Marco
Mattioli
E’ lui
il giocatore che aspettavo da sempre. Ha iniziato da pochissimo ma
già ha conquistato spesso il quintetto base perché la sua
determinazione e’ un fiume in piena. Ancora rozzo e sgraziato,
supplisce il tutto con un gioco di campo (rimbalzi, recuperi,
intimidazione,passaggi) frutto del suo enorme cuore. Capace di
dominare una partita senza prendersi neanche un tiro, non ho
bisogno di dirgli quasi niente: lo sa già. Dito steccato,
infortuni alla cartilagine dell’anca e alla caviglia i suoi
infortuni più recenti. Un giorno lo vidi al palazzetto a vedere
un nostro allenamento, gli chiesi se voleva cominciare, mi rispose
poco convinto e capii di averlo perso senza mai averlo avuto, ma
chissà cosa lo fece tornare e ora la favola e’ iniziata.
Costretto a marcare sempre giocatori più grossi e più esperti
non fa una piega e nel silenzio fa più del suo dovere.
Stilisticamente ha anche un tiro bello a vedersi senza che nessuno
glielo abbia insegnato. Ora viene il bello: Marco non ti montare
mai la testa e impariamo a giocare a basket.
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