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CONVERSANO NELLA STORIA

Cattedrale


La cattedrale di Conversano venne eretta sull'acropoli della città per motivi di importanza ma soprattutto di difesa. Molti credono che la sua costruzione si sia iniziata sul luogo di un antico tempio pagano o paleocristiano, tra la fine dell'undicesimo e i primi anni del dodicesimo secolo, cioè durante la diffusione del romanico pugliese. Ma la prima data documentabile riguardante la sua costruzione (che andò avanti a intervalli e subì, nel corso dei secoli, radicali modifiche e "restauri" non sempre opportuni) è il 1359.
Le origini dell'edificio non risultano documentate, ma sono presumibilmente connesse con la costruzione della sede vescovile, sicuramente attestata nel 1081.

Interno della Cattedrale (Basilica) (14587 byte)

Facciata della Basilica (13644 byte) Come è stato notato la contiguità stessa della Cattedrale e  del  castello esprime in  conversano  una   coincidenza di interessi tra potere politico ed ecclesiastico.
Uno studio dei rinvenimenti avrebbe offerto dati preziosi per la storia della chiesa conversanese, prima dell'undicesimo secolo, nonché per la conoscenza dell'originaria struttura della cattedrale normanna. Le numerose fasi della vita del tempio sono state quasi sempre collegate a figure di vescovi. Tra questi va ricordato Pietro d'Itri, che tra il 1359 e il 1374, commissionò un restauro che non alterò nelle linee fondamentali la preesistente struttura. Numerose iscrizioni documentano
una lunga serie di interventi successivi che hanno portato più o meno importanti modifiche alla costruzione, oggi difficilmente verificabili per le grandi distruzioni provocate dall'incendio del 1911 nella notte tra il 10 e l'11 luglio. Questo incendio distrusse quasi completamente la chiesa tranne la facciata principale, quella absidale e le strutture principali interne.
Vescovo di quel periodo, Antonio Lamberti, accorso immediatamente sul luogo, si prodigò per salvare il salvabile dalle fiamme, mettendo a repentaglio la propria incolumità; tra le prime cose portò in salvo l'icona della Vergine della Fonte e il Crocifisso trecentesco. Dopo pochissimo tempo promosse i lavori di ricostruzione del tempio. Si rifecero "ex novo" le facciate laterali ed i tetti. I lavori, sospesi a causa della prima guerra mondiale, furono ripresi successivamente, da Mons. Domenico Lancellotti consentendo così la riapertura del tempio al culto nel 1926.
Numerosi sono gli elementi che compongono quest'importante edificio. La facciata principale, che appare tipicamente romanico- pugliese è sobriamente ornata da un rosone a doppia cornice riccamente intagliata del quattordicesimo secolo.
La Cattedrale ha tre ingressi probabilmente rappresentanti la SS. Trinità: di questi il centrale era detto porta magna; quello a sinistra era detto guidoncenea, quello a destra era considerato il portale del giudizio.
La pianta è a croce patibulata (come una " T " maiuscola). Le navate laterali sono larghe pressappoco la metà di quella centrale. L'altare maggiore risulta leggermente spostato verso sinistra di chi osserva; esso sorge su tre gradi, simbolo delle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. L'intervento di liberazione tardo- ottocentesco, e le successive integrali ricostruzioni di vaste parti dell'edificio, distrutte dalle fiamme, se hanno cancellato intere fasi di vita della Cattedrale, ci hanno consegnato un interessante esempio del gusto archittettonico e della cultura del restauro del primo '900.
 Torre dell'orologio (Basilica) (16412 byte)

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