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IL MALINTESO regia di
Mario Ferrero
con Ileana Ghione e Angiolina Quinterno
Roma 31/10/2001
Visto al Ghione. Il Malinteso di
Camus, ovviamente con Ileana Ghione. Innanzitutto un bel testo,
anche molto greco, a suo modo. Più greco che attuale, forse,
cioè proprio il contrario di quello che si può dire
di molti testi greci. Ma veniamo allo spettacolo: bei colori
per vestiti e oggetti ma attori tutti vecchi e atmosfera ottocentesca
con tanto di sipario tra un atto e l'altro per i cambi di scena.
Tipico teatro museo di un testo drammaturgico: attori tutti pagati
e grande business per le scuole. Che palle 'sto mondo di vecchi...
Il fatto più inquietante è la Ghione che sembrava
senz'altro più anziana di quella che nella finzione avrebbe
dovuto esserne la madre. Come all'Opera. Proprio un mondo di vecchi.
COEFORE regia di Antonio Calenda
Con Piera degli Esposti
Roma 5/12/2001
Visto Calenda, le coefore di Eschilo:
una vera merda, ma veramente tanto; con tutti i soldi
dello Stabile del Friuli non si possono fare spettacoli così
banali e così noiosi e così sempliciotti e così
recitati male e con musiche così brutte - a mezzo tra Nino
Rota e il Nabucco, cantate su una base registrata con la tastierina
- E porcaputtana, neanche il Romeo e Giulietta di Scaparro era
così rivoltante. La scenografia però (o
almeno) era simpatica, un cimitero con alte pareti di fornetti
sui tre lati, tutto il resto molto mediocre. Odio gli spettacoli
che mi fanno sentire presuntuoso. Vaffanculo anche a Calenda.
LA BUONA NOVELLA - regia di Giorgio Gallione
Con Claudio Bisio, Lina Sastri e Leda Battisti,
dal disco di De André.
Roma 27/12/2001
La Buona Novella, uno spettacolo
adattato dall'omonimo disco di De André. Ascoltato distrattamente
alla radio mi era sembrato carino ma visto con attenzione nella
sua interezza, soprattutto "ascoltato", si è
rivelato una ciofeca. Una operazione disamorata e Bisio
canta veramente male (vale a dire: piatto e cantilenante) e anche
gli altri non è che mi siano piaciuti tanto (vale a dire:
abominevoli). Proprio uno spettacolo d'occasione, provato poco.
Siccome il disco è molto bello e molto delicato mi spiace
un pò vederlo così squallidificato. Molto carina
la semplicissima scena, con delle graziosissime proiezioni
luminose sul fondale. Bisio narratore (racconta aneddoti dagli
apocrifi) è molto simpatico e mi è piaciuto parecchio
ma per il resto, riassumendo, lo spettacolo era oggettivamente
parecchio brutto e Bisio canta proprio male male mentre la Sastri,
che pure canta bene, interpretava come non avrebbe dovuto, cioè
alla Mario Merola. Offensivo.
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