Il
secondo asse lungo il quale è possibile muoversi è quello temporale. In
tal caso il marketing sottolineerà l'impegno presente o futuro che la
società si è assunta o si assumerà.
Nel
primo caso si tratta di portare a conoscenza dei mercati che l'impresa ha
posto in essere una serie di iniziative che hanno già dato o che comunque
daranno risultati entro un certo periodo (dipende dai tempi necessari per
produrre gli effetti desiderati: si pensi al caso di un nuovo impatto e a
quello dell'adozione di un nuovo imballo che possono richiedere tempi ben
diversi!). I dati o gli elementi utilizzati nell'ambito della politica di
marketing sono comunque certi.
La
seconda possibilità parte dalla decisione di effettuare una serie di
interventi sulla struttura aziendale in tempi successivi più o meno
brevi. In questo caso si tratta di preannunciare i possibili risultati
ottenibili. E' necessario che venga posta la dovuta cautela soprattutto in
questo secondo contesto poiché l'azienda, in sostanza, fa delle promesse
o, detto in altri termini, assume un impegno di fronte al pubblico dei
consumatori. Ciò può rivelarsi contro producente nel momento in cui le
politiche preannunciate non dovessero essere portate a termine (o comunque
non nel modo e nei tempi dovuti) con effetti in termini di immagine, costi
sostenuti e (potenzialmente) creazione di tensioni all'interno
dell'organizzazione.
E'
da ricordare, infine, la necessità di una coerenza anche nello
svolgimento della stessa campagna di marketing con la nuova politica
aziendale e con la nuova tensione ecologica (si pensi al caso di una
campagna a mezzo stampa: si devono utilizzare supporti cartacei ottenuti
dal riciclaggio, uso di inchiostri a basso impatto ambientale, ...).Pena
un fallimento (totale o parziale) inevitabile!
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