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CORSO DI RECITAZIONE
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Scomparso con la caduta di Roma il mondo del teatro antico, le prime forme di rappresentazione teatrale medievali nascono dalle sacre rappresentazioni: l’ufficio liturgico di tipo drammatico recitato dal clero, inizialmente in chiesa allo scopo di avvicinare le masse a un rito dalle parole incomprensibili, si espande anche nella piazza e nelle strade, coinvolgendo un numero sempre più vasto di persone. Nel corso del XII secolo le rappresentazioni accolgono anche il linguaggio vernacolare e, man mano che si allontanano dal sagrato della chiesa, anche le storie hanno un carattere sempre meno religioso. |
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La Passione di Revello (Cn) è un documento di grande interesse nella storia del teatro sacro, sia per l’estensione del testo che per la metrica in rime baciate. Altri temi ricorrenti sono la Natività e la rappresentazione del Giudizio Universale. Altrettanto suggestive sono le sacre rappresentazioni di Romagnano Sesia (No) e Sordevolo (Bi) |
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Per i villaggi e i castelli d’Europa viaggiavano le compagnie dei guitti, che animavano le festività. Durante il Natale sfilavano in maschera per le strade e facevano visita ai castelli per giocare a dadi e danzare. Le opere dei mimi apparvero in molte varianti, e includevano anche una danza delle spade o una rappresentazione teatrale della leggenda di San Giorgio e il drago, tuttavia esisteva un tema comune che simboleggiava la morte e la rinascita. Personaggi fissi della rappresentazione erano lo sciocco e un uomo travestito da donna. |
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