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in località Treccione

festa

14 settembre

Percorrendo la mulattiera che conduce ai “Monti”, lasciato alle spalle il monumento degli Alpini, ci si trova dinanzi il sagrato dell’oratorio di Treccione, costituito da una piazzetta pavimentata con grosse pietre, trasportate a fatica dai laboriosi abitanti di quassù.

Sul lato sinistro di essa, una fontanella, con il suo dolce gorgoglio, invita il viandante a soffermarsi e a dissetarsi. Nel giugno 1949 si ricorda che, «dinanzi a quella vetusta chiesetta, fu portata la statua della Madonna Pellegrina . . . I ragazzi e le bambine come gigli appena sbocciati che si aprono alla vita, consacrarono se stessi .. . » .

L’oratorio di Treccione, dedicato all’Esaltazione della Santa Croce e a San Vincenzo M., si trova al centro della ex parrocchia di S. Martino. Secondo il Turazza, in questa frazione, già nel ‘500, esisteva una chiesa dedicata alla S. Croce, poiché il Vescovo Archinti, nelle sue Visite pastorali, ordinava che fossero eseguiti dei lavori, tra i quali l’impannata alla finestra semicircolare della facciata.

L’edificio è ampio, è stato completamente rinnovato; sul tetto del presbiterio emerge un piccolo campanile con campana. L’oratorio presenta un’unica navata. Entrando, a destra e a sinistra, si trova un’acquasantiera di marmo incassata nel muro. Al centro della parete a lago, è allocata una grande tela con l’effige di S. Lorenzo Martire.

Vicino alla colonna destra dell’arco trionfale, c’è la statua della Madonna, trasportata quassù in processione da numerosi uomini e giovani, il 27 dicembre del 1959.

Sulla volta del presbiterio sono visibili quattro lunette con piccoli affreschi: un messale con agnello, una colomba con ali spiegate, un’ostensorio, un calice con ostia. Al centro della volta è affrescata una grande croce.

Sulla parete di fondo del presbiterio, troneggia un’antica grande croce, su sfondo di velluto scuro. Sulla parete destra del presbiterio si trova la porta della sacrestia. Una balaustra in granito divide il presbiterio dalla navata.

AI centro della parete a monte c’è una grande tela di S. Francesco. Sulla volta della navata si può ammirare l’affresco di Dio Padre, con alcuni angioletti. Tutte le pareti sono state imbiancate di recente. La mensa dell’altare è di legno. Dalla sommità dell’arco trionfale pende una lampada votiva. Nel 1898, a Treccione, c’erano 207 abitanti, mentre oggi la popolazione è molto diminuita.

Nell’800 in questo oratorio si festeggiavano: l’Esaltazione della S. Croce e S. Vincenzo per Treccione; Santa Caterina per Camnasco e Sant’Agnese per Maso; ciò è anche constatabile dal fatto che sulla lunetta sopra il portale c’era la frase latina (ora non più visibile): «DOM SANCTAE CROCI DIVOQUE VINCENTIO DICATUM».

Il nome TRECCIONE risale, secondo l'Olivieri, forse a «TERRICCIONE», dal latino «terriccium = piccola terra».

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chiesa di Treccione - esterno

interno

antica croce

statua della Madonna

affresco di Dio Padre

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