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ARTURO Ferrara
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Buon San Valentino Amore
-Zizi (un fiaba)

Eclissi di Luna
- La barba - Il pozzo
Eclissi di Luna (new)

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Buon San Valentino, amore.

(I miei burattini si ribellano)

dedicato a tutti gli innamorati

I corpi che si frugano, le lingue che si cercano (senza trovarsi) ma non c'è piacere. C'è solo orrore e retorica, quelle ipocrite abitudini che, come parole, ci fanno continuare. In fondo è normale, siamo un uomo ed una donna, forse ci piacciamo, anche se siamo manovrati e dei pezzi di legno, in fondo. Non c'è nessun mistero, una squallida inquietudine nell'atto che sembra automatico attraverso il quale infinite esistenze, passate, presenti e future sembrano rispecchiarsi. Un atto quasi ignobile e furtivo, senza dignità e responsabilità, in cui, entrambi abbiamo fretta di finire, forse per pensare più che dire (non siamo così ipocriti da pronunciare :"- E' stato bello -"Forse lo sarà nella nostra mente quando ognuno cancellerà l'immagine pseudo reale dell ' altro e dimenticherà quei corpi sgraziati e goffi che si confondevano nell'unione, mitizzerà,( come succede nel vero amore) ogni cosa e penserà che in fondo nessuno dei due ha la responsabilità dell'altro e che una o più mani, non necessariamente dello stesso essere, ci manovrano. Tutti i gesti compiuti saranno pensati per reciproco affetto che è solo un desiderio di fuga oltre i fili assurdi che, nella nostra unione, si sono intrecciati ed hanno legato, ancora di più, i nostri movimenti, oltre il presunto padrone che odiamo-amiamo. Pensiamo forse ad un nuovo spazio, oltre il teatro, dove non saranno solo i corpi a tentare un unione ma i pensieri, le anime. Tuttavia siamo di legno. Queste follie forse ci permetteranno di continuare fino al prossimo tradimento (è persino esagerato chiamarlo così), in fondo quale colpa abbiamo delle ignobili trame che ci fanno recitare ?) quando semplicemente un ' illusione più potente avrà preso il posto di un ' altra.

E forse con maggiore impudicizia e volgarità, per compensare la mancanza di sentimenti (ogni volta più tragica ed assurda) consumeremo i nostri giorni in scena non più con innocenti giochi ed esperimenti ma con atti ormai divenuti convenzioni, doveri ed impegni anziché scelte d'amore. (copioni stanchi e troppo visitati)

E' vero siamo sempre più miseri, tristi e solitari, con maschere che vorrebbero farci recuperare il tempo perduto e, ancor di più, quando siamo immobili e lontani uno dall' altra, nonostante il nostro amore che, in fondo, è quasi vero, essendo stato scritto prima di noi, per noi, come l'ultimo atto di una tragica commedia o il primo di una comica tragedia che è la nostra e la vostra casa di spettatori.

Ma Arturo, che ha scritto le nostre parti con la disabile mente del cuore solitario fingendo di non comprendere il nostro desiderio di unione e di morte e di amore ed unione vuole, oggi, proprio oggi, con amara ironia, fare pronunciare ad uno qualsiasi di noi o ad entrambi questa frase:

"Buon San Valentino, amore"

Passi per il "San Valentino" ma, letterariamente parlando e umanamente vivendo, questa ultima parola "amore", in questo contesto e date le premesse fatte fin ora è talmente squallida e volgare da riscattare la nostra intera legnosa esistenza .

Abbiamo deciso, NON LA PRONUNCEREMO. Questo "NO" è la nostra sola libertà possibile, al di là della scena, dove la nostra forza è la disperazione dell ' assenza-presenza che la recita-vita produce ed induce. Ma non è forse più rigido di noi, negli atti e nel pensiero, Arturo (è uno dei burattinai ?) che, pur sapendo, finge di non comprenderci e di non essere, in fondo, come noi, come voi….

Scritto il giorno di San Valentino 2001 da Arturo F.

Z I Z I'(una Fiaba)

Dedicata a Eleonora

Trema il cespuglio;l'ha sfiorato in volo un uccellino.Allo stesso modo trema la mia anima,turbata da amore, desiderio e pena,quando pensa a te.

da "Polydora" (canzoni da ballo russe)dal libretto di "Liebeslieder,Walzer op.52 J.BRAHMS

Sommario:

Prefazione 1:Notte Oscura 2:Chi è Zizì 3:Vorrei.... 4:Non so….n so....

PREFAZIONE

Ogni storia ha un inizio, una nascita, come l'uomo, inevitabilmente,nel suo sviluppo, corre verso la fine. Come l'uomo. E quando finiscono le parole, si spengono le voci del pensiero, rimane il silenzio e, a volte,il ricordo, il rimpianto, per cercare, rivivere, qualcosa che non è più eppure è ancora presente,desiderato dalla nostra anima. Non così per Zizi. La sua storia non può avere un inizio, io non lo conosco, tu neanche e nessuno di noi lo può immaginare.

Nè avrà mai fine la sua storia, semplicemente perchè non è una storia,cioè non ha bisogno di un tempo, di un luogo per avvenire, non ha forse bisogno neppure del mondo, della realtà.

1 NOTTE OSCURA

Sei mai sprofondata nella notte oscura, perdendo ogni riferimento con la realtà, dubitando di avere un corpo, pensando di non esistere così come ti vedono gli altri, come ti riflette lo specchio o come ti immagini? Pensando di non essere, forse desiderandolo per aver paura poi di questo desiderio, di svanire nel nulla, di essere vento, cielo aria, luce, oscurità, di avere una forma infinita ed estesa o di non essere nulla, neanche un punto,un atomo ?

Ti sei mai trovata circondata dalle tenebre, di dentro e di fuori,pensando che tutto ciò che hai vissuto, creduto di vivere o sapere è un' illusione, un soffio di vento in una stanza chiusa, un sussurro inesprimibile ed incomprensibile dell' eternità, inutile a te ed a chiunque estraneo ?

Hai mai provato un lungo, gelido brivido di solitudine, pensando che nessuno, nessuno, avrebbe mai potuto comprenderti, aiutarti,anche per un istante,dare un senso a tutti i giorni vissuti,e all'imprevedibile futuro ?

Hai visto mai scomparire prima il sole, poi la luna ed ad una ad una tutte le stelle e hai temuto che non comparissero più,che per sempre, per sempre, saresti stata condannata a vagare in una vuota oscurità, senza un corpo, un 'anima, un'entità corporea o spirituale che ti permettesse di darti identità, riconoscerti un'esistenza,una funzione?

Hai mai perso la strada, la direzione di una qualsiasi, fantastica, o reale meta, ti sei mai smarrita nel buio, senza più saper tornare indietro, non trovando più strada davanti a te, percependo abissi sconfinati ai tuoi fianchi?

Tutto ciò e molte altre tristi cose è la notte oscura, che spero non ti abbia mai sfiorata,la notte della coscienza in cui,a volte,scivolo e da cui Zizi, mi allontana,lasciando nel cuore profondi segni di una saggia tristezza,insegnandomi a godere delle piccole cose della vita, un raggio di sole, un suono, un profumo, un volto, un ricordo, una sensazione, un pensiero....

Di tutto, tutto ciò che si smarrisce senza speranza, nella notte oscura,la buia notte della coscienza.

Allora , vorrei abbracciare Zizi, che mi riporta alla vera vita, ma è così piccolo, irrequieto,inafferrabile, è già lontano.. Zi ..zi..zi..zi..z.... Dall'alto mi vede distendere, chiudere gli occhi, addormentarmi. Ma è proprio un sogno, sto sognando ? Ecco gli sono vicino vedo il mio corpo nel letto,sono lontano, libero,mi piacerebbe prenderlo per mano,se avessi mani,di certo non posso toccargli le ali così piccole e sottili.Potrei fargli male e... Se si facesse male lui precipiterei anch'io, prima nel mio corpo addormentato e poi, ancora nella tenebra. La nera, oscura, tenebra.E poi controllo così male il mio volo, a volte sono troppo impetuoso e lo sorpasso velocemente, a volte troppo lento e non riesco a raggiungerlo. Che mi prenda in giro?

E' capace di sorridere ? Non so. Zi..zi.. zi..zi.. non dice altro ma io penso che sotto quell'aspetto pennuto, diciamolo pure così comico,la sappia lunga.

2 CHI E' ZIZI ?

Bella domanda. Peccato che non sappia rispondere. Forse per la mia ignoranza in materia.Nel mio cuore è un Angelo, meraviglioso,pieno di luce e grazia ma, a guardarlo bene, è più piccolo del più piccolo uccellino che io conosca e più grande dell'insetto più grande che io abbia mai visto.

Di certo ha delle piume e delle ali che muove velocemente e, come immagino tu abbia già capito emette un solo verso zi..zi..

Ciononostante ti devo dire che si esprime molto chiaramente.

La eco dei suoi zi.zi..mi risuona nell'anima e tornano in mente frasi lette, pensate, immaginate, voci lontane, forse solo sognate, che rispondano proprio alle domande che, nello stesso istante, mi ero posto. A volte il suono sembra quello di una fontana che comunica un semplice messaggio ripetuto in eterno o un fiume che scorre lasciando su una roccia o su una piccola cascata un trillo di gioia. Altre volte sembra il suono di una nuvola che si sposta nel cielo e ne incontra un' altra, un' altra ancora, ancora.... una catena che abbraccia tutta la terra. E' il suono di molti bambini nati insieme o la voce di un'assemblea di anziani che raccontano le proprie vite. E' forse anche il suono della pioggia che comincia a cadere lentamente e poi diventa più grande, scorre nei vetri della finestra dove forse cercavi, guardando, una nuova vita. O quello del mare arrivato alla spiaggia e poi ritornato in se stesso, con nuove forze.

Non è un tipo molto tranquillo Zizi, e a volte fa la voce grossa.

Allora sembra il boato di un terremoto o il tuono in un grande temporale . In verità non si arrabbia mai,urla forte quando io sembro assordato dal fragore della vita quotidiana a cui le mie passioni prestano una esagerata attenzione. A volte arriva a picchiettare con il suo minuscolo becco su di un orecchio. Che si voglia scavare una casa, oltre che attirare la mia attenzione ?

Ma è un maschietto o una femminuccia ? Se non si sa il sesso degli angeli figuriamoci quello di Zizi. Qualche volta, legge nel mio viso la muta domanda ed allora, cosa veramente incredibile e strana, mi sembra che il suo piccolo becco lasci scorgere una grande risata Zi..zi.. zi..zi...

Mi rendo conto di averti detto molto poco di Zizi, proprio a te che potresti riconoscerlo, determinarne la specie.Riguardo alle piume non posso neanche dirti il colore certo. Le cambia così spesso ! Ne ho viste gialle, verdi, rosse, blu, viola, persino color oro....

Vedendo sconcerto nei miei occhi, un giorno, con un semplice zi..zi.. mi ha fatto capire (non so dirti con quale potere o come) che ero io a vedere tutte queste diversità e che lui, in verità non si era mai sognato di avere un colore, anzi per sue innate caratteristiche è invisibile. Certo che con uno zi..zi..ne diceva di cose!

Compresi allora che ciò che vedevo era il colore delle mie emozioni, ma quando ne volli sapere di più, da buon curioso , era già lontano, o forse era già ora di alzarsi, insomma Zizi .. non c'era.

Mi aveva forse dimostrato la sua vera invisibile forma e colore. Ebbi paura di non rivederlo e mai più mi sognerei di pensare una domanda del genere.( Per correre un tale rischio ). Come tutti i buoni amici, l'importante è che ci siano, più che di sapere come siano.

3 VORREI.....

Vorrei chiedere a Zizi tante cose. Temo ormai di averlo mitizzato, trasformato in un mago, un saccente, un profeta, un testimone della grandezza della Natura,del Cosmo, una delle elette voci del Creatore.

Non è detto che lui non sia ciò ed anche qualcosa di più, ma, quando gli manifesto questi miei pensieri, mi guarda tristemente poi,con il consueto linguaggio, fa comprendere di sapere tutte le domande che ho in mente e che forse ha ogni vivente che si renda conto dei Misteri della vita, della dura lotta dell' l'esistenza . Poi, dopo avermi ben osservato, volge lo sguardo intorno a sè e osserva le cime delle montagne, annusa il vento, picchietta con il beccuccio per terra e ancora guarda gli alberi fioriti e l' erba ,il cielo, poi svolazza inmaniera strana, sembra una danza .... E la sua presunta, istantanea tristezza svanisce come un breve temporale in primavera e per contagio, anch' io avrei voglia di saltellare, girare in circolo insieme a lui.

Ma come si fa ad abbracciare Zizi è cosi piccolo, inquieto, sfuggente è cosi, così', come dire....immateriale.

Bisogna accontentarsi.Quando è di buon umore si posa sulla mia spalla e si trasforma in una statuetta di cristallo, immobile, lucente.

Quando fa così ( poche volte in verità ) mi fa persino paura. Io non voglio uno zizì, di diamante, oro o platino,non desidero una preziosa miniatura o una stupenda statuetta, amo zizi, vivo, libero,inquieto, persino ribelle ....

4 NON SO.....

Non so proprio dirtelo, forse non voglio....Ma ho qualche sospetto. E chi lo ferma più Zizi ? Ora si slancia velocemente verso il cielo,ora finge di precipitare dall'alto,sfiorando la terra, fino a spaventarmi ora cinguetta senza star mai zitto per ore ed ore senza farmi comprendere nulla dei suoi sogni, desideri.... Ora tace per giorni, guardandomi in maniera strana.

Pare si siano trasferite in lui le mie emozioni, ( O viceversa ?)

Perchè da un po' di tempo,( troppo ormai ) mi comporto, con le dovute differenze dettate dalle nostre dissimili forme, come lui.

Non so. Ma cosa ci sta succedendo ?

Spesso mi chiedi se altri vedano Zizi e ancora ,di tutti quelli che mi circondano quanti sanno volare e, senza dirlo a nessuno sgusciare fuori dal proprio corpo addormentato ed immergersi nello spazio e nel tempo con miglior grazia, determinazione di quanto faccia io.

Io che non riesco mai a volare dove voglio, quando voglio e come voglio, io che considero già un dono eccezionale uscire qualche volta da me, dai miei angusti confini fisici e materiali.

Non so dove vada Zizi quando s'allontana da me ed io nulla posso fare per raggiungerlo. Certo non vuole umiliarmi e ricordarmi la mia umana natura ma (lo leggo nel suo beccuccio ardito) sembra rimproverare il mio entusiastico (e un po' incosciente) spirito di avventura, sembra ricordarmi che da certe avventure si può anche tornare malconci o ....smarrirsi nei labirinti della mente.


 

Eclissi di Luna


Era un essere invisibile ma, nello stesso tempo, per i miei sensi, denso, forte e vischioso.
Non potevo, non sapevo affrontarlo, ma intuivo che non avrei potuto resistere a lungo.Era venuto dalla una notte primordiale, dove non c'è luce in tutto l'universo e la mancanza di luce annullava lo spazio .La materia e le forme erano soltanto sensazioni. Il vuoto e il nulla su tutto…. Atomi in continua trasformazione e annullamento.I pensieri una grande fuga…senza velocità….un immobile percorso nel vuoto percepito come distanza incolmabile, un precipitare in un abisso infinito per raggiungere un vortice di vuoto e incoscienza, un buco nero della materia e del pensiero.
Nel dormiveglia sentii qualcuno che cercava di aprire la porta di casa. Era Lui (o Lei) l'assassino,(l'assassina?) il definitivo essere l'ultimo che avrei visto, era venuto per me, solo per me.Resistevo.Dietro la porta tenendo infilata una specie di chiave. Non sarebbe durata. Era molto forte e anche la porta era debole, se non fosse riuscito ad aprirla l'avrebbe sfondata.Ma poi non c'era neppure la porta…solo la tenebra, il vuoto.... la porta era forse il mio io che resisteva.
"Io non esisto, io sto sognando…..il nulla cosa può fare al nulla….Non ho identità, nella tenebre non ho neanche una forma…..sotto le coperte non c'è nulla, qul corpo che dorme agitato non è il mio" Questo ragionamento che avrei potuto fare benissimo da sveglio (ma dormivo veramente?) abbassò un po' il mio livello di terrore .Per poco , ora lottavo con una forma strana, tutta nera, fortissima….avevo un bel pensare ma mi faceva male…Si ha un bel dire che la materia non ha importanza, ma quando fa male è l'unica cosa che hai, che tenti di proteggere. All'improvviso m'invase una strana sensazione crescente di potenza e forza.E, mentre cresceva immensamente, mi sentivo come posseduto da qualcosa simile al vento che, nello stesso tempo svuotava ogni mio pensiero e volontà .Sparivano i dubbi ed i pensieri mentre il mio io svaniva.Il corpo diveniva un semplice strumento, una funzione, un contenitore, l'arma di una forza superiore. L'essere che lottava con me…..diventava fragile…aveva paura....un terribile desiderio di distruzione m'invadeva era una forza cieca e brutale, senza limiti,confini…. umanità.... Ora l'essere oscuro era tra le mie mani….ero invisibile e incorporeo come lui….Stringevo..stringevo….. Provavo terrore e orrore di me stesso, della mia potenza bestiale che non avrebbe mai avuto freno o pietà….ma anche compiacimento per il superamento di ogni mio limite di umanità, e il corpo, da strumento ,sembrava divenire cosciente e consapevole di questa potenza, accettando senza ritegno la trasformazione, anzi con piacere ….

La segreteria telefonica della stanza cominciò a parlare da sola:
"Nessun messaggio, nessun messaggio….ripetuto all'infinito……" E' come se un altro mondo, un'altra dimensione che avevo interrogato mi rispondesse.
In uno stato di trance mi alzai…. (ma stavo dormendo veramente ?) Provai, a tentoni, di fermare quella voce anonima "Nessun messaggio…."Toccai un tasto , in fondo a destra del telefono....ci riuscii e mi accorsi della terribile oscurità della stanza, assurda, pensai di essere divenuto cieco….ma non corsi ad alzare le persiane…affinai lo sguardo…vedevo qualcosa…poco, ma …. qualcosa….
Il "risveglio" pian piano si realizzava, apri la porta che in precedenza,nel sogno avevano tentato di forzare….Avevo dimentivato la chiave della serratura all'esterno e la tolsi….Tutto stava tornando normale, quasi....all'accensione improvvisa della luce(un attimo di terrore mi aveva spinto verso l'interruttore, come per cogliere una improvvisa rivelazione illuminandola)una lampadina scoppiò con fragore.La segreteria taceva, la giornata era nuvolosa,che succede, che è stato? Un altro giorno....Nulla, quasi.... Mi vidi raccogliere i cocci sul pavimento e nella coscienza da un io quasi distaccato dal corpo: Eclissi di Luna.

 

Arturo Ferrara per arte e letteratura maggio 2004 diritti riservati

 

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