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Aldo
Capasso Lucio D'Ambra
su La Barunissa di Carini:
Introduzione, traduzione e note di Diario
di guerra
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La piazza accanto al palazzo di Saint Remy. In fondo,
verso la E' prossimo il coprifuoco. La piazza lentamente si
abbuia, finché MATTEO Ed io vi dico che a Damasco solo DROETTO E' ferro, questo, che si piega al primo MATTEO indignato Ferro? non fora le corazze L'ALTRO SOLDATO Prova, meglio, su l'ossa della tua MATTEO
Guardate, a voi! DROETTO E che dimandi tu del tuo sferrazzo? MATTEO Perch'egli è si sferrazzo, io ve lo cedo DROETTO
Tu vuoi dire JACOPO a mezza voce Nello scrigno privato del tuo re. Droetto si volge vivamente. Egli
zufola DROETTO Che dici, cane? Jacopo non risponde. Egli gli batte
su A te parlo. JACOPO
Ah, credevo DROETTO Bada a le spalle, Jacopo zufola senza rispondere. MATTEO per mutare
Pure, IL 2° SOLDATO Io ti pago un tarì DROETTO Ah!ah! é troppo!... MATTEO E l'argento di sì fatti tarì DROETTO prendendo il pugnale Taci là, barbalacchio! dà un colpo sulla pietra viva. Il
pugnale Saldane ora i frammenti Entra dal fondo della strada Gualtiero IL 2° SOLDATO E impara a fare stocchi pe' franzesi egli e Droetto escono ridendo e MATTEO Vi roda il vermocane, JACOPO Poco monta: pagheranno GUALTIERO
Alcuno MATTEO Tacete: siamo qui presso del covo GUALTIERO
Non JACOPO cupamente sarcastico
Orecchie à solo GUALTIERO con voce strozzata MATTEO piano e guardingo Eccone un fascio JACOPO balzando Io li conosco bene: voglio scegliertelo GUALTIERO guardando fra i pugnali Questo è troppo lezioso MATTEO
Questo anche i due garzoni interrompono il lavoro e vengono ai banco su cui tutti son curvi a cercare febbrilmente. UN GARZONE E questo, guarda, io stesso JACOPO
No: non dente prendendone uno
Io l'ò GUALTIERO baciando l'arme Che io non mora, senza MATTEO Occhio ai sergenti: GUALTIERO Non so. L'ammazzerò. JACOPO L'ammazzeremo. GUALTIERO Jacopo, l'ài tu vista? JACOPO No: ma ò grandi speranze. GUALTIERO Noi potremo partire MATTEO indicando la viuzza E lì sempre al sicuro, UN GARZONE E che? di già il segnale MATTEO guardando verso sinistra
No: GUALTIERO vivamente a Jacopo
S'egli esce JACOPO Da quest'angolo parmi che il palagio GUALTIERO esaltato
Jacopo! Jacopo! JACOPO trasalendo Averla si... nuovo squillo di trombe. Cominciano POPOLANI Che accade? MATTEO Oh, messer Nicolò... messer Ruggero... RUGGERO gli fa cenno di tacere e va verso Ancora nulla? ancora JACOPO indicando la finestra La sua finestra è quella. GUALTIERO Padre, stanotte RUGGERO Correte ora voi stesso GUALTIERO a Jacopo
Vado JACOPO Se i miei occhi potranno Gualtiero esce di corsa dal fondo.
Si MATTEO Messer Ruggero, come RUGGERO Perché il lupo frattanto scalpito di cavalli appressantisi PALMIERO
Copritevi, barone; Ruggero si ammanta, coprendosi a POPOLANI assembrandosi sotto il palazzo, con I franzesi! i franzesi! LA VOCE DI SAINT REMY Tacete, cani nuovo squillo di tromba: poi In nome del gran sire cristianissimo mormorio
fino Tumulto, agitazione vivissima, RUGGERO Ladroni! SAINT REMY entrando in iscena, a cavallo,
armato,
Sbarattate premuta dagli uomini d'armi la folla si sbanda, Saint Remy si volge a una forma femminile apparsa alla finestra e le manda un bacio sulla punta delle dita Ritraetevi, mia JACOPO a Matteo piano Ella è là! RUGGERO con un grido Bianca! Bianca si ritrae vivamente SAINT REMY venendo su lui, con noncuranza Oh, messer di Mastrangelo, cercavo RUGGERO Che ài fatto di mia figlia? SAINT REMY beffardo Giuro di nuovo al cielo che disposto RUGGERO Aggiungi, si, lo scherno SAINT REMY Ed io penso che tu no l' vegga compiere. Il cavallo urta qualcuno: i suoi lo se UNA DONNA Ci dà la Santa Pasqua! TUTTI
Croce! croce UNA DONNA sollevando un lattante dinanzi al tabernacolo
Vergine ALTRE DONNE strappandosi i capelli Ora e per sempre! JACOPO inginoccbiandosi sul punto dove è stato Pasqua di sangue RUGGERO Datemi la sua vita Abate ed Ebdemonia accorrono a calmare EBDEMONIA Barone, vi perdete..... PALMIERO
La vendetta, RUGGERO Ebdemonia... Matteo... presto... che il Procida MATTEO
Quando RUGGERO Presto. Sia tutto acconcio. Io con Guillone l'aria si fa scura. S'ode, la squilla del co- EBDEMONIA E' d'uopo esser solleciti, messere RUGGERO Si, vengo. A Jacopo Io torno. a Matteo Io torno. esce con Palmiero ed Ebdemonia MATTEO ai garzoni E' il coprifuoco; orsù, i garzoni cominciano a chiudere la porta
Stanotte JACOPO Il cielo già caliga entra da sinistra circospetta
Catarina chiusa MATTEO Tu ansimi. JACOPO scorgendo la donna
E' lei. CATARINA venendo a lui
Il palagio UN GARZONE a Matteo dandogli le chiavi Chiuso, mastro. JACOPO
Pure MATTEO Andiamo allora. a Jacopo
Quando JACOPO
Così MATTEO Buona fortuna, Jacopo egli e i garzoni escono per la viuzza a JACOPO a Catarina Lesta, date una voce. Io qui starò va all'angolo di fondo guardando pel trivio CATARINA Madonna!... Non ode. JACOPO La vostra voce le è ben nota. Tutto CATARINA
Madonna BIANCA affacciandosi dietro la griglia Sei tu, Catarina? JACOPO dal suo posto, vivamente commosso E' apparita !... CATARINA Mi udite? BIANCA
M'àn lasciatà CATARINA
State BIANCA Che fa egli, mio padre? CATARINA
Non é gaio BIANCA Anche messer Gualtiero? CATARINA Affè! lui pure. V'è marito.... BIANCA
No, CATARINA
E il padre BIANCA
Ch'egli venga solo CATARINA Quando? BIANCA
Ancora non saccio, si ritrae vivamente CATARINA Che bel pastrocchio ! JACOPO Adunque? CATARINA Caro fratel di latte JACOPO Che dice ella, Madonna? CATARINA
Male cose JACOPO impallidendo Male cose? CATARINA
Oh, madonna JACOPO afferrandola rudemente per un braccio Ella non l'ama? Chi ama allora? CATARINA Buono, messere, JACOPO
Mozzati CATARINA andando
Vo, sconoscente.... JACOPO richiamandola
Udite un mio prego, CATARINA beffarda Si, mamma, si, guerriero fugge ridendo JACOPO pensoso Non l'ama? Chi amerà? Ohi sarà degno la figura di Bianca appare di nuovo
alla Madonna Bianca, son qui... udite? Quale ella gli fa cenno di tacere e lascia
cadere Com'è lucente! Ella pare e dispare si china a raccogliere il fiore, lo
guarda « A nona » — Ella sarà libera a nona. bacia follemente il fiore, quando entra sollecito GUALTIERO Ebbene? JACOPO smarrito Si... ella t'attende a nona…. GUALTIERO Tu le ai parlato? JACOPO
No.. per te... ella à scritto GUALTIERO Ma questo fiore è ancora Jacopo trema e non sa rispondere; egli esita Tu?! JACOPO supplichevole No! no!... GUALTIERO con furore represso, scrollandolo La mia donna! JACOPO Ascolta GUALTIERO
Tu, nutrito JACOPO prostrandosi e abbracciandogli le ginocchia
No, GUALTIERO Levati., ella non è per anco mia. JACOPO levandosi con entusiasmo Tu l'avrai questa notte. Ecco, il mio sangue GUALTIERO
Sia JACOPO L'ultima gioia ch'io ti chiedo è questa: GUALTIERO
Odi, ò il mio piano. JACOPO rabbrividendo Fra le mie braccia? GUALTIERO Poi la strada è breve. JACOPO Sia tosto. O' febbre, Gualtiero, di dartela, GUALTIERO Le carni mi si aggricciano a un pensiero: JACOPO No! no! non è possibile! Se donna GUALTIERO Si, si, fa ch'io non pensi JACOPO cupo Scerper due cuori e non un solo. GUALTIERO Orsù, fa notte. Gli uomini JACOPO Presto sarà il momento buono. GUALTIERO
Io vado. JACOPO con voce velata Si, Gualtiero. GUALTIERO che s'allontanava, ritorna e l'abbraccia
Fratello, non penare: Jacopo tace. Egli lo guarda, esita, poi strappa un petalo
E' come esce rapidamente da destra JACOPO solo, pensoso, guardando il petalo
Un petalo, Entra dal fondo Droetto e lo sorprende col DROETTO Chi vive? JACOPO liberandosi con una stratta Un uomo DROETTO guardandolo sotto la lampada
Brutta deformata JACOPO serbando il fiore nel seno
Forse in casa DROETTO cavando il pugnale Dona a me tosto JACOPO
Ah no, non posso: DROETTO lo afferra alla gola, puntandogli l'arme agli occhi Dimmi, can paterino, il nome tuo. JACOPO Se tu mi nomi, perché vuoi saperlo? DROETTO Ah, tu motteggi? Io ti darò di tali JACOPO Vuoi uccidermi? Ebbene? E ti par tanto? DROETTO esitando Sei forsennato o sei ebbro? JACOPO afferrandogli repentinamente il braccio armato e
Ma ora Alcune meretrici, dal velo giallo, sono apparse agli DROETTO facendo vani sforzi per liberarsi Egli è ossesso!…. il dimonio JACOPO con una stratta potente lo disarma lo stringe Non sei tu quel gigante
che potrebbe lo colpisce replicatamente, ma il pugnale si DROETTO A me! a me! JACOPO continuando a colpire Dov'è dunque il tuo sangue? dov'è il rosso UNA MERETRICE da un angolo Non vedi, à la corazza. UN'ALTRA Egli è eroico come la tartuca UN'ALTRA Se i suoi compagni accorrono, tu sei DROETTO perdendo i sensi A me! a me! le femine accorrono a strapparlo dalle mani UNA MERETRICE Fanne a noi dono…. lo trafugheremo. UN'ALTRA Quante monete, guarda, nella borsa! UN'ALTRA Andiamo, trasciniamolo qui, presso alcune di esse portano via Droetto per la UNA MERETRICE a Jacopo che è rimasto come attonito Fuggi adesso, o ti scannano. JACOPO come allucinato, con gli occhi alla finestra Fuggirò poi, mi scanneranno poi.... ALTRA MERETRICE
Io ti conosco: UN 'ALTRA
Del più bello dei garzoni UN'ALTRA Tu vuoi rapirla; e noi saremo teco. s'ode di lontano una canzone di pescatori JACOPO trasalendo Tacete, accattamori UNA MERETRICE Vengono i franzesi? UN'ALTRA su l'angolo del palazzo No.., non li odo.... Entrano dal fondo Ebdemonia, Abate o al- EBDEMONIA Siam noi, Jacopo !…. JACOPO concitato
Via, la brigata entra rapida nella viuzza LA MERETRICE che sorveglia I franzesi! JACOPO balzando fuor di sè Ah, per l'anima di mio LE MERETRICI traendolo indietro Va, tu, celati! UNA MERETRICE Stutate quella lampa! e più che un sole! spengono la lampada dinanzi al tabernacolo UN SOLDATO Chi strepita, sonato UN ALTRO
Peste! vedo buio L'ARCIERE che sta di scolta sulla torricella, affaccian-
Ehi là ! UNA MERETRICE appressandosi ai soldati
Sono l° SOLDATO
A l'inferno L'ALTRA MERETRICE cingendolo con le braccia
Ma se tu vieni meco L'ARCIERE Camerati, guardatevi: son donne UNA MERETRICE O l'uomo dalle frecce. Sei Cupido? L'ARCIERE Lancio ferri di morte ALTRA MERETRICE La tua saetta non ci può ferire: UN SOLDATO sghignazzando Ah! ah! gli è il vino, o dessa è veramente ALTRA MERETRICE Vieni ove io dico.... al buio ALTRO SOLDATO
Voglio MERETRICE Babbaccio, nella notte non c'é femina SOLDATO Mi seducono: sentono ALTRO SOLDATO Che odor caldo! le meretrici li cingono coi loro veli che fan- UNA MERETRICE
Noi siamo bélle, vergini, ALTRA Conosciamo ogni gioia, conosciamo ALTRA
E' in noi ALTRA
Su, TUTTE Evviva l'orgia tra le risa dei soldati e le urla e le danze
Bianca di Mastrangelo! Bianca è apparsa dietro la griglia e ascolta Dopo un GUALTIERO Sei tu, Iacopo? JACOPO Io, Gualtiero. GUALTIERO Ebbene? JACOPO indicando commosso la finestra Madonna è là. GUALTIERO con slancio Mia sposa! BIANCA con voce malsicura Siete voi? GUALTIERO febbrilmente a Jacopo La piazza é buia…… qui nessuno veglia. JACOPO Occhio a la scolta della torricella. GUALTIERO Non vedrà: prima, che la luna arrivi JACOPO Su, presto. si appressano al muro del palazzo e Gual- BIANCA che non li vede più Che tentate? GUALTIERO pervenendo alfine alla grondaia in cui Rapirti ! BIANCA con terrore Ah no! GUALTIERO dando un primo colpo d'azza all' assito della griglia
BIANCA affannosamente
Vigila GUALTIERO dando colpi Non prima ch'ìo t'abbia fra le mie braccia BIANCA Udite….. udite….. per pietà, messere! GUALTIERO Chiamami sposo: lo sarò stanotte. dà colpi. La luce lunare scende, lambe JACOPO dall' angolo della strada, senza vedere Saldo! saldo Gualtiero! Mena saldo ! BIANCA al colmo della disperazione Folle voi siete, ed io, no, non son degna la luna illumina Gualtiero GUALTIERO interrompendo 1' opera sua, con terrore Che dici tu? JACOPO appressandosi Sollecita, Gualtiero! s'ode dall' interno un grido d' allarme. BIANCA Madre! Madre di Dio! Gli arcieri l'ànno JACOPO precipitandosi sul ferito Gualtiero, sorgi! parla! GUALTIERO Ahj ! ahi ! non mi, toccare... Jacopo! Jacopo... VOCE DI DENTRO
Montjoye! GUALTIERO
Gli angioini! Anche tu sei JACOPO Vieni.… io ti potrò portare! GUALTIERO No, troppo acerba è la mia piaga.... uccidimi, JACOPO Gualtiero, vieni.... GUALTIERO
È inutile: JACOPO Ti giuro di serbartela ! BIANCA Gualtiero.... fate ch'io vi sappia vivo! GUALTIERO alzando la mano alla finestra Viva è la mia vendetta !... appoggiandosi il pugnale sui cuore senza Premi !….. JACOPO singhiozzando, abbraccia Gualtiero e pre-
Oh mio GUALTIERO spirando Troppo poco fa dolore! Jacopo strappa il pugnale dalla ferita e BIANCA Scampa, Gualtiero! tornano le meretrici, attorniano il cada- MERETRICI Te l'ànno scannato !
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