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La tavola del nobile feudatario e del ricco signore era spesso allietata dalla presenza di importanti ospiti: trovatori e cavalieri erranti, lontani ambasciatori, abati e vescovi in viaggio o pellegrini illustri, il re con il suo seguito in visita.
Nella bella stagione i banchetti erano allestiti all’aperto, nel cortile o giardino dei castelli e dei palazzi signorili, ma anche per le vie e le piazze della città.
Al chiuso era la Sala grande, la stanza più spaziosa e di rappresentanza del castello e del palazzo che si adattava ad accogliere i banchetti


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La mensa deve essere preparata nel modo più adatto alle singole stagioni:
d’inverno nei luoghi caldi e chiusi. D’estate all’aria aperta e al fresco.
Di primavera è bene spargere fiori sul triclinio e le tavole,
d’inverno bruciare profumi.
D’estate si ricopra il pavimento con fronde di piante odorose,
di vite e di salice, che rinfrescano l’ambiente.
D’autunno si appendano al soffitto uve mature, pere, mele.
” Il piacere onesto e la salute” - Platina XV sec

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