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Dfe - Eco-efficienza
Teoria
Sistema
dei Prezzi - Sviluppo Sostenibile
IL
SISTEMA DEI PREZZI
Il
prezzo è il corrispettivo in denaro chiesto ad un soggetto per poter
entrare in possesso di un bene o per poter usufruire di un servizio.
Si
possono fare due affermazioni iniziali:
-
Qualsiasi
persona a parità di prezzo preferisce il prodotto di maggiore
qualità o comunque in grado di soddisfare meglio le sue esigenze;
-
da
un punto di vista macroeconomico il prezzo di mercato è frutto
dell'incontro tra la domanda e l'offerta. In corrispondenza di questo
punto - indipendentemente dal modello di riferimento (monopolio,
oligopolio, concorrenza perfetta,...) - si ottengono infatti la
quantità di equilibrio del mercato e, appunto, il prezzo di mercato.
Parrebbero
affermazioni banali ma il mercato, ma il mercato non funziona così!
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Prima
di provare a descrivere alcuni dei motivi (quelli più attinenti
all'argomento di base: l'incontro tra economia ed ambiente) per cui ciò accade, è opportuno introdurre altri concetti utili a tale scopo.
In
un mercato ci possono essere degli elementi che ne riducono l'efficienza
tra questi:
-
asimmetrie
informative - si verificano nel momento in cui una delle due
parti dispone di maggiori informazioni rispetto all'altra che
avrebbero fatto raggiungere accordi di diverso tipo (si pensi al caso
dell'acquisto di un elettrodomestico, se non si è a conoscenza del
fatto che non è nuovo ma usato, il prezzo che si pagherà sarà
sicuramente superiore).
-
esternalità
- si tratta di effetti negativi (sono di questo tipo quelli prodotti
dall'uso di diserbanti, dalla produzione di fumi, ecc.) derivanti dal
possesso di un bene, dalla sua produzione o, infine, dal suo uso.
Questi effetti colpiscono indistintamente una molteplicità di
individui che ne subiscono le conseguenze.
-
abuso
di posizione dominante e la creazione di cartelli - in questi
casi la legge della domanda e dell'offerta viene limitata,
"imbrigliata". Uno o più attori del sistema economico
agiscono al fine di poter influenzare in modo più o meno favorevole
l'incontro tra domanda ed offerta.
Alla
luce di questi fenomeni già si può intuire come le cose funzionino
realmente.
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Analizziamo
dunque la prima affermazione: ogni consumatore a parità di prezzo
preferisce il prodotto di maggiore qualità. Sul
mercato, mai come oggi, si scontrano prodotti di varia qualità anche da
un punto di vista ambientale (si pensi solo ai supermercati che espongono
un numero sempre crescente di prodotti "verdi"). Una
modalità produttiva maggiormente eco-compatibile richiede dei processi di
riconversione e comunque una diversa organizzazione che generano una
inevitabile crescita nei costi sostenuti dall'impresa e dunque prezzi di
vendita più elevati. All'opposto
una società con modalità produttive maggiormente inquinanti si basa su
impianti e tecnologie superate dunque parzialmente o totalmente
ammortizzate e, da un punto di vista puramente economico, affiancate da
routine organizzative ottimizzate che contribuiscono ulteriormente a
spingere verso il basso i costi aziendali per unità di prodotto. In altri
termini un prezzo di vendita minore.
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Si
può immaginare un'equivalenza (almeno inizialmente) del seguente tipo: pi
= pe - E - A - DC
dove: pi
= prezzo attuato dalla società che inquina pe
= prezzo attuato dalla società eco-compatibile E
= valore attribuito all'esternalità A
= valore attribuito all'asimmetria DC
= differenziale nei costi che si deve sostenere per operare in modo
eco-compatibile (certificazione, costi del personale, riammodernamento,...) Il
valore di A grazie ai crescenti flussi di dati e di informazioni si sta
sempre più riducendo (si pensi all'obbligo per i vari solventi di
riportare la percentuale di biodegradabilità): nuove leggi, crescente
attenzione da parte della collettività ai problemi ambientali, l'impatto
- oggi forse ancora abbastanza contenuto ma sicuramente rilevante nei
prossimi anni - dell'ambientalismo e dell'informazione "verde"
online... Vi
è un differenziale di prezzo dovuta anche all'esistenza dell'esternalità
(E): essa infatti consente di produrre con modalità meno
efficienti a livello di sistema ma sicuramente maggiormente convenienti
dal punto di vista del singolo imprenditore.
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La
contraddizione di fondo dell'attuale sistema si manifesta qui con piena
evidenza: non è il produttore meno efficiente che deve correggere verso
l'alto i suoi costi per internalizzare quelli scaturenti dall'esternalità ma, al contrario, il produttore più efficiente - per
competere adeguatamente sul mercato - deve ridurre i suoi prezzi con il
rischio di non coprire i costi sostenuti. Le
cause sono riconducibili ad uno squilibrio di fondo nell'attuale sistema
economico: la stragrande maggioranza delle imprese non è eco-efficiente.
Dunque il consumatore è "costretto" ad adeguare i suoi criteri
di acquisto alla situazione esistente. Il sistema produttivo sta però
cambiando e le alternative, anche in volumi sufficienti per agire sul
prezzo, stanno crescendo. Di
più. Il consumatore se si tiene conto dell'evoluzione delle esigenze e
dei bisogni dell'individuo secondo la piramide di Maslow, non era ancora
"evoluto" a sufficienza per avanzare richieste oltre che in
termini di quantità, varietà,... anche di qualità (e dunque anche di
qualità ambientale). Negli ultimi anni c'è stata un'accelerazione
notevole per quanto riguarda il livello di vita dei cittadini dei paesi
più sviluppati - basti pensare che gli anni '90 sono stati uno dei
periodi di crescita economica più lunghi in assoluto - che si sono
spostati sempre più verso il vertice della piramide (di Maslow) facendo
sì che anche la variabile ambientale diventasse un fattore di
realizzazione personale e sociale. |
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A
partire da queste considerazioni la seconda affermazione iniziale (ovvero
la legge della domanda e dell'offerta) diviene un aspetto cruciale
del problema. I
tre fenomeni citati nella parte iniziale - asimmetrie, esternalità, abuso
di posizione dominante - ovviamente influiscono notevolmente sul punto di
incontro cono notevoli effetti sulla ripartizione del surplus tra
consumatori e, ancora più importante, tra generazioni! Utili
ed auspicabili (ma forse non fondamentali) sono gli interventi da parte
delle varie autorità pubbliche sia nazionali che sovranazionali per
introdurre dei correttivi e criteri (estremamente importante sarà
favorire la corretta informazione dei consumatori) che consentano di riequilibrare
la situazione portando il punto di incontro della domanda e dell'offerta
ad un livello inferiore in termini di prezzo e in una "nuova
dimensione" per quanto riguarda la composizione dei prodotti immessi
sul mercato. |
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Si
stanno avendo alcuni segnali in tal senso anche se, data la pressione
esercitata dalle lobby aziendali e la difficoltà di creare il necessario
consenso politico, con una velocità ben inferiore a quella desiderabile:
significativi a tale proposito sono le norme ISO (si pensi alla famiglia
ISO 14000 e alla Vision 2000), oltre che i vari processi di certificazione
introdotti ormai in numerosi paesi.
Si
tratta di una situazione comunque di una situazione ancora paradossale in cui il prodotto od il processo
maggiormente rispettoso dell'ambiente si trova costretto a certificare la
sua qualità sostenendo dunque ulteriori costi mentre il prodotto che
inquina, oltre a produrre un calo di efficienza all'interno del sistema
economico, non deve sostenere costi aggiuntivi. |
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