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Cattedrale
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Come è
stato notato la contiguità stessa della Cattedrale
e del castello esprime in
conversano una coincidenza di interessi tra
potere politico ed ecclesiastico. Uno studio dei rinvenimenti avrebbe offerto dati preziosi per la storia della chiesa conversanese, prima dell'undicesimo secolo, nonché per la conoscenza dell'originaria struttura della cattedrale normanna. Le numerose fasi della vita del tempio sono state quasi sempre collegate a figure di vescovi. Tra questi va ricordato Pietro d'Itri, che tra il 1359 e il 1374, commissionò un restauro che non alterò nelle linee fondamentali la preesistente struttura. Numerose iscrizioni documentano una lunga serie di interventi successivi che hanno portato più o meno importanti modifiche alla costruzione, oggi difficilmente verificabili per le grandi distruzioni provocate dall'incendio del 1911 nella notte tra il 10 e l'11 luglio. Questo incendio distrusse quasi completamente la chiesa tranne la facciata principale, quella absidale e le strutture principali interne. |
Vescovo di quel periodo, Antonio
Lamberti, accorso immediatamente sul luogo, si prodigò
per salvare il salvabile dalle fiamme, mettendo a
repentaglio la propria incolumità; tra le prime cose
portò in salvo l'icona della Vergine della Fonte e il
Crocifisso trecentesco. Dopo pochissimo tempo promosse i
lavori di ricostruzione del tempio. Si rifecero "ex
novo" le facciate laterali ed i tetti. I lavori,
sospesi a causa della prima guerra mondiale, furono
ripresi successivamente, da Mons. Domenico Lancellotti
consentendo così la riapertura del tempio al culto nel
1926. Numerosi sono gli elementi che compongono quest'importante edificio. La facciata principale, che appare tipicamente romanico- pugliese è sobriamente ornata da un rosone a doppia cornice riccamente intagliata del quattordicesimo secolo. La Cattedrale ha tre ingressi probabilmente rappresentanti la SS. Trinità: di questi il centrale era detto porta magna; quello a sinistra era detto guidoncenea, quello a destra era considerato il portale del giudizio. La pianta è a croce patibulata (come una " T " maiuscola). Le navate laterali sono larghe pressappoco la metà di quella centrale. L'altare maggiore risulta leggermente spostato verso sinistra di chi osserva; esso sorge su tre gradi, simbolo delle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. L'intervento di liberazione tardo- ottocentesco, e le successive integrali ricostruzioni di vaste parti dell'edificio, distrutte dalle fiamme, se hanno cancellato intere fasi di vita della Cattedrale, ci hanno consegnato un interessante esempio del gusto archittettonico e della cultura del restauro del primo '900. |
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