I
Palazzi |
PALAZZO PITTI
Palazzo Pitti si trova in Oltrarno e ne venne commissionata la costruzione
da Luca Pitti , ricco banchiere fiorentino, nella seconda metà
del 1400. Il Brunelleschi,a cui fu affidato il progetto del palazzo,
morì senza vederlo realizzato e nel 1457, Luca Fancelli riprese
il progetto del maestro e costruì il palazzo lungo le pendici
della collina di Bogoli (oggi Boboli). Luca Pitti fece distruggere
tutte le case che sorgevano lungo la strada nella parte bassa della
piazza perché voleva che il suo palazzo si vedesse bene.
La facciata è in bugnato e in origine era largo solo sette
finestre, quelle al centro. Nel cortile c’è una scultura
dedicata al lavoratore che ha lavorato di più, vale a dire
una mula che trasportava le pietre di bugnato.Nel 1549 Eleonora
di Toledo, moglie di Cosimo I de’Medici lo acquistò
dalla famiglia Pitti che era andata in fallimento.La famiglia Medici
si trasferisce da palazzo Vecchio a Palazzo Pitti nel 1550 e da
questo momento il palazzo comincia ad essere ingrandito. I lavori
furono affidati all’architetto Bartolomeo Ammannati . L’
Ammannati, dal 1558 al 1577, si occupò anche della costruzione
del cortile nel quale si effettuavano combattimenti e battaglie
navali ai quali gli spettatori assistevano dalle terrazze del primo
piano. Sulla facciata del palazzo ci sono delle teste di leone con
la corona granducale; ogni testa è messa sotto una finestra
esterna del palazzo e ognuna ha un’ espressione diversa. C’è
anche una fontana detta "del leone" che era di pubblica
utilità.
Sulla facciata centrale si trovano ,una di fianco all'altra,la pietra
più lunga e la più corta.Nel 1620 la facciata fu ampliata
. Nel ‘700, sotto i Lorena l’ architetto Giuseppe Ruggeri
fece avanzare ai lati della piazza, come tentacoli, i cosidetti
”Rondò”.Palazzo Pitti alla fine della costruzione
misurava 36m di altezza, 205m di lunghezza e occupava un’area
di 32000 metri quadrati, come lo vediamo oggi.
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PALAZZO
MEDICI
Nel cuore di Firenze nella via più larga detta appunto Via
Larga si trova Palazzo Medici, fatto costruire da Cosimo il Vecchio.
Il primo progetto era di Filippo Brunelleschi; doveva essere un
palazzo imponente con addirittura una piazza che lo collegava alla
chiesa di San Lorenzo ma il progetto non venne approvato perché
il palazzo era troppo appariscente e Cosimo il Vecchio non voleva
suscitare l’invidia delle altre famiglie ricche di Firenze.
Nel 1444 la costruzione venne affidata ad un architetto di nome
Michelozzo. La costruzione terminò nel 1459. Palazzo Medici
è un palazzo rinascimentale usato come abitazione dalla famiglia
Medici. Il palazzo si presenta come un edificio severo e imponente
più largo che alto e al posto dei merli c’è
un tetto elegante: ha tre piani, il pianterreno è fatto da
larghi blocchi di pietra detti bugnato; i piani superiori sono di
pietra sempre più liscia. Il palazzo ha grandi finestre,
al primo e al secondo piano ci sono finestre a bifora mentre al
pianterreno sono piccole e alte come quelle delle casetorri. All’
esterno ci sono delle panchine di pietra: Cosimo il Vecchio voleva
che la gente si fermasse a sedere. Dentro c’è un elegante
e luminoso cortile con portici .Nel palazzo abitavano Cosimo, ormai
vecchio e malato di gotta, con la moglie Contessina de’ Bardi,
suo figlio Pietro detto il Gottoso con la moglie Lucrezia Tornabuoni
e i cinque nipoti: Maria, Lorenzo, Giuliano, Lucrezia (soprannominata
Nannina) e Bianca. Oggi si chiama Medici Riccardi perché
la famiglia Riccardi lo acquistò e lo ingrandì nel
1670 per poi rivenderlo all’ inizio dell’Ottocento al
Granduca.
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PALAZZO
VECCHIO
Palazzo Vecchio, anticamente
era detto dei Priori o della Signoria, dal nome dei magistrati che
governavano la città. L’ edificio fu costruito fra
il 1299 e il 1314 su disegno di Arnolfo di Cambio.
E’ una massiccia costruzione di pietra, quasi una fortezza
possente e squadrata, sormontata da merli guelfi (piatti). Da qui
si innalza la Torre di Arnolfo (alta 94 metri), con merlatura ghibellina
(a coda di rondine). In cima alla torre un leone rampante d’
oro che, come il giglio, è il simbolo della città.
Alla base si trova invece un grande orologio perfettamente funzionante
il cui meccanismo risale al Seicento. Nei secoli successivi il palazzo
fu ampliato e quello che vediamo oggi è lo stesso che vedevano
i Fiorentini nel Cinquecento. Dalla porta centrale si entra in un
cortile con alla centro una fontana su cui “saltella”
il Puttino di bronzo del Verrocchio. Le pareti sono affrescate e
le colonne decorate con oro e stucchi. Tra i due cortili, ci sono
due grandi saloni: quello a sinistra è il Salone dei Duecento
con un soffitto di legno intagliato e colorato; in questa sala si
riunisce ancora oggi il Consiglio comunale. A destra c’è
il Salone dei Cinquecento, una stanza con un immenso soffitto altissimo
ricoperto da decorazioni di legno dorate.Alle pareti c’erano
gli affreschi di due grandissimi artisti: Michelangelo e Leonardo.
Il Salone dei Cinquecento si chiama così perché dal
1865 al 1871, quando Firenze era capitale del Regno d’Italia,
si riunivano i cinquecento membri del parlamento italiano. Palazzo
Vecchio venne chiamato così dopo che la famiglia de’
Medici trasferì il suo patrono a Palazzo Medici. |
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VILLE
MEDICEE
Le Ville Medicee
si collegano al periodo di maggior splendore della città
di Firenze. Furono commissionate dalla famiglia Medici nel secolo
XV e XVI e realizzate da grandi architetti come Michelozzo, Giuliano
da Sangallo, Bernardo Buontalenti, Ammanati,Vasari. Molte di queste
ville avevano, oltre a splendidi giardini, anche grandi riserve
di caccia e sono ancora visitabili.
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SULLE VILLE MEDICEE
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