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    Economia  Ambiente - Strumenti


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    Green Marketing - Logistica - Benchmarking - Dfe - Eco-efficienza 

    Teoria

    Sistema dei Prezzi - Sviluppo Sostenibile

     

    LA LOGISTICA

    Obiettivo della logistica è quello di far pervenire:

    • il bene giusto; 

    • nel posto giusto;

    • al momento giusto.

    Se questa definizione poteva e può considerarsi completa in una sua concezione tradizionale, per le imprese che intendono attuare una gestione eco-efficiente (ma in un intervallo di tempo medio ciò riguarderà tutte le aziende) essa risulta incompleta. Va infatti aggiunta ed integrata la variabile ambientale.

    Si potrebbe riscrivere la definizione di logistica nel seguente modo:

    • far pervenire il bene giusto

    • nel posto giusto

    • al momento giusto

    • con il minore impatto ambientale.

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     La logistica è certamente uno degli elementi, necessari per far pervenire il prodotto al consumatore, che incide maggiormente sull'ambiente. Detto in un altro modo è dunque uno degli elementi che consentono di elevare maggiormente l'eco-efficienza aziendale.

    E' opportuno porre in evidenza da subito che l'introduzione della variabile ambientale nella gestione aziendale porta a delle conseguenze che in parte contrastano con il costante processo di globalizzazione degli ultimi anni. 

    Spieghiamo il perché:

    • la creazione di imprese globali consente di concentrare (anche da un punto di vista geografico) le varie fasi in cui si articola l'attività aziendale;

    • si hanno dunque dei vantaggi in termini di sinergie ed economie di scala;

    • la globalizzazione delle attività consente di accedere a mercati in cui i fattori produttivi (materie prime e lavoro in specie) costano notevolmente meno che in Occidente;

    • tutto ciò però provoca un progressivo allontanamento dai mercati di sbocco dei prodotti. Meglio, un allontanamento dai mercati più ricchi dove dunque è possibile far pagare un prezzo maggiore e dunque beneficiare di un differenziale prezzo-costi di dimensioni maggiori.

    Tutto ciò da un punto di vista meramente economico è semplicemente perfetto, in quanto i beni, grazie ad un sistema distributivo ben organizzato, sono in grado di affluire dove necessario con costi relativamente contenuti o comunque tali che il consumatore è in grado di "accettare" il loro ammontare (inglobato nel prezzo finale).

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     Se però come detto all'inizio di quest'area si includono i costi sociali dell'inquinamento o, in altre parole, se le imprese internalizzassero una serie di costi scaturenti dall'inefficienza ambientale, si verrebbe a delineare uno scenario completamente diverso.

    Infatti oggi è premiata la modalità  meno efficiente da un punto di vista ambientale (il trasporto su gomma) e cosa analoga avviene all'interno di ogni modalità di trasporto (si pensi al caso dei vari disastri ecologici che sono causati da imbarcazioni e petroliere obsolete e decadenti).

    L'esigenza ed allo stesso tempo l'opportunità di introdurre l'eco-efficienza nelle organizzazioni rende dunque fondamentale rivedere profondamente questo momento organizzativo. 

    Si possono così individuare alcuni elementi in cui può essere scomposta la logistica che devono essere rivalutati e riorganizzati:

    • i mezzi coinvolti nel trasporto;

    • la localizzazione dei centri di smistamento;

    • la loro movimentazione;

    • le direttrici su cui far viaggiare le merci.

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    I mezzi coinvolti. Sono forse l'entità su cui l'impatto dell'eco-efficienza è maggiormente percepibile dal pubblico.

    L'internalizzazione dei costi ambientali porta infatti a ridefinire pesantemente la ripartizione tra le molteplici modalità attualmente esistenti e che, in Italia, vede predominare in modo indiscusso (da un punto di vista aggregato) il trasporto su gomma.

    E' opportuno rivalutare i trasporti su rotaia che potrebbero trarre un forte incremento dagli investimenti previsti di recente a livello statale.

    Grandi vantaggi possono venire dal ricorso ai mezzi elettrici e, a breve, all'introduzione sul mercato italiano del bio-disel.

    Più a lungo termine il ricorso alla propulsione ad idrogeno consentirà di fare un ulteriore salto in avanti nel rispetto ambientale.

    Si può prevedere, se l'applicazione dei principi dell'eco-efficienza sarà massiva, che la dimensione media dei mezzi di trasporto commerciale (specialmente su gomma) subirà una tendenziale riduzione in conseguenza anche della localizzazione dei centri di smistamento.

     

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    La localizzazione dei centri di smistamento. Si tratta di un altro anello fondamentale per ridisegnare in modo veramente eco-efficiente l'attività della logistica.

    E' immediatamente percepibile che l'introduzione della variabile ambientale richiede quanto meno una verifica della struttura in essere.Vi sono alcuni centri infatti che operano per aree talmente vaste da ricompredere regioni di più nazioni.

    Non è però possibile fare delle affermazioni precise in questa sede poiché le scelte riguardo la numerosità, la dimensione e conseguentemente la localizzazione variano a seconda del settore in cui opera la società ed in base a fattori critici di ognuno di essi. 

     

    La movimentazione e le direttrici. Anche in questo caso giocano un forte ruolo le peculiarità di ogni settore e di ogni impresa.

    si possono comunque fare delle osservazioni di validità generale.

    Le tecniche di gestione dei depositi influenzano notevolmente l'efficienza che può essere raggiunta dall'intero sistema logistico e tendenzialmente devono fare in modo che non vi siano giacenze. I benefici sono evidenti: minimizzazione dei costi, soddisfazione del cliente, riduzione della superficie necessaria.

    Da un punto di vista dell'eco-efficienza la variabile organizzativa che avrà maggiore effetto sarà la modalità con cui vengono gestiti. 

    Saranno proprio i criteri adottati che incideranno in profondamente sull'impatto ambientale della logistica (si pensi ai mezzi con cui movimentare i beni all'interno dei depositi e sia alla loro numerosità che alle loro emissioni, la rumorosità, l'inquinamento prodotto dai veicoli utilizzati per i trasporti,...).

    Essi inoltre sono in grado di influenzare notevolmente la razionalità con cui utilizzare i mezzi impegnati nell'intera attività: tanto più saranno efficienti quanto più il numero dei veicoli impiegati sarà ottimizzato ed il loro uso sarà massimizzato.

    Vi sono ancora due osservazioni da fare: 

    • dei criteri di gestione validi si traducono anche in una buona pianificazione dei percorsi da assegnare ad ogni mezzo utilizzato (con benefici in termini di tempo, utilizzo del veicolo stesso e di inquinamento notevoli);

    • un grosso peso nell'ottimizzazione della capacità di carico dipende anche dal design degli imballaggi impiegati (data però la criticità ed l'impatto sulla capacità dell'impresa di operare in modo eco-efficiente,sarà dedicata loro una sezione specifica). 

    C'è da aprire una veloce parentesi. Il commercio elettronico è potenzialmente  in grado di agire in modo notevolmente positivo sulla riduzione dell'impatto ambientale della logistica, anche se al momento vi sono statistiche che rilevano esattamente il fenomeno contrario. Questo perché le modalità di consegna rapida proposte da un numero sempre crescente di siti porta ad una crescita esponenziale dei mezzi coinvolti in tale attività.

    Il fenomeno si può però ipotizzare di passaggio in quanto, al momento, l'esigenza primaria è di poter consegnare il prodotto "ovunque" con tempi contenuti sacrificando così leggermente alcuni processi di ottimizzazione. Una volta fidelizzato un certo numero di clienti e modificato alcune variabili culturali del consumatore italiano, si può prevedere un contributo positivo alla riduzione dell'impatto ambientale. 

     

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