Santa Maria | Carcente | Gallio | Lucena | Mastena | Rezzonico | Roncate | San Martino | Treccione | Alpini


in località Lucena

festa

8 dicembre

Da Noledo, dopo una piacevole passeggiata tra i boschi, lungo il sentiero “della Cara’ “,si raggiungono l’Oratorio e le abitazioni di Lucena, frazione a mezza costa che si affaccia su di un indimenticabile panorama del lago. L’antica chiesetta dell’Immacolata, sorge su un piccolo promontorio, vicino alla “Val di Negréé”, poco lontano da un gruppo di case in pietra ormai ristrutturate. La tradizione orale narra che, durante i periodi di scarsa piovosità, gli abitanti del luogo incanalavano l’acqua di questa valle intorno alla chiesina e invocavano l’aiuto della Madonna Immacolata.

La costruzione di questo edificio, originariamente dedicato a S. Carlo, risale al 1620 quando Antonio de Zanatis figlio di Lucio, legava, con suo testamento 4 dicembre 1620 in rogito di Giuseppe Montano, notaio di Milano, un patrimonio a questa piccola chiesa. Nel 1627 il Vescovo Carafino rilevò che era di piccole dimensioni ma di aspetto elegante; aveva già una campana sulla torre, ma sollecitò anche la dotazione di tutto il necessario per l’adempimento della volontà del testatore.Rimasto per lungo tempo incompiuto, nel 1756 risultò ristrutturato e dedicato all’Immacolata.

La chiesina, dotata di una sola navata con le pareti imbiancate, ha due entrate: la principale verso l’abitato e la secondaria a lago. La prima reca incisa sul cornicione l’iscrizione lacunosa con il nome di Antonio Zanatta. All’interno, sulla destra, c’è un’acquasantiera incassata nel muro. Sulla parete di sinistra, in due lunette, si trovano due finestrelle che illuminano la volta della navata.

Un quadro dedicato a S. Carlo si nota sul pilastro sinistro dell’arco trionfale. Una cassapanca è addossata, sotto una finestra, alla parete sinistra del presbiterio. Al centro della volta a botte del presbiterio, è dipinta una stella azzurra a otto punte.

Sulla parete di fondo, ai lati dell’antica pala dell’altare raffigurante l’Immacolata, si trovano: a sinistra la porta della sacrestia con campanella; a destra un quadretto della Madonna con  Bambino e la porta d’accesso alla piccola torre campanaria con campana. L’altare, la balaustra e il pavimento marmorei sono di recente costruzione.

Sul pilastro destro dell’arco trionfale è collocato un di quadro di S. Domenico Savio e sulla parete destra del presbiterio un filet con l’immagine della Madonna. Vicino al pilastro di destra, sulla balaustra, c’è un antico crocifisso che reca incisi tre busti di vescovi. Dalla trave dell’arco trionfale pende un lampadario in ferro battuto sovrastato da una croce. La mensa posta dinanzi alla balaustra, è di legno. Dalla volta della navata pende un lampadario a gocce.

La festa patronale in onore dell’Immacolata richiama non solo gli abitanti di questa frazione, ma anche quelli delle altre più vicine. Nella relazione della Visita pastorale del 1893 si legge che Lucena con Noledo contava 104 abitanti e che l’oratorio di Lucena era lontano “quasi un’ora” dalla Parrocchiale.

Attualmente una comoda strada carrozzabile, raggiungibile attraversando la piazzetta de “i Lera”, piccolo luogo d’incontro per i bambini e gli anziani di un tempo, collega questa frazione più velocemente alle altre.

per visitare la chiesa
clicca qui

esterno chiesa dell' Immacolata

interno

San Domenico Savio

l'altare

l'Immacolata

l'acquasantiera

la torre campanaria