentino va
via e torna come allenatore Di Bella che rimane anche nel 72-73.
Sono due stagioni opache. Nella stagione 73-74
viene nominato il dott. Coco presidente. Il Catania quell'anno
cambia più volte conduzione tecnica (Mazzetti, Prenna,
Valsecchi) ma nonostante tutto retrocede in serie C. Nel 74-75
ritorna come presidente Angelo Massimino, il quale, sceglie
come allenatore il "vulcanico" Gennaro Rambone.
Il tecnico campano fa in tempo a svolgere solo il
precampionato della squadra etnea poi litiga con Massimino e
va via. A quel punto il "cavaliere" chiama Egizio
Rubino. Ingaggia subito un centravanti molto forte per la
categoria: Claudio Ciceri e conferma Giampaolo Spagnolo. I due
attaccanti segnano 36 gol, e riportano il Catania in B. Nella
stagione 75-76
la società mantenne quasi inalterato l'organico dello scorso
campionato ed ottenne una sofferta salvezza classificandosi
appena al 17° posto. Nel 76-77
si allestì una formazione che, almeno sulla carta, doveva
raggiungere obiettivi prestigiosi. In squadra c'era gente del
calibro di Mutti, Barlassina, Bertini... ma le cose non
andarono secondo i programmi e il Catania retrocede di nuovo
in C per rimanerci tre anni. Nel 77-78
le novità sono: l'allenatore Matteucci (sostituito poi da
Mazzetti), il mediano Righi dal Teramo e l'attaccante Frigerio
dal Como, ma che aveva giocato ad Alessandria. Il Catania
quell'anno, dopo un campionato mozzafiato, finisce a pari
punti con la Nocerina il campionato di C e deve disputare uno
spareggio a Catanzaro per la promozione in B. Purtroppo, i
rossazzurri uscirono sconfitti da quella partita e per i
tifosi ci fu un altro boccone amaro da digerire. L'anno
successivo,
nel 78-79
La Lega di serie C decide di ristrutturare i campionati che si
suddividono in C1 e C2. Il Catania rinnova un po' il parco giocatori: arrivano Rappa,
Labellarte, Raimondi, e c'è anche il ritorno del
"vecchio" Ciceri su tutti ma in B vanno Pisa e
Matera. Quel Catania allenato dal bravo Adelmo Capelli (l'anno
dopo allenò il Taranto in B) si piazzo 3°. Nel 79-80
Angelo Massimino ha un ritorno di
fiamma e riallaccia il rapporto con Gennaro Rambone. I due
vanno d'accordo solo pochi mesi e dopo l'incontro in casa col
Montevarchi (vinto 2 - 1 dal Catania) Rambone si dimette.
Arriva il "saggio" Lino De Petrillo che all'esordio
vince a Siracusa per 1 - 0 (gol di Marco Piga). Inizia una
nuova era, il Catania conquista la Serie
B con due giornate
d'anticipo.
Riconquistata la B dopo tre anni di sofferenze, nel 1980-81
la
squadra ha un inizio di stagione non troppo esaltante.
Addirittura, alla fine dell'incontro casalingo con la
Sampdoria di Riccomini, perso malamente per 2 a 1 grazie anche
alle belle parate di Garella. I tifosi, scontenti per la
sconfitta, bruciano le
bandiere e i vecchi gradoni. Mi ricordo che si uscì dallo
stadio tutti con gli occhi tappati a causa di un fitto lancio
di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine. Ne fa le spese il tecnico De Petrillo. Massimino
rafforza la squadra al mercato di ottobre: arrivano Salvatori
e Mosti dalla Pistoiese e De Falco dal Como e richiama come
allenatore Guido Mazzetti. Quel Catania ottenne una tranquilla
salvezza piazzandosi al 13° posto. |
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